Obiettivi formativi

L'obiettivo generale del corso di laurea magistrale, ridenominato Analisi Economica delle Istituzioni Internazionali in occasione del riordino previsto dal D.M. 270, è di preparare economisti internazionali in grado di coniugare gli strumenti della teoria economica con le conoscenze istituzionali rilevanti. Più specificamente, il corso persegue due obiettivi: da un lato, vuole garantire conoscenze avanzate di economia internazionale con riferimento agli aspetti sia ‘reali’ (commercio internazionale e mobilità dei fattori) sia ‘monetari’ (moneta e finanza internazionale); dall'altro, vuole educare al confronto fra le istituzionali nazionali e le scelte di politica economica di differenti paesi, soprattutto nei campi della fiscalità e del welfare che si annunciano cruciali in contesti demografici dove l'invecchiamento delle popolazioni si annuncia vieppiù generale. Infine, sono affrontati altri temi rilevanti nell'odierno contesto globale, quali la competitività delle economia emergenti, la tutela della concorrenza in ambito sia domestico che internazionale, la regolamentazione dei mercati, le politiche regionali e di integrazione economica europea. L’approccio multidisciplinare è garantito mediante insegnamenti ‘modulari' dove le discipline economiche e quelle giuridiche sono chiamate a collaborare e confrontarsi. Il percorso formativo esordisce con insegnamenti di base che intendono ‘livellare' la preparazione degli iscritti al primo anno, spesso provenienti da classi di laurea diversi dalla L 33, assicurando la condivisione di conoscenze di base comuni. Prosegue con insegnamenti dedicati alle tematiche internazionalistiche. In primo luogo, ad approfondire gli argomenti ‘classici' dell'economia e della politica economica internazionale; in secondo luogo, ad analizzare la natura e il ruolo delle istituzioni internazionali economicamente rilevanti; in terzo luogo, a confrontare, soprattutto in ambito europeo, le scelte istituzionali compiute dai singoli paesi con particolare riferimento agli accennati temi della fiscalità, del welfare, delle politiche migratorie, della regolamentazione dei mercati reali e finanziari. L'acquisizione delle conoscenze e abilità, così descritte, è verificato non solo mediante i tradizionali esami di profitto, ma anche col monitoraggio continuo della preparazione acquisita, tramite prove intermedie anche nella forma di seminari di gruppo utili per educare lo studente alla comunicazione, tesine ed esercitazioni pratiche svolte con l'ausilio del laboratorio informatico e con l'utilizzo di software econometrico e statistico. Accanto alla parte generale, perlopiù a carattere teorico, tutti i programmi di insegnamento prevedono una parte ‘pratica', perlopiù dedicata all'analisi di argomenti che sono oggetto del dibattito internazionale corrente.

L'autonomia di giudizio è sviluppata mediante programmi di insegnamento che non si limitano al solo aumento del bagaglio nozionistico dello studente, ma anche al confronto su casi specifici di scelte di politica economica intraprese in varie circostanze storiche. Lo sviluppo di una capacità di giudizio individuale avviene anche attraverso l’analisi di documenti di politica economica a livello nazionale (ad esempio, la Relazione Annuale della Banca d’Italia) e internazionale (ad esempio, il World Economic Outlook semestrale del Fondo Monetario Internazionale). All’interno di numerosi corsi di insegnamento gli studenti sono chiamati a presentare e relazionare su tali documenti utilizzando le conoscenze acquisite e sviluppando talvolta dei giudizi critici sulle misure presentate con un’ottica interdisciplinare. Particolare affidamento è infatti basato sull'approccio interdisciplinare che pervade buona parte del percorso formativo comprendendo esami modulari che coinvolgono settori scientifico disciplinari diversi.

Le abilità comunicative sono sviluppate nella quasi totalità dei corsi di insegnamento. A parte i corsi nozionistici e strettamente legati alla formazione matematico-statistica, negli altri insegnamenti si richiede allo studente di confrontarsi con documenti di politica economica e articoli specialistici sui quali dovrà svolgere una relazione scritta e orale. La redazione di tesine di approfondimento e la loro presentazione davanti alla platea degli altri studenti sono parte integrante della valutazione e rappresentano una caratteristica fondamentale del percorso formativo. L’obiettivo è quello di avvicinare gli studenti alla redazione di documenti non dissimili alle note di lavoro che i laureati magistrali saranno chiamati a redigere nel mondo del lavoro e, allo stesso tempo, di comunicare attraverso presentazioni con ausili informatici e in tempi contingentati il risultato delle loro analisi.

Il percorso formativo sviluppa la capacità di apprendimento e auto formazione innanzitutto attraverso l’acquisizione di strumenti statistici e informatici. Un obiettivo non secondario della redazione di tesine e della loro presentazione è proprio nell’incentivare quella capacità di autoapprendimento che sarà loro necessaria in un mondo a formazione permanente. In particolare, la capacità di apprendimento è sviluppata tramite l'autonoma consultazione di pubblicazioni scientifiche specializzate nonché di banche dati e altre informazioni in rete con lo scopo di fornire elaborazioni statistiche ed econometriche avanzate all’interno dell’elaborato finale o semplicemente per il superamento di alcuni esami di profitto in ambito statistico-economico.