Catalogo dei Corsi di studio

Capacità di gestire e sviluppare un museo naturalistico

Obiettivi del corso


Sviluppare una conoscenza aggiornata delle fasi principali della storia evolutiva dei vertebrati

Fornire le conoscenze di base relative ai diversi ambienti sedimentari esistenti, e gli strumenti di base per il riconoscimento degli stessi e dei processi che li caratterizzano.

ACQUISIRE LE CONOSCENZE SU:
1) FORME E SUI PROCESSI GEOMORFOLOGICI CARATTERISTICI DELLE DELLE GRANDI ZONE MORFOCLIMATICHE DELLA TERRA.
2) VARIAZIONI CLIMATICHE NELLA STORIA DELLA TERRA CON PARTICOLARE ATTENZIONE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI PLEISTOCENICI E OLOCENICI

Gli obiettivi del corso sono di fornire conoscenze approfondite degli ambienti marini (dalle dorsali alla linea di riva), dei meccanismi di sedimentazione caratteristici dei diversi ambienti e dei fattori che li controllano. Vengono anche fornite informazioni su studi applicativi come servizi per l’offshore, definizione di georischi marini, studi ambientali, cartografia geologica in aree marine.

Geologia dei Mari Italiani” si propone di analizzare i mari italiani nel contesto dell’evoluzione geologica dei margini continentali e dei bacini oceanici che li ospitano. Da questa prospettiva più ampia si scenderà nel dettaglio degli aspetti geomorfologici e stratigrafici che caratterizzano i diversi margini, approfondendo temi peculiari della geologia dei diversi mari (Adriatico, Mar Ligure, Tirreno, Ionio e Canale di Sicilia) in funzione delle differenze geodinamiche e strutturali ereditate, delle variazioni eustatiche Quaternarie e dei processi erosivo-deposizionali recenti/attuali. Lo scopo è di offrire una sintesi delle principali conoscenze geologiche acquisite negli ultimi anni (soprattutto grazie al recente sviluppo tecnologico che ha caratterizzato i metodi di indagine e acquisizione dei dati), evidenziando come i modelli classici della geologia marina possano essere applicati, con opportune rivisitazioni, a contesti geodinamici complessi come quello del Bacino del Mar Mediterraneo, di cui i mari italiani occupano una gran parte.

Il corso intende fornire una sintesi dei principi fondamentali della gestione integrata degli ambienti costieri (Integrated Coastal Zone Management - ICZM). ICZM è un processo dinamico, multidisciplinare ed interattivo per promuovere la gestione sostenibile delle zone costiere che mira, nel lungo termine, a bilanciare obiettivi ambientali, economici, sociali, culturali e ricreativi, nei limiti imposti dalle dinamiche naturali. Lo scopo è quello di fornire strumenti per la messa a punto di strategie di gestione nell’ambito di cambiamenti globali e pressioni antropiche.

Capacità di gestire e sviluppare un museo naturalistico

Obiettivi del corso


Sviluppare una conoscenza aggiornata delle fasi principali della storia evolutiva dei vertebrati

Fornire le conoscenze di base relative ai diversi ambienti sedimentari esistenti, e gli strumenti di base per il riconoscimento degli stessi e dei processi che li caratterizzano.

ACQUISIRE LE CONOSCENZE SU:
1) FORME E SUI PROCESSI GEOMORFOLOGICI CARATTERISTICI DELLE DELLE GRANDI ZONE MORFOCLIMATICHE DELLA TERRA.
2) VARIAZIONI CLIMATICHE NELLA STORIA DELLA TERRA CON PARTICOLARE ATTENZIONE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI PLEISTOCENICI E OLOCENICI

Formare le conoscenze necessarie a valutare e comprendere la documentazione fossile, il contesto paleoecologico e le dinamiche dell’evoluzione umana.

Apprendere le principali tecniche di studio paleobotaniche e palinologiche. Conoscere i principali cambiamenti vegetazionali quaternari. Acquisire conoscenza dell’evoluzione dei vegetali attraverso le ere geologiche. Applicare la paleobotanica a problematiche di conservazione della natura.

