Sbocchi lavorativi

Profilo: Ingegnere specialista di sistemi di telerilevamento
Funzioni: La funzione di analista comprende l´insieme delle attività che vanno dall'analisi dei requisiti alla definizione delle specifiche, fino alla conduzione di test (per via simulativa o in laboratorio/sul campo) e alla analisi dei corrispondenti dati sperimentali.

La funzione di progettista comprende l'insieme delle attività che vanno dallo studio delle specifiche alla definizione dell'architettura di sistema complessiva fino al progetto e sviluppo di apparati, sistemi o reti di sistemi.

La funzione di esperto in ricerca e sviluppo comprende attività riguardanti lo sviluppo di metodologie innovative per la modellistica, simulazione, progettazione e testing di moderni sistemi e per l'elaborazione dei relativi dati a scopo sia scientifico che applicativo.

Competenze: Capacità di svolgere operazioni di misura delle grandezze fisiche e concettuali che definiscono la prestazione di sistemi di telerilevamento.

Capacità di svolgere calcoli inerenti la valutazione di parametri che definiscono la prestazione di sistemi di telerilevamento.

Capacità di partecipare al complesso delle attività svolte nei team di ricerca e sviluppo, quali individuazione di ambiti di sviluppo innovativo, uso delle conoscenze per lo sviluppo di nuove tecniche, valutazione critica dei risultati.

Sbocchi professionali: Enti di pubblica utilità, che fanno capo ad organi della Pubblica Amministrazione centrale o locale e della Pubblica Sicurezza, enti di pubblico controllo con compiti di regolamentazione e supervisione (per es. enti normatori, Autorità pubbliche, quale AGCOM, Autorità per la privacy, Autorità Nazionale per la Sicurezza).

Aziende di progettazione ed istallazione di sistemi di monitoraggio di varia natura (ambientale, beni culturali, biomedico, processi industriali, traffico autoveicolare, navale, aereo, ecc.).

Aziende di progettazione di sistemi terrestri e satellitari e per la radiolocalizzazione operanti nel settore dell'Aerospazio e Difesa (radar, radio-aiuti alla navigazione, apparati satellitari).

Aziende per la creazione e gestione di servizi basati sui sistemi di osservazione della Terra e di localizzazione terrestre e satellitare.

Centri di ricerca e sviluppo, sia accademici che industriali, per l'innovazione delle tecniche e delle tecnologie impiegate nei sistemi di comunicazione, rilevamento ed elaborazione delle informazioni, incluse applicazioni ai sistemi complessi e distribuiti (per es. applicazione di paradigmi biologici).


Profilo: Ingegnere specialista di sistemi di telecomunicazione
Funzioni: La funzione di analista comprende l´insieme delle attività che vanno all´analisi dei requisiti alla definizione delle specifiche, fino alla conduzione di test (per via simulativa o in laboratorio/sul campo) e alla analisi dei corrispondenti dati sperimentali.

La funzione di progettista comprende l'insieme delle attività che vanno dallo studio delle specifiche alla definizione dell'architettura di sistema complessiva fino al progetto e sviluppo di apparati, sistemi o reti di sistemi.

La funzione di esperto in ricerca e sviluppo comprende attività riguardanti lo sviluppo di metodologie innovative per la modellistica, simulazione, progettazione e testing di moderni sistemi e per l'elaborazione dei relativi dati a scopo sia scientifico che applicativo.

Competenze: Capacità di svolgere operazioni di misura delle grandezze fisiche e concettuali che definiscono la prestazione di sistemi di telecomunicazione.

Capacità di svolgere calcoli inerenti la valutazione di parametri che definiscono la prestazione di sistemi di telecomunicazione.

Capacità di partecipare al complesso delle attività svolte nei team di ricerca e sviluppo, quali individuazione di ambiti di sviluppo innovativo, uso delle conoscenze per lo sviluppo di nuove tecniche, valutazione critica dei risultati.


Sbocchi professionali: Aziende manifatturiere di apparati e sistemi di telecomunicazione, nelle quali sono richieste competenze avanzate per la progettazione, sviluppo, verifica e integrazione di sistemi di comunicazione ed elaborazione delle informazioni, a vari livelli architetturali.

Enti di pubblica utilità, che fanno capo ad organi della Pubblica Amministrazione centrale o locale e della Pubblica Sicurezza, enti di pubblico controllo con compiti di regolamentazione e supervisione (per es. enti normatori, Autorità pubbliche, quale AGCOM, Autorità per la privacy, Autorità Nazionale per la Sicurezza).

Enti di certificazione e laboratori di valutazione di processi, prodotti e sistemi (per es. nel campo della sicurezza delle comunicazioni e dell'elaborazione delle informazioni).

Centri di ricerca e sviluppo, sia accademici che industriali, per l'innovazione delle tecniche e delle tecnologie impiegate nei sistemi di comunicazione, rilevamento ed elaborazione delle informazioni, incluse applicazioni ai sistemi complessi e distribuiti (per es. applicazione di paradigmi biologici).

Profilo: Ingegnere specialista di reti e di servizi di telecomunicazione
Funzioni: La funzione di analista comprende l´insieme delle attività che vanno dall´analisi dei requisiti alla definizione delle specifiche, fino alla conduzione di test (per via simulativa o in laboratorio/sul campo) e alla analisi dei corrispondenti dati sperimentali.

La funzione di progettista comprende l'insieme delle attività che vanno dallo studio delle specifiche alla definizione dell'architettura di sistema complessiva fino al progetto e sviluppo di apparati, sistemi o reti di sistemi.

La funzione di addetto alla gestione e all'esercizio comprende attività che riguardano il collaudo, il test e la manutenzione dei sistemi includendo l'individuazione di criticità e guasti e la risoluzione degli stessi.

La funzione di esperto in ricerca e sviluppo comprende attività riguardanti lo sviluppo di metodologie innovative per la modellistica, simulazione, progettazione e testing di moderni sistemi e per l'elaborazione dei relativi dati a scopo sia scientifico che applicativo.

Competenze: Capacità di svolgere operazioni di misura delle grandezze fisiche e concettuali che definiscono la prestazione di reti e servizi di telecomunicazione.

Capacità di svolgere calcoli inerenti la valutazione di parametri che definiscono la prestazione di reti e servizi di telecomunicazione.

Capacità di partecipare al complesso delle attività svolte nei team di ricerca e sviluppo, quali individuazione di ambiti di sviluppo innovativo, uso delle conoscenze per lo sviluppo di nuove tecniche, valutazione critica dei risultati.
Sbocchi professionali: Aziende installatrici di apparati e reti di telecomunicazione, per finalità di progettazione e dimensionamento degli impianti e degli apparati, valutazione e validazione dei progetti e dei manufatti, ottimizzazione dei processi di manutenzione e gestione operativa.

Gestori e operatori di reti e servizi di telecomunicazione, per tutte le funzioni dalla progettazione di sistemi di elaborazione delle informazioni e di comunicazione, alla loro messa in campo e validazione, alla valutazione della qualità del servizio offerto, all'ottimizzazione tecnico-economica dell'offerta di servizi e infrastrutture, alla messa in sicurezza delle reti e delle infrastrutture critiche, all'elaborazione di normativa tecnica di riferimento.

Aziende e studi di consulenza/assistenza per la progettazione e realizzazione di infrastrutture e servizi di comunicazione e trattamento delle informazioni (web services; reti private virtuali (VPN); reti sicure; intranet, reti P2P; reti wireless sia locali sia geografiche, quali WiFi, WiMax; reti di sensori).

Enti di pubblica utilità, che fanno capo ad organi della Pubblica Amministrazione centrale o locale e della Pubblica Sicurezza, enti di pubblico controllo con compiti di regolamentazione e supervisione (per es. enti normatori, Autorità pubbliche, quale AGCOM, Autorità per la privacy, Autorità Nazionale per la Sicurezza).

Aziende di progettazione ed istallazione di sistemi di sicurezza (reti di sorveglianza, riconoscimento e classificazione di criticità, controlli di accesso, reti multi-sensore per il controllo ambientale).

Centri di ricerca e sviluppo, sia accademici che industriali, per l'innovazione delle tecniche e delle tecnologie impiegate nei sistemi di comunicazione, rilevamento ed elaborazione delle informazioni, incluse applicazioni ai sistemi complessi e distribuiti (per es. applicazione di paradigmi biologici).


Profilo: Ingegnere specialista di sistemi di elaborazione dati multimediali
Funzioni: La funzione di sviluppatore software per elaborazione di segnali e dati comprende le attività di implementazione e testing di moderne tecniche per la generazione, l'elaborazione e l'archiviazione di segnali e dati con contenuto informativo.

La funzione di esperto in ricerca e sviluppo comprende attività riguardanti lo sviluppo di metodologie innovative per la modellistica, simulazione, progettazione e testing di moderni sistemi e per l'elaborazione dei relativi dati a scopo sia scientifico che applicativo.
Competenze: Capacità di svolgere operazioni di misura delle grandezze fisiche e concettuali che definiscono la prestazione di sistemi di elaborazione per la multimedialità.

