Sbocchi lavorativi

Profilo: Ingegnere progettista di sistemi robotici e sistemi automatici avanzati
Funzioni: Progettista di sistemi robotici per applicazioni industriali o di servizio, in particolare da impiegare nella sicurezza, in medicina, in ambienti remoti e/o ostili, nei trasporti, nella difesa, in ambito domestico e di supporto all'attività di persone con diverse abilità fisiche e/o cognitive.
Competenze: L'Ingegnere progettista di sistemi robotici e sistemi automatici avanzati:
- analizza, progetta, realizza e verifica le prestazioni di sistemi robotici e sistemi di controllo automatico;
- è in grado di interagire efficacemente con gli esperti dei diversi settori applicativi, al fine di comprendere le specifiche esigenze di progetto;
- è in grado di descrivere in modo chiaro e comprensibile le soluzioni e gli aspetti tecnici del proprio ambito di competenze agli utenti finali e agli organi decisionali;
- sa addestrare collaboratori, coordinare e partecipare a gruppi di progetto nell'industria, pianificare e condurre la formazione;
- è in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua inglese con riferimento anche ai lessici disciplinari.

Sbocchi professionali: L'Ingegnere progettista di sistemi robotici e sistemi automatici avanzati può trovare occupazione presso industrie per l'automazione e la robotica, industrie operanti negli ambiti della produzione hardware e software, imprese di servizi e per la sicurezza, industrie operanti nel settore spaziale, imprese operanti nella salvaguardia dell'ambiente e nel turismo, oppure operare come liberi professionisti.

Profilo: Ingegnere progettista di sistemi intelligenti di elaborazione dell'informazione
Funzioni: Il progettista di sistemi intelligenti di elaborazione dell'informazione analizza, progetta e verifica sistemi di elaborazione dell'informazione caratterizzati dall'uso di metodi e tecniche di intelligenza artificiale. Esempi di tali sistemi sono: sistemi di knowledge management e di estrazione di conoscenza da grandi quantità di dati; sistemi grafici e di animazioni, in particolare per l'industria del cinema e dei videogiochi; sistemi di videosorveglianza e sistemi video per il monitoraggio e la valutazione della qualità della produzione e dei servizi; sistemi per la gestione della complessità.
Competenze: L'ingegnere progettista di sistemi intelligenti di elaborazione dell'informazione:
- analizza, progetta, realizza e verifica le prestazioni di sistemi di elaborazione dell'informazione;
- è in grado di interagire efficacemente con gli esperti dei diversi settori applicativi, al fine di comprendere le specifiche esigenze di progetto;
- è in grado di descrivere in modo chiaro e comprensibile le soluzioni e gli aspetti tecnici del proprio ambito di competenze agli utenti finali e agli organi decisionali;
- sa addestrare collaboratori, coordinare e partecipare a gruppi di progetto nell'industria, pianificare e condurre la formazione;
- è in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua inglese con riferimento anche ai lessici disciplinari.

Sbocchi professionali: L'Ingegnere progettista di sistemi intelligenti di elaborazione dell'informazione può trovare occupazione presso industrie operanti negli ambiti della produzione hardware e software, industrie per l'automazione e la robotica, imprese operanti nell'area dei multimedia, imprese di servizi e per la sicurezza, industrie operanti nel settore spaziale, imprese operanti nella salvaguardia dell'ambiente e nel turismo, oppure operare come liberi professionisti.

Per quanto riguarda l’offerta formativa 2017/2018, nel 2017 è stato condotto da Cesop Communication un focus group per indagare gli aspetti di notorietà e qualità dei CdS della Facoltà, ed ha visto la partecipazione di 6 responsabili aziendali in una sessione di due ore. Le aree indagate sono state:
- Conoscenza offerta formativa
- Comunicazione e rapporti Università – Aziende
- Attività aziendale relativa alla selezione e al fabbisogno professionale
Le aziende coinvolte sono state Capgemini, Altran, Fater, TIM, Deloitte e Infocert. Nel 2017 le aziende hanno assunto 2000 persone con profilo coerente con quello formato dai CdS della Facoltà: il 73,5% era laureato ed il contratto maggiormente utilizzato è stato a tempo indeterminato (67,4%). L’ingegnere informatico e gli informatici sono le figure professionale che hanno riscosso maggiore successo. Fatte 100 le figure considerate dallo studio, l’ingegnere informatico è presente mediamente nel 19,8% dei casi e per il 22,3% è stato ritenuto potenzialmente interessante per future assunzioni.

