Sbocchi lavorativi

Profilo: Specialisti in scienze sanitarie infermieristiche e ostetriche
Funzioni: I laureati magistrali in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche possono svolgere funzioni assistenziali di tipo avanzato e manageriali/dirigenziali come professionisti operanti in autonomia e all'interno di équipe multidisciplinari. In particolare potranno occuparsi di:
- Processi assistenziali sanitari complessi volti all'innovazione e al miglioramento continuo della qualità dell'assistenza;
- Dirigenza e coordinamento (nei limiti delle proprie competenze: organizzazione, gestione e valutazione di risorse, budget e attività) dei servizi delle professioni sanitarie di strutture semplici e complesse;
- Ricerca in ambito sanitario;
- Progettazione di interventi educativi e conduzione di insegnamenti in corsi universitari e/o di aggiornamento nell'ambito della formazione permanente.
- Direzione e coordinamento in ambito universitario dei Corsi di Laurea dello specifico profilo.


Competenze: Al termine del percorso formativo i laureati magistrali in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche risulteranno in possesso di conoscenze e competenze avanzate in ambito assistenziale e manageriale ed avranno acquisito abilità trasversali in ambito comunicativo-relazionale che li metteranno in grado di agire in situazioni complesse, utilizzando al meglio il ricorso alla ricerca e alla letteratura scientifica per esprimere con efficacia, efficienza ed appropriatezza le proprie competenze infermieristiche ed ostetriche nella gestione routinaria e/o in emergenza e nel rapporto con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti, utenti e pazienti).


Sbocchi professionali: Gli sbocchi professionali dei laureati magistrali in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, fermo restando la formazione professionale acquisita con il conseguimento del titolo di primo livello, differentemente statuita per le diverse figure professionali che insistono sul Corso di Laurea [in Infermiere, Ostetrica/o e Infermiere pediatrico, D.M. Ministero Sanità 14 settembre 1994,] sono rappresentati da:
- dirigenza nelle strutture sanitarie (organizzazione/supervisione delle strutture ed erogazione dei servizi in un'ottica di efficacia);
- insegnamento universitario e formazione permanente (direzione e coordinamento di strutture formative, attività di docenza, tutorato);
- la ricerca nell'ambito di competenza (progetti relativi agli ambiti infermieristici e ostetrici, progetti multicentrici e multidisciplinari).

L'attività professionale può essere, altresì, esercitata in strutture di pubbliche e private, anche autorizzate secondo la normativa vigente, in rapporto di dipendenza o libero-professionale (ospedali, università, cliniche private, territorio e strutture residenziali, poliambulatori e domicilio).

I laureati Magistrali possono accedere ai corsi di Dottorato di Ricerca, con obiettivi di approfondimento dell'indagine scientifica e della metodologia della ricerca, e ai master universitari di II livello, con obiettivi di perfezionamento scientifico e formazione permanente su specifici settori di intervento.



In ordine alle necessità di consolidare e rendere più proficuo il rapporto con le parti sociali e con i portatori di interesse nell’ambito dei Corsi di Laurea per le professioni sanitarie il giorno 23 Aprile 2018, alle ore 12,30, presso l’aula A1 del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillofacciali, in via Caserta n. 6 Roma, si è svolto l’incontro tra:
1) l’Università di Roma La Sapienza per i Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale delle classi di laurea L-LM/SNT1, L-LM/SNT2, L-LM/SNT3 e L-LM/SNT 4 delle Professioni sanitarie di Sapienza Università di Roma delle tre Facoltà di area medica: Farmacia e Medicina, Medicina e Odontoiatria, Medicina e Psicologia;
2) Le parti sociali interessate, rappresentate dalle Associazioni Professionali sotto elencate.
Sono Presenti per l’Università di Roma Sapienza: il Preside della Facoltà di Farmacia e Medicina Prof. Carlo Della Rocca; il Prof. Giuseppe Familiari su delega del Preside della Facoltà di Medicina e Psicologia Prof. Massimo Volpe; assente giustificato il Preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria Prof. Sebastiano Filetti. I Proff.: Antonio Angeloni Referente I Classe, Ersilia Barbato Rappresentante Team Qualità, Maria De Giusti Referente IV Classe, Ricciarda Galandrini Referente III Classe, Esterina Pascale Referente Magistrali delle Professioni Sanitarie, Vincenzo Petrozza Referente Polo Pontino Professioni Sanitarie, Donatella Valