Obiettivi formativi
Gli obiettivi formativi sono strettamente correlati alle discipline fondamentali - di base e caratterizzanti - che forniscono una solida preparazione multi- e interdisciplinare indispensabile sia per l'inserimento nel mondo del lavoro che per la prosecuzione degli studi universitari per il conseguimento della Laurea Magistrale.
In particolare il corso è destinato alla formazione di figure professionali (tecnologo diagnosta dei Beni Culturali) che, partendo da una solida conoscenza dei materiali, delle tecniche di indagine, sia in laboratorio che in campo, siano in grado di eseguire:
- esami diagnostici e di monitoraggio dei beni archeologici, architettonici e artistici ai fini di caratterizzazione, conservazione e restauro;
- ricerche archeometriche e ricerche scientifiche sulla costituzione materica, sulle cause e meccanismi di deterioramento dei beni culturali;
- indagini ambientali per fini conservativi e di sicurezza dei Beni Culturali.
Inoltre il laureato in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali sarà formato a:
- dare il suo contributo all'interpretazione dei risultati scientifici a beneficio della conservazione e restauro del patrimonio sia mobile che immobile;
- collaborare alle attività di inventariazione e catalogazione, anche informatizzata, di beni culturali;
- divulgare i principi scientifici posti a fondamento delle sue specifiche competenze e della propria attività;
- dialogare con le figure preminenti nel cantiere di restauro;
- collaborare ad attività di studio e ricerca nel campo della diagnostica dei Beni Culturali.
La laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali viene conferita agli studenti che abbiano raggiunto i risultati di apprendimento espressi secondo i "descrittori europei" (vedi sotto); tali risultati si conseguono tramite la frequenza a corsi, laboratori e tirocini. I corsi sono generalmente suddivisi in una parte teorica e una più pratica costituita da esercitazioni che aiutano la comprensione della teoria. I corsi di Laboratorio, oltre alla teoria eventualmente completata da esercitazioni, prevedono anche una parte svolta in laboratorio dagli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, sotto la guida e supervisione dei docenti. I tirocini esterni presso soprintendenze e centri di ricerca e restauro completano la formazione degli studenti con conoscenze tecnico-scientifiche, anche operative, nel campo dei Beni Culturali. Non sono previsti curricula ma lo studente può, con la scelta di un piano di studi, approfondire le proprie conoscenze di altri settori scientifici in un'ottica interdisciplinare propria del corso di laurea. Tale strumento potrà essere utile per indirizzare lo studente nella professione o a un curriculum specifico della Laurea Magistrale.
Il percorso formativo si articola nel seguente modo:
- nel primo anno vengono impartiti gli insegnamenti di base in matematica, fisica, chimica e mineralogia;
- nel secondo anno si concentrano gli insegnamenti denominati Laboratori, svolti con criteri di interdisciplinarietà e altre discipline scientifiche e umanistiche;
- nel terzo anno completano la formazione, oltre a materie scientifiche e umanistiche, le discipline giuridiche ed economiche, gli insegnamenti a libera scelta, il tirocinio e l'elaborato finale.
Data la necessità di una formazione che preveda specifici insegnamenti nelle quattro aree scientifiche di base, tenendo conto delle esigenze di 4-5 insegnamenti interfacoltà, comprendendo il Diritto e l'Economia, tenendo infine conto di lasciare aperta la possibilità di ulteriori finalizzazioni, ad esempio nella direzione del territorio e del costruito, si rende necessario prevedere nell'ordinamento un vasto insieme di SSD.
Il regolamento didattico del corso di laurea definirà, nel rispetto dei limiti normativi, la quota dell'impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale.
Il titolo finale di primo livello sarà conferito a studenti che abbiano la capacità di acquisire dati e informazioni e la capacità di valutare, applicare e interpretare tali dati. In particolare gli studenti dovranno dimostrare:
- capacità critica nella scelta delle metodologie e strumentazioni di indagine nella diagnostica e nella conservazione dei beni culturali.
- autonomia di giudizio sugli interventi necessari per la protezione del bene, anche nel quadro di un impegno culturale e di ordine sociale.
Gli insegnamenti pianificati e l’attività di tirocinio presso soprintendenze e centri di ricerca e restauro sono volti a trasmettere agli studenti quelle conoscenze tecnico-scientifiche, anche operative, che consentano un’autonomia di giudizio. La verifica avverrà durante i momenti di esame degli insegnamenti caratterizzanti e nell’analisi delle attività e degli elaborati relativi alla prova finale.
I laureati avranno acquisito una buona capacità di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori sia specialisti che non specialisti nel campo della conservazione e restauro dei beni culturali. Tali abilità comunicative sono necessarie perché in generale gli interventi sui beni culturali prevedono equipe di specialisti con competenze molto diversificate e metodi di indagine spesso sofisticati. Tali competenze saranno acquisite attraverso la consuetudine ad approcci interdisciplinari, sviluppati in numerosi insegnamenti caratterizzanti, che richiedono un corretto uso della terminologia scientifica ad una corretta espressione argomentativa. Tutti gli insegnamenti e la prova finale sono volti al conseguimento di questo tipo di abilità. La verifica avverrà principalmente attraverso le prove di esame e in itinere e la valutazione della prova finale.
Il titolo finale di primo livello sarà conferito a studenti che abbiano sviluppato una sufficiente capacità di apprendere autonomamente, per proseguire gli studi successivi o l’autoformazione e l’autoaggiornamento con un sufficiente grado di autonomia. In considerazione anche della rapidità di evoluzione delle metodologie e tecniche di studio dei beni culturali, l’articolazione degli studi lascia ampio spazio all’aggiornamento delle più moderne tecniche diagnostiche, sviluppando negli studenti la capacità di apprendere gli avanzamenti delle conoscenze sia autonomamente, sia nell’ambito di corsi di studio più avanzati. L’acquisizione di tali competenze avverrà principalmente attraverso la formazione nelle attività di base, caratterizzanti e affini o integrative, i cui insegnamenti avranno un approccio critico alla conoscenza, affiancati da momenti esercitativi orientati allo sviluppo di tali capacità. La verifica avverrà soprattutto attraverso le prove di esame, organizzate in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.