Capacità di svolgere calcoli inerenti la valutazione di parametri che definiscono la prestazione di sistemi di elaborazione per la multimedialità.

Capacità di partecipare al complesso delle attività svolte nei team di ricerca e sviluppo, quali individuazione di ambiti di sviluppo innovativo, uso delle conoscenze per lo sviluppo di nuove tecniche, valutazione critica dei risultati.
Sbocchi professionali: Centri di ricerca e sviluppo, sia accademici che industriali, per l'innovazione delle tecniche e delle tecnologie impiegate nei sistemi di comunicazione, rilevamento ed elaborazione delle informazioni, incluse applicazioni ai sistemi complessi e distribuiti (per es. applicazione di paradigmi biologici).

Aziende di progettazione, manifatturiere e installatrici di apparati nel settore audio-visivo per il cinema, lo spettacolo e l'intrattenimento; studi di produzione e post-produzione cinematografica, televisiva e discografica, studi televisivi, radiofonici, apparati e infrastrutture per lo spettacolo e l'intrattenimento.

Centri di ricerca e di sviluppo per la l'innovazione del prodotto e dei processi produttivi nel settore delle tecnologie multimediali: definizione di prodotti innovativi per la comunicazione, l'intrattenimento e studio di nuove modalità di fruizione e di distribuzione dei contenuti multimediali in reti fisse e mobili.

La consultazione con le organizzazioni rappresentative sul progetto formativo è avvenuta in due modalità:
- in via diretta mediante un incontro con importanti organizzazioni rappresentative della produzione dei beni e servizi e delle professioni avvenuto in data 10/03/2015 e organizzato dalla Presidenza della Facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica;
- in via indiretta commissionando una indagine alla CESOP COMMUNICATION volta ad investigare la conoscenza e la percezione che le aziende italiane hanno della formazione erogata dai corsi di studio della Facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica, Statistica.

CONSULTAZIONE DIRETTA

All'incontro del 10/03/2015 erano presenti, oltre al Preside, al Vice Preside, al Manager Didattico e ai Presidenti di CAD/CdS, le seguenti organizzazioni rappresentative: 5 Emme informatica (Manager e Responsabile area prodotti), BIC Lazio S.p.A. (Responsabile Staff operativo), Cineca - SCIA (Information and knowledge management services), Exaltech - Impresa Latina (Co-fondatore e Vice Presidente), Ey (Reclutatrice risorse umane), GSE - Gestore servizi energetici (Ingegnere gestionale), IBM (Business Development Executive), INFO EDGE, Istituto Italiano degli Attuari (Segretario Generale), Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Coordinatore Sezione statistico-attuariale), KYDEA - impresa di Latina (CTO & Co-founder), Lait Regione Lazio (Amministratore unico), NS12 (Responsabile Marketing & Comunicazione), NttData (Responsabile HR), Ordine Nazionale degli Attuari (Presidente), SAS (SAS Academic Program manager), Telecom Italia/TIM (Strategy & Innovation - Market & Service Scenario e Risorse umane Senior Consultant).
Alle organizzazioni presenti il 10.03.2016 è stata fornito un opuscolo della Facoltà nel quale, per ogni corso di laurea e laurea magistrale, oltre ad essere indicato il sito web del corso, erano illustrate le finalità del corso, il percorso formativo e gli sbocchi occupazionali. Tale documentazione è stata inviata in data 17.02.2016. Nel corso dell'incontro sono stati posti i seguenti temi per la valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali offerti dai corsi di laurea della Facoltà:
• Adeguatezza degli obiettivi formativi e delle denominazioni dei corsi di laurea
• Adeguatezza delle figure professionali rispetto alle esigenze del mercato del lavoro
• Sbocchi professionali attesi
• Suggerimenti sugli obiettivi e sui contenuti dei corsi di studio
• Opinioni sulle lauree triennali e sulla durata media dei corsi di laurea
• Collaborazioni in Stage/Tirocini/Tesi/Ricerca
Tutte le organizzazioni hanno ritenuto validi ed interessanti i temi trattati nei corsi della Facoltà e gli sbocchi occupazionali previsti, consigliando di aumentare però la trasversalità tra i corsi di laurea in parte già presente (nei corsi Interfacoltà e Interdipartimentali). Le organizzazioni hanno poi sottolineato come nell'offerta formativa sono presenti i temi attuali come information technology e data science, big data, internet of things( IoT) e internet of everyting (IoE), smart cities, robotica, domotica, cyber security, cognitive computing, social networking, cloud analytics, mobile networking, privacy, open source, open data, open agent, auspicandone però ulteriori approfondimenti e sviluppi anche per le esigenze legate all'introduzione della cittadinanza digitale nella Pubblica amministrazione. Inoltre, è stata sottolineata l'importanza di incrementare la formazione normativa soprattutto nei corsi di area statistico e attuariale.
Per quanto riguarda il tema delle soft skills, sono emerse posizioni diverse tra le grandi organizzazioni e quelle medio/piccole. Secondo le prime è necessario aumentarne la presenza anche attraverso la collaborazione con le aziende disponibili a fornire seminari da inserire nell'offerta formativa come CFU. Le piccole e medie organizzazioni, invece, ritengono che sia più importante fornire una forte formazione di base soprattutto nelle lauree di primo livello.
Tutte le organizzazioni hanno sottolineato come sia importate, ai fini del collocamento sul mercato del lavoro, che gli studenti conseguano il titolo in corso e che già durante il corso di studi inizino la collaborazione con mondo del lavoro, aumentando la previsione di testimonianze aziendali all'interno dei corsi, l'attivazione di stage, di progetti di ricerca e di collaborazioni nella stesura della tesi. Per attuare questi aspetti le organizzazioni hanno manifestato la loro piena collaborazione.

