Sbocchi lavorativi

Profilo: Assistente sociale
Funzioni: In linea generale, l’assistente sociale svolge una duplice funzione:
a) la presa in carico di casi più o meno complessi dai singoli individui, alle famiglie, fino a gruppi sociali più ampi istituendo e conducendo percorsi di aiuto tesi a far superare le particolari difficoltà in questione e a far recuperare fin dove possibile l’autonomia dei soggetti. In concreto, ciò implica la gestione e le decisioni riguardanti interventi di varia natura: erogazione di interventi economici, sostegno domiciliare o residenziale dei soggetti bisognosi, inserimento lavorativo, e così via;
b) la partecipazione alla progettazione e gestione di interventi complessi sul territorio, coinvolgenti numerosi stakeholder in progetti tesi a promuovere la coesione e la solidarietà sociale, e implicanti il reperimento e coordinamento di molteplici risorse economiche, umane e sociali.
In entrambe queste funzioni l’assistente sociale lavora in team con altri professionisti quali psicologi ed educatori, medici, magistrati e forze dell’ordine, e a contatto con le amministrazioni (pubbliche o non profit) e con la classe politica a livello prevalentemente municipale o regionale.

Competenze: Le competenze associate a queste funzioni sono molteplici. Si possono sintetizzare in:
- competenze legate alla presa in carico dei soggetti: implicano colloqui, visite domiciliari, e in generale competenze legate all’interazione con soggetti individuali, famiglie e gruppi;
- competenze legate alla definizione dei bisogni e alla lettura delle caratteristiche sociali di un territorio: si tratta qui soprattutto di capacità di analisi e interpretazione;
- competenze legate alla progettazione e gestione di interventi complessi, che implicano la conoscenza e la capacità applicativa degli strumenti di policy e dei modelli di intervento.

Sbocchi professionali: Il laureato lavora nelle attività di aiuto a persone singole, gruppi e comunità, nella gestione di interventi sociali, come operatore di enti pubblici o del terzo settore e nella libera professione.
Alla laurea triennale fa seguito la laurea magistrale in Progettazione gestione e valutazione dei servizi sociali (LM-87), che completa il percorso formativo, permettendo di iscriversi all’esame di Stato per l’accesso alla sezione superiore dell’albo professionale (sezione A, assistente sociale specialista).


Il 23 marzo 2016 si è svolta una consultazione dal titolo “Saperi universitari e occupabilità”. La consultazione ha visto la partecipazione del Presidente del CROAS Lazio, di un dirigente di Italia Lavoro, di un componente della Segreteria del SUNAS, di un dirigente di Confcooperative presidente di una cooperativa sociale. Sono stati illustrati dati tratti da una ricerca nazionale sui laureati nelle lauree triennali di servizio sociale, che mostrano l’esistenza di un vantaggio competitivo dei laureati in servizio sociale sul mercato del lavoro rispetto ai corsi triennali affini. Tuttavia questo vantaggio si sta riducendo negli ultimi anni per effetto della crisi economica e, non meno importante, dei tagli e dell’arretramento dell’offerta pubblica di welfare e più in generale per l’assenza pressoché totale di concorsi pubblici. Tutti i partecipanti hanno confermato con esempi concreti sia gli aspetti positivi sia quelli negativi emersi dall’indagine.