Conoscenza offerta formativa
La conoscenza dell’offerta formativa dei corsi è risultata molto bassa. La conoscenza dell’offerta formativa di ciascun corso è generica e chi è risultato maggiormente preparato sui contenuti sono stati i responsabili di linea più che i responsabili recruiting. Questo elemento si ripercuote negativamente anche sulla comunicazione tra Atenei ed aziende. Per le aziende è difficile riuscire a orientarsi in una pluralità di offerte molto specialistiche e spesso non coerenti con l’offerta del mercato del lavoro.

Comunicazione e rapporti Università – Aziende
Secondo i partecipanti al focus group, la comunicazione dell’università con le aziende dovrebbe essere migliorata. Il rapporto diretto con le aziende è stato considerato il migliore mezzo per aumentare la conoscenza dell’offerta formativa. In particolare le collaborazioni e gli incontri tra università e aziende sono sati considerati i mezzi più utili per presentare i corsi. Tuttavia il mezzo che ha veicolato maggiormente queste informazioni è stata la rete. Secondo i partecipanti al focus group, vi è una mancanza di referenti certi e di una struttura dedicata alla gestione dei rapporti con le aziende. Ogni Dipartimento si autogestisce e i tempi di risposta sono troppo lunghi.

Attività aziendale relativa alla selezione e al fabbisogno professionale
Nella formazione dei giovani, le aziende premiano per importanza le soft skill, anche se di poco, e non riconoscono i corsi della Sapienza in grado di formare gli studenti su queste particolari attitudini e competenze. Le skill vengono valutate dalle aziende principalmente mediante colloqui individuali. Le aziende affermano che la soft skill sulla quale le università possono incidere maggiormente è la «Capacità di adattamento alle esigenze delle organizzazioni». Anche la «Capacità di collaborare con gli altri in modo costruttivo» dovrebbe essere una soft skill ad appannaggio dei corsi universitari.
A valle dei risultati dell’indagine CESOP condotta mediante focus group, i CdS concordano di tenere conto delle seguenti indicazioni:
Introdurre all’interno degli insegnamenti attività formative orientate allo sviluppo delle soft skill;
Migliorare l’awareness dell’offerta formativa dei CdS, esplicitando le competenze sviluppate in relazione alle esigenze del mondo del lavoro;
Migliorare l’awareness e il rapporto università/aziende sviluppando la collaborazione e gli incontri con le aziende;
Sviluppare una attività di “marketing” dei CdS maggiormente strutturata.
Si sottolineano infine le seguenti consultazioni e attività svolte in particolare dal Consiglio di Area Didattica in Ingegneria Informatica.
Nell’anno accademico 2017/2018 una commissione nominata dal Consiglio di Area Didattica in Ingegneria Informatica ha iniziato un lavoro di ridefinizione e razionalizzazione dei contenuti dei corsi di laurea magistrale di propria competenza (Laurea magistrale in Ingegneria Informatica e Laurea magistrale in Intelligenza Artificiale e Robotica). La commissione sta proseguendo i suoi lavori allo scopo di apportare eventuali modifiche ai manifesti di tali corsi di studio nel 2019/2020. A tale scopo, oltre ad altri aspetti rilevanti, la commissione sta effettuando una analisi delle opinioni delle parti sociali e delle organizzazioni rappresentative delle professioni, tramite documenti e studi di settore, e intende organizzare incontri con tali organizzazioni al fine di avere un confronto diretto rispetto ai contenuti dei due corsi di laurea magistrale.
Nell’anno accademico 2017/2018 il Consiglio di Area Didattica in Ingegneria Informatica ha nominato una commissione per la gestione dei rapporti con le aziende, formata dai seguenti cinque docenti strutturati dei corsi di laurea del CAD:
Maurizio Lenzerini (presidente, professore ordinario)
Francesco Delli Priscoli (professore ordinario)
Daniele Nardi (professore ordinario)
Fabrizio D’Amore (professore associato)
Fabio Patrizi (ricercatore)
Tale commissione ha lo scopo di aumentare i rapporti con le aziende, che dai dati dell’indagine Cesop citata in precedenza sembrano non sufficientemente a conoscenza dei contenuti dei corsi di laurea del CAD, instaurare regolari contatti con le parti sociali, e migliorare il supporto al placement dei laureati di tali corsi di laurea. Le azioni già definite dalla commissione e in programma per l’a.a. 2018/2019 riguardano un rafforzamento delle occasioni di incontro già esistenti e a cui partecipano i corsi di laurea del CAD (quali l’evento Informiamoci organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale e l’evento Ingegneria R&D organizzato dalla facoltà di Ingegneria Civile e Industriale), e la creazione di nuovi eventi più specifici mirati ad aumentare la conoscenza dei contenuti dei corsi di laurea del CAD da parte delle aziende e delle organizzazioni rappresentative delle professioni.