Sbocchi lavorativi

Profilo: Il profilo professionale che si intende formare è quello di un Bioinformatico che sia in grado di fornire modelli statistici utili all’analisi ed interpretazione dei dati sperimentali biomolecolari.
Funzioni: Deve essere in grado di sviluppare modelli e metodi computazionali per l’analisi di sequenze biologiche e dati di espressione genica (genoma, trascrittoma, proteoma, profili epigenetici, modificazioni post-trascrizionali e post-traduzionali, localizzazione genomica di proteine, polimorfismi genetici, RNA/DNA editing, ecc.) al fine di individuare specificità/analogie filogenetiche e mutazioni rilevanti, per esempio, per la diagnosi e la terapia medica personalizzata (tumori, vaccini, malattie genetiche).
Inoltre deve essere in grado di organizzare archivi integrati dotati di piattaforme di analisi per una migliore fruizione e presentazione dei dati biomolecolari
Importante poi la sua capacità di analizzare e prevedere gli aspetti strutturali e funzionali delle macromolecole e le loro interazioni con ligandi e farmaci.
- Le competenze acquisite permetteranno loro di assumere ruoli e svolgere funzioni dei seguenti tipi:
- la progettazione e gestione di sistemi informatici complessi per applicazioni mediche diagnostiche e terapeutiche, per la gestione di banche di dati clinici e bioinformatici, per l’elaborazione di dati medici e bioinformatici nei sistemi di supporto alla decisione clinica, in centri di calcolo nel campo biotecnologico, bio-farmaceutico, biologico molecolare sia nei sistemi informativi sanitari, sia presso centri ospedalieri;
- supporto alle attività scientifiche, sia presso laboratori di ricerca in ambito biologico medico per applicazioni bioinformatiche, cliniche e scientifiche inter- e intra-ospedaliere, per la medicina personalizzata, sia presso aziende informatiche operanti nel settore medico. Inoltre trovano applicazioni presso le industrie agroalimentari, chimiche e farmaceutiche nazionali e locali. In questo contesto è inoltre utile ricordare che la regione Lazio è la terza in Italia, dopo la Lombardia, per aziende Biotecnologiche e Farmaceutiche che fanno sempre maggiore uso di tecnologie –omiche che richiedono tecnici bioinformatici per la loro analisi ed applicazione.
- Collabora con i biologi sperimentali ed i medici in attività di ricerca e di diagnosi.
Competenze: Il corso prepara alla professione di Bioinformatico all’interno delle professioni tipiche dell’ICT ed in particolare alle figure professionali che rientrano nella classificazione ISTAT di Informatici e Telematici
Sbocchi professionali: I diplomati della laurea Triennale in Bioinformatica potranno trovare occupazione presso enti di servizi informatici, industrie informatiche operanti negli ambiti della produzione di software e hardware per applicazioni bioinformatiche o medico-cliniche, enti di ricerca - pubblici e privati - e di servizi genomici e sanitari. Osservando la realtà italiana e internazionale, le competenze provenienti da una laurea triennale del genere permettono di considerare professioni presso centri ospedalieri, in ambito bioinformatico, presso laboratori di ricerca, in ambito medico a supporto di attività cliniche e scientifiche di singole divisioni, e presso le aziende informatiche operanti nel settore medico.
Inoltre la prosecuzione degli studi in lauree magistrali, come quelle in Biotecnologie genomiche e biotecnologie mediche, ma anche per molte lauree magistrali in ambito biologico, per le quali il corso fornisce i requisiti di base, può essere considerato uno sbocco per la maggiore specializzazione che queste lauree magistrali possono determinare. Coloro i quali vorranno continuare una preparazione in ambito squisitamente bioinformatico troveranno comunque una buona offerta di lauree specialistiche e master di secondo livello sul territorio nazionale e anche in regione (basti citare il Master in Bioinformatica della Sapienza e la laurea magistrale in Bioinformatica dell’Università Roma2.


Profilo: Genomic data analyst modeller
Funzioni: Le funzioni del genomic data analyst sono quelle di analizzare, modellare con strumenti formali, presentare e prevedere le caratteristiche bio-mediche rilevanti nei dati, e cioè individuare bio-marcatori diagnostici e prognostici, trends, raggruppamenti statisticamente significativi. Il genomic data analyst conosce le problematiche relative all’analisi di grandi moli di dati ed identifica i corretti strumenti software da utilizzare.
Competenze: Matematica, programmazione, costruzione di modelli matematici, ottimizzazione, comprensione delle infrastrutture software, conoscenza degli algoritmi per l’analisi delle sequenze e strutture biologiche.
Sbocchi professionali: Grandi aziende, istituti pubblici di ricerca.

Profilo: Genomic data manager
Funzioni: Il genomic data manager coordina la raccolta, l’integrazione e la pubblicazione di grandi moli di dati genomici. E’ in grado di sviluppare programmi per fornire servizi su web basati su dati propri o ad accesso pubblico.
Competenze: Gestione e manutenzione dei dati genomici, comprensione delle infrastrutture software, analisi e modellazione matematica dei dati, comprensione dei flussi di dati e dei loro formati.
Sbocchi professionali: Istituti di ricerca pubblici e privati, grandi aziende.

Profilo: Genomic data integration professional
Funzioni: Il genomic data integration professional è in grado di integrare dati provenienti da fonti eterogenee e trovare le metodologie appropriate per far emergere pattern riconoscibili ed utilizzabile immediatamente dall’utenete medico/biologo. Il genomic data integration professional conosce le problematiche generali della bioinformatica e deve essere in grado di coordinare sia gli aspetti bio-medici che quelli informatici.
Competenze: Conoscenza delle banche dati biologiche e dei relativi formati, comprensione degli strumenti di data mining.
Sbocchi professionali: Grandi e medie aziende, ospedali, istituti di ricerca pubblici e privati.

Profilo: Genomic tools developer
Funzioni: Il genomic tools developer è in grado di capire le problematiche bio-molecolari e di risolverle mediante l’utilizzo di appropriati software pubblici o realizzati in proprio. E’ in grado di sviluppare l’implementazione software sia per l’analisi dei dati che per la loro presentazione ed integrazione.
Competenze: Conoscenza degli algoritmi per l’analisi delle sequenze e strutture biologiche, progettazione di software per l’analisi dei dati.
Sbocchi professionali: Grandi aziende, istituti pubblici di ricerca.

Il Presidente Rodolfo Negri, in data 20 febbraio 2018, ha partecipato ad un incontro con Daniela Scaramuccia, Direttrice di Health and Life science Industry IBM, Pietro Derrico, Direttore delle Tecnologie, delle infrastrutture e del governo dei rischi del Bambin Gesù di Roma, Paola Francesca Scarpa, Direttrice di Retail FMCG Health care Tech di Google, Gaetano Gugliemi, Direttore di Ricerca e Innovazione in sanità del Ministero della Salute, per discutere le priorità nella formazione di professionalità bioinformatiche necessarie alla creazione della sanità digitale in Italia. Seguiranno altri incontri.