CONSULTAZIONE TRAMITE CESOP COMMUNICATION

L’indagine è avvenuta in due fasi: nella prima fase CESOP COMMUNICATION ha effettuato l’indagine mediante la somministrazione di questionari e i risultati sono stai presentati alla Giunta di Facoltà il 15/03/2016; nella seconda fase è stato organizzato un focus group per indagare gli aspetti di notorietà e qualità dei CdS della Facoltà e i risultati sono stati presentati nell’Assemblea di Facoltà del 20/12/2017..
L'indagine condotta nella prima fase si è svolta attraverso la somministrazione di un questionario on-line con sistema CAWI ipostat-interview (domande standard e batterie con scala a intervalli da 1 a 10). Lo scopo era quello di effettuare una prima indagine di sfondo su due aspetti dei corsi della Facoltà: la notorietà dei corsi e la qualità percepita.
Le aree del questionario riguardavano:
• mercato del lavoro
• esame dell'offerta formativa dei corsi della Facoltà
• competenze (hard skill e soft skill)
Il questionario è stato inviato a personale con funzioni decisionali nelle risorse umane (addetti HR) delle aziende sopra citate.
Le aziende contattate sono state 3800, ma solo 100 questionari sono stati ritenuti validi.
I casi non sono stati pesati rispettando i valori presenti nell'universo statistico di riferimento poiché solamente il 73% ha compilato i dati di base (area geografica e grandezza dell'azienda).
In buona sintesi, dalle tre aree del questionario è emerso che:
• l'88% del campione prevede di assumere nel 2016 avvalendosi di risorse con formazione proveniente dalla Facoltà di Ingegneria dell'Informazione, Informatica e Statistica. L'ingegnere informatico in particolare è la figura professionale che riscuote maggior successo (19.8% su base 88).
• La conoscenza dell'offerta formativa dei corsi risulta molto bassa e per questo la comunicazione della Facoltà con le aziende dovrebbe essere incrementata (collaborazioni e incontri tra Facoltà e aziende). Un interessante benchmarking è il Politecnico di Milano che viene considerato un Ateneo di qualità e con una buona comunicazione.
Sul piano dei contenuti dell'offerta formativa le aziende, anche se di poco, premiano per importanza le soft skills rispetto alle hard skills (media 5.58 su scala 10). Tra le soft skills è la «Capacità di collaborare con gli altri in modo costruttivo» e la «Capacità di adattamento alle esigenze delle organizzazioni» quelle sulle quali la Facoltà deve e può incidere maggiormente.