L'insegnamento si propone di fornire strumenti per la valorizzazione delle piante di interesse agroalimentare, peculiari del territorio italiano, come vite, olivo, agrumi, cereali e leguminose, nonché piante aromatiche, valorizzandone la tipicità attraverso esaltazione delle qualità intrinseche dei prodotti che da esse derivano, ed approfondendo le relative biotecnologie d’indagine. L’insegnamento illustrerà come le peculiarità del prodotto agroalimentare nazionale, spesso desueto, si colleghino alla risposta dell’ intera pianta, e/o dei suoi organi eduli, a variazioni termiche, a siccità ed ad alterazioni di composti organici/inorganici nel suolo, illustrando le relative biotecnologie d’indagine e la possibile valorizzazione.

Obiettivi del corso
La finalità del corso è quella di offrire allo studente una panoramica della biodiversità umana, sia morfologica che genetica, e dei fattori microevolutivi che hanno contribuito a generarla. Nel corso delle lezioni frontali verranno fornite le basi teoriche per la comprensione degli aspetti evolutivi e adattativi della biodiversità umana e l’analisi della biodiversità delle popolazioni umane con uno sguardo alle novità scientifiche (nuove scoperte, metodi e strumenti di analisi). Questi argomenti verranno ulteriormente approfonditi durante esercitazioni pratiche che avranno lo scopo di fornire le basi di bioinformatica applicata allo studio della biodiversità umana. Lo studente avrà la possibilità di comprendere e applicare i diversi approcci e strumenti per l’analisi di dati morfologici e genetici attraverso una serie di casi studio.

Acquisizione di competenze di base nel campo dell’entomologia generale ed applicata

Obiettivi del corso
Al termine del corso, lo studente avrà un'appropriata conoscenza della diversità relativa al regno delle Piante, interpretata alla luce dei processi filogenetici. Egli avrà appreso le tappe principali dell’evoluzione delle piante acquisendo competenze sulle metodologie di studio della botanica sistematica, con particolare riferimento alle piante terrestri.

Obiettivi del corso


Analizzare le relazioni tra la distribuzione della flora e della vegetazione e la distribuzione dei caratteri climatici e lito-morfologici.
Osservare e relazionare la presenza e gli adattamenti delle specie vegetali con la storia delle flore e della vegetazione.
Acquisire competenze sulla vegetazione, intesa come prodotto combinato dell’evoluzione fisica e biologica di un territorio. Campionare e classificare le comunità vegetali, con il fine di individuare le tipologie e la dinamica in atto. Acquisire conoscenze sulle principali caratteristiche della vegetazione italiana.

Obiettivi del corso

Acquisizione di conoscenze di base sulle modalità di distribuzione degli animali terrestri e di acqua dolce, con aspetti numerici (relativi alla diversità specifica e caratterizzazione, soprattutto a livello di taxa di livello.superiore) e descrittivi delle diverse regioni zoogeografiche. Inquadramento, differenziamento e cause principali, origine e livelli di endemismo della fauna euro-mediterranea ed italiana. Conoscenze dei
principi di base della Biogeografia insulare, della PAE e delle sue applicazioni nel campo della Biologia
della Conservazione. Capacità di impostazione di piani di raccolta dati in analisi biogeografiche.
Consolidamento in chiave zoogeografica delle pregresse conoscenze nel campo della geografia terrestre,
su scala mondiale, euro-mediterranea ed italiana. Conoscenza e capacità di lettura e di integrazione dei principi della biogeografia insulare, della biogeografia numerica, e dei diversi approcci (morfologici, molecolari, ecologici) alla lettura del differenziamento tra i popolamenti animali. Conoscenze di base utili per la preparazione di lavori specialistici nel campo della zoogeografia, su base morfologica, molecolare ed ecologica.

Formare le conoscenze necessarie a valutare e comprendere la documentazione fossile, il contesto paleoecologico e le dinamiche dell’evoluzione umana.

Apprendere le principali tecniche di studio paleobotaniche e palinologiche. Conoscere i principali cambiamenti vegetazionali quaternari. Acquisire conoscenza dell’evoluzione dei vegetali attraverso le ere geologiche. Applicare la paleobotanica a problematiche di conservazione della natura.

