Obiettivi formativi

Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria spaziale e astronautica ha l'obiettivo di offrire allo studente una formazione scientifica e professionale avanzata con specifiche competenze ingegneristiche che gli consentono di affrontare problemi complessi connessi con l'analisi, lo sviluppo, la simulazione e l'ottimizzazione di sistemi e sottosistemi. Il Corso si propone inoltre di offrire agli studenti una formazione adeguata sugli elementi fondamentali dei lanciatori, delle missioni interplanetarie dei veicoli astronautici, delle capsule di rientro e delle missioni umane nello spazio, con particolare riferimento agli aspetti sistemistici e scientifici. La formazione dello studente è finalizzata allo sviluppo degli strumenti di indagine e di progetto più avanzati e all'innovazione nell'industria spaziale, con particolare riferimento al miglioramento dell'efficienza ed alla riduzione dei pesi.
Tali capacità sono conseguibili grazie all'arricchimento del solido patrimonio di conoscenze già acquisito con la laurea, che si approfondisce sul piano metodologico e applicativo attraverso il biennio di studi della laurea magistrale.
Il percorso formativo prevede un primo anno durante il quale vengono consolidate le conoscenze nei settori caratterizzanti l'ingegneria spaziale (gasdinamica, costruzioni spaziali, meccanica del volo spaziale, propulsione spaziale, sistemi spaziali) e vengono fornite le basi in settori non compresi nella laurea triennale quali le telecomunicazioni, l’automatica e l'elettronica. Nel secondo anno sono previsti diversi curricula rivolti all'approfondimento nel campo dei lanciatori, delle piattaforme spaziali, della pianificazione di missioni spaziali e interplanetarie, e del telerilevamento spaziale. Un ulteriore curriculum che fornisce competenze di carattere generale nel settore è erogato completamente in lingua inglese.
La quota dell'impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altra attività formativa di tipo individuale è pari ad almeno il 60% del totale.
Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria spaziale e astronautica fa parte di una Rete italo-francese per l'acquisizione del doppio titolo presso selezionate università e Grandes écoles di Parigi, Grenoble, Tolosa, Nantes e Nizza. L'accordo tra La Sapienza e gli istituti francesi definisce le modalità operative e la lista dei titoli che possono essere acquisiti presso ciascuna delle scuole che partecipano all'accordo.

I laureati in Ingegneria spaziale e astronautica dovranno essere capaci di gestire la complessità tipica dei problemi spaziali, attraverso la formulazione di giudizi e valutazioni critiche.
Gli allievi vengono pertanto stimolati al senso critico, all'autonomia di giudizio, alla curiosità, alla ricerca e allo spirito di iniziativa. Specifiche capacità devono essere maturate nel campo della progettazione: capacità di usare le proprie conoscenze per progettare soluzioni a problemi complessi, anche poco noti o interdisciplinari; capacità creativa per lo sviluppo di approcci innovativi ed originali. I laureati dovranno anche avere capacità di sperimentazione in condizioni il più possibile prossime a quelle di reale esercizio del sistema sotto analisi.
Lo sviluppo dell'autonomia di giudizio è frutto di un processo di arricchimento culturale che viene incoraggiato durante tutto il percorso formativo e trova il suo momento culminante in occasione della preparazione della tesi di laurea finale, che si configura come il risultato di una rielaborazione personale dei contenuti curricolari appresi.
L'accertamento avverrà sia in itinere durante la elaborazione della tesi attraverso i colloqui con il relatore, che in fase di discussione della tesi durante la sessione di laurea.

L'elevato grado di complessità delle problematiche che il laureato Magistrale in Ingegneria spaziale e astronautica si troverà ad affrontare, e soprattutto la multidisciplinarietà delle tematiche ad esse correlate, richiede che il laureato abbia acquisito una sufficiente capacità di comunicazione, necessaria alla corretta trasmissione delle sue conoscenze/competenze sia ad esperti -anche nell'ambito di gruppi di lavoro e di ricerca nazionali ed internazionali- sia a non esperti.
In particolare i laureati nel corso di laurea magistrale dovranno:
- saper comunicare in modo chiaro ed argomentato le scelte progettuali a interlocutori specialisti e non specialisti;
- saper gestire le relazioni con la pluralità di soggetti coinvolti nella progettazione ed utilizzazione dei sistemi spaziali;
- aver sviluppato capacità comunicative sia nei confronti della comunità scientifica (nazionale ed internazionale) sia nei confronti di personale dell’industria;
- a seconda delle esigenze di sviluppo del progetto essere in grado sia di operare in autonomia, sia di operare come componente di un gruppo nel quale saranno presenti con diverse competenze;
- aver maturato la capacità di coordinare un gruppo, anche a carattere interdisciplinare;
- aver maturato abilità e conoscenze linguistiche ed informatiche che permettano un'apertura internazionale.
Gli strumenti didattici destinati al conseguimento degli obiettivi indicati sono rappresentati, in particolare, dalle attività pratiche condotte nell'ambito dei corsi a carattere applicativo e dalla prova finale (alla cui descrizione si rinvia). Le abilità comunicative possono altresì svilupparsi attraverso la partecipazione attiva ai progetti scientifici a finalità didattica, che prevedano, tra l'altro, l'elaborazione di relazioni e l'esposizione dei risultati mediante l'ausilio di supporti audiovisivi, in occasione di riunioni periodiche. L'accertamento avverrà sia nel corso delle prove di esame orale, sia nel corso della presentazione della tesi di laurea Magistrale.

Le diverse attività previste nel corso di studi sono volte a stimolare e sviluppare quella capacità di apprendere in modo critico che anche al termine del percorso formativo consentirà al laureato di provvedere autonomamente al continuo ed approfondito aggiornamento nell'ambito delle tematiche più vicine agli interessi professionali, particolarmente necessario in un settore in continua evoluzione quale quello dell'Ingegneria spaziale e astronautica.
La raggiunta capacità di apprendimento è oggetto di verifica sia in occasione degli esami di profitto che dello sviluppo del lavoro di tesi.