Il focus group organizzato nella seconda fase da CESOP COMMUNICATION ha visto la partecipazione di 6 responsabili aziendali in una sessione di due ore. Le aree indagate sono state
• Conoscenza offerta formativa
• Comunicazione e rapporti Università – Aziende
• Attività aziendale relativa alla selezione e al fabbisogno professionale
Le aziende coinvolte sono state Capgemini, Altran, Fater, TIM, Deloitte e Infocert. Nel 2017 le aziende hanno assunto 2000 persone con profilo coerente con quello formato dai CdS della Facoltà: il 73,5% era laureato ed il contratto maggiormente utilizzato è stato a tempo indeterminato (67,4%). L’ingegnere informatico e gli informatici sono le figure professionale che hanno riscosso maggiore successo. Fatte 100 le figure considerate dallo studio, l’ingegnere informatico è presente mediamente nel 19,8% dei casi e per il 22,3% è stato ritenuto potenzialmente interessante per future assunzioni.
Dalle consultazioni è emerso quanto segue per le aree indagate.
Conoscenza offerta formativa
Il dato che maggiormente si è riscontrato è stato la mancata conoscenza dell'offerta formativa della Facoltà. Questo elemento ha condizionato fortemente tutta l'indagine.
Dei 73 intervistati che hanno indicato le caratteristiche base, 16 addetti provengono da piccole aziende, 15 da medie e 42 da grandi aziende. Dal nord hanno risposto in 38 unità, mentre dal centro 31 e solo 4 dal Sud e Isole. La maggioranza dei rispondenti (25 su 73 dichiaranti i dati di base) è occupato in un'azienda del settore IT (information technology).
Le aziende del campione operano nei seguenti settori: Information Tecnology (34.7%), Industriale - manifatturiero - Trasporti (19.4%), Consulenza e revisione aziendale (15.3%), Media e comunicazione (9.7%), Chimico - Farmaceutico - biomedicale (6.9%), Grande distribuzione (5.6%), Istituzioni pubbliche (5.6%), Finanziario - assicurativo (2.8%).

Comunicazione e rapporti Università – Aziende
Secondo i partecipanti al focus group, la comunicazione dell’università con le aziende dovrebbe essere migliorata. Il rapporto diretto con le aziende è stato considerato il migliore mezzo per aumentare la conoscenza dell’offerta formativa. In particolare le collaborazioni e gli incontri tra università e aziende sono sati considerati i mezzi più utili per presentare i corsi. Tuttavia il mezzo che ha veicolato maggiormente queste informazioni è stata la rete. Secondo i partecipanti al focus group, vi è una mancanza di referenti certi e di una struttura dedicata alla gestione dei rapporti con le aziende. Ogni Dipartimento si autogestisce e i tempi di risposta sono troppo lunghi.

Attività aziendale relativa alla selezione e al fabbisogno professionale
Nella formazione dei giovani, le aziende premiano per importanza le soft skill, anche se di poco, e non riconoscono i corsi della Sapienza in grado di formare gli studenti su queste particolari attitudini e competenze. Le skill vengono valutate dalle aziende principalmente mediante colloqui individuali. Le aziende affermano che la soft skill sulla quale le università possono incidere maggiormente è la «Capacità di adattamento alle esigenze delle organizzazioni». Anche la «Capacità di collaborare con gli altri in modo costruttivo» dovrebbe essere una soft skill ad appannaggio dei corsi universitari.

A seguito delle consultazioni (diretta e mediante CESOP COMMUNICATION) i CdS concordano di tenere conto delle seguenti indicazioni:
• continuare ad approfondire nei corsi di laurea e laurea magistrale temi come information technology e data science, big data, internet of things( IoT) e internet of everyting (IoE), smart cities, robotica, domotica, cyber security, cognitive computing, social networking, cloud analytics, mobile networking, privacy, open source, open data, open agent;
• aumentare la trasversalità e la contaminazione tra i vari corsi di laurea, soprattutto nei corsi magistrali;
• incrementare l'apprendimento delle soft skills attraverso la previsione di seminari con o senza riconoscimento di CFU;
• rafforzare la formazione di base, soprattutto nelle lauree di primo livello;
• aumentare la conoscenza dell'offerta formativa e rafforzare il collegamento con il mondo del lavoro prevedendo maggiori testimonianze aziendali in aula, stage, incontri con aziende, tesi di laurea in azienda, progetti di ricerca che coinvolgano anche studenti soprattutto della magistrale.
Alla luce di quanto emerso si ritiene che i progetti formativi dei corsi della Facoltà siano adeguatamente strutturati al proprio interno. Si ritiene inoltre che le funzioni e le competenze che caratterizzano le figure professionali a cui preparano i vari corsi della Facoltà sono descritte in modo adeguato, e costituiscono quindi una base chiara per definire i risultati di apprendimento attesi e che i risultati di apprendimento attesi specifici e quelli generici previsti dall'ordinamento sono coerenti con le esigenze professionali, in modo che la preparazione dei laureati risponda ai più ampi bisogni della società e del mercato del lavoro (domanda di formazione).