L'insegnamento si propone di fornire strumenti per la valorizzazione delle piante di interesse agroalimentare, peculiari del territorio italiano, come vite, olivo, agrumi, cereali e leguminose, nonché piante aromatiche, valorizzandone la tipicità attraverso esaltazione delle qualità intrinseche dei prodotti che da esse derivano, ed approfondendo le relative biotecnologie d’indagine. L’insegnamento illustrerà come le peculiarità del prodotto agroalimentare nazionale, spesso desueto, si colleghino alla risposta dell’ intera pianta, e/o dei suoi organi eduli, a variazioni termiche, a siccità ed ad alterazioni di composti organici/inorganici nel suolo, illustrando le relative biotecnologie d’indagine e la possibile valorizzazione.

Obiettivi del corso
La finalità del corso è quella di offrire allo studente una panoramica della biodiversità umana, sia morfologica che genetica, e dei fattori microevolutivi che hanno contribuito a generarla. Nel corso delle lezioni frontali verranno fornite le basi teoriche per la comprensione degli aspetti evolutivi e adattativi della biodiversità umana e l’analisi della biodiversità delle popolazioni umane con uno sguardo alle novità scientifiche (nuove scoperte, metodi e strumenti di analisi). Questi argomenti verranno ulteriormente approfonditi durante esercitazioni pratiche che avranno lo scopo di fornire le basi di bioinformatica applicata allo studio della biodiversità umana. Lo studente avrà la possibilità di comprendere e applicare i diversi approcci e strumenti per l’analisi di dati morfologici e genetici attraverso una serie di casi studio.

Gli studenti che abbiano seguito il corso avranno acquisito nozioni sulle caratteristiche morfologiche e morfoevolutive della zona costiera e sui processi morfodinamici che vi operano, sulle sue risorse, sui
numerosi aspetti critici che l'affliggono.

Fornire competenze teoriche e pratiche per l’uso dei Sistemi Informativi Geografici per la produzione di cartografie tematiche ambientali e l’analisi della nicchia ecologica spaziale di specie target.

Capacità di organizzare e condurre campagne di rilevamento geomorfologico.
Conoscenza e capacità di realizzazione di carte geomorfologiche e di relazioni professionali.
Capacità di analizzare le relazioni di causa/effetto tra processi morfodinamici e dissesti geomorfologici.
Conoscenza e capacità di osservare e riconoscere le forme di modellamento del rilievo e la loro genesi.
Capacità di analizzare il rilievo terrestre attraverso l’aerofotointerpretazione.
Capacità di valutare quantitativamente l’intensità dell’erosione nei bacini fluviali e sui versanti.
Conoscenza e capacità di applicare metodi per la valutazione della pericolosità e del rischio geomorfologico.
Capacità di progettare e di organizzare campagne di rilevamento dei dissesti e attività di monitoraggio sul territorio.
Competenza e capacità di realizzazione di carte tematiche di pubblica utilità, per uso professionale e progettuale.
Conoscenza degli effetti degli interventi antropici sul territorio e capacità di valutarne gli effetti nel tempo e nello spazio.
Capacità di valutare gli effetti positivi attesi e di prevedere eventuali conseguenze negative di opere per la difesa fluviale.
Conoscenza e capacità di utilizzo di strumenti tecnici per il monitoraggio fluviale e dei dissesti geomorfologici.

Allo studente vengono fornite le basi teoriche e gli strumenti (anche informativi) per l’interpretazione delle principali metodologie geofisiche per lo studio dei fondali marini .Vengono altresì trattati i metodi di campionamento e i mezzi per l’acquisizione di dati a mare.

Conoscenza di base dei gruppi di microorganismi più importanti in ambito ambientale con particolare riguardo ai foraminiferi. Caratteristiche ecologiche delle specie di foraminiferi più diffuse negli ambienti marini, riconoscimento delle biocenosi più significative nell’area mediterranea. Riconoscimento delle specie pollution tolerant e sensitive per il biomonitoraggio ambientale.

Il corso ha l’obiettivo primario di fornire conoscenze di base in merito al ruolo del paesaggio sul controllo dei processi ecologici a scala territoriale. Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi delle relazioni causa/effetto tra la dinamica spazio-temporale del paesaggio e processi ecologici ed allo sviluppo di strumenti di valutazione e strategie d’intervento in un’ottica di prevenzione del rischio ecologico-ambientale.

Acquisizione di strumenti conoscitivi su struttura, funzionamento e dinamica dei sistemi vegetazionali finalizzata alla identificazione e valorizzazione dei paesaggi rurali ai diversi livelli territoriali, locale, regionale, nazionale e internazionale.

Fornire conoscenze specialistiche sul tema della relazione tra uomo e piante vascolari: dall’utilizzazione delle specie vegetali da parte dell’uomo, alla risposta delle specie vegetali all’impatto antropico

Conoscere la variabilità dei Primati nello spazio e nel tempo, con particolare riferimento a Homo sapiens e al rapporto uomo-ambiente. Comprendere criticamente le dinamiche ecologiche della specie umana. Saper discutere un caso-studio a livello di genere, specie o popolazione.

Conoscenza di base dei gruppi di microorganismi più importanti in ambito ambientale con particolare riguardo ai foraminiferi. Caratteristiche ecologiche delle specie di foraminiferi più diffuse negli ambienti marini, riconoscimento delle biocenosi più significative nell’area mediterranea. Riconoscimento delle specie pollution tolerant e sensitive per il biomonitoraggio ambientale.

Fornire le conoscenze per comprendere i processi che controllano la dinamica ed evoluzione dei litorali e delle zone marine adiacenti. Approcci per la valutazione dei rischi costieri e strategie di gestione dei litorali

Conoscenza della struttura, funzionamento, dinamica e sistemi di gestione dei sistemi forestali. Principali tipologie forestali e conoscenza dei diversi livelli di pianificazione in relazione alla multifunzionalità della risorsa forestale ed ai principi di gestione forestale sostenibile. Differenza tra utilizzo sostenibile, conservazione e sfruttamento della risorsa forestale.

Gli studenti che abbiano seguito il corso avranno acquisito nozioni sulle caratteristiche morfologiche e morfoevolutive della zona costiera e sui processi morfodinamici che vi operano, sulle sue risorse, sui
numerosi aspetti critici che l'affliggono.

Fornire competenze teoriche e pratiche per l’uso dei Sistemi Informativi Geografici per la produzione di cartografie tematiche ambientali e l’analisi della nicchia ecologica spaziale di specie target.

Capacità di organizzare e condurre campagne di rilevamento geomorfologico.
Conoscenza e capacità di realizzazione di carte geomorfologiche e di relazioni professionali.
Capacità di analizzare le relazioni di causa/effetto tra processi morfodinamici e dissesti geomorfologici.
Conoscenza e capacità di osservare e riconoscere le forme di modellamento del rilievo e la loro genesi.
Capacità di analizzare il rilievo terrestre attraverso l’aerofotointerpretazione.
Capacità di valutare quantitativamente l’intensità dell’erosione nei bacini fluviali e sui versanti.
Conoscenza e capacità di applicare metodi per la valutazione della pericolosità e del rischio geomorfologico.
Capacità di progettare e di organizzare campagne di rilevamento dei dissesti e attività di monitoraggio sul territorio.
Competenza e capacità di realizzazione di carte tematiche di pubblica utilità, per uso professionale e progettuale.
Conoscenza degli effetti degli interventi antropici sul territorio e capacità di valutarne gli effetti nel tempo e nello spazio.
Capacità di valutare gli effetti positivi attesi e di prevedere eventuali conseguenze negative di opere per la difesa fluviale.
Conoscenza e capacità di utilizzo di strumenti tecnici per il monitoraggio fluviale e dei dissesti geomorfologici.

Allo studente vengono fornite le basi teoriche e gli strumenti (anche informativi) per l’interpretazione delle principali metodologie geofisiche per lo studio dei fondali marini .Vengono altresì trattati i metodi di campionamento e i mezzi per l’acquisizione di dati a mare.

Conoscenza di base dei gruppi di microorganismi più importanti in ambito ambientale con particolare riguardo ai foraminiferi. Caratteristiche ecologiche delle specie di foraminiferi più diffuse negli ambienti marini, riconoscimento delle biocenosi più significative nell’area mediterranea. Riconoscimento delle specie pollution tolerant e sensitive per il biomonitoraggio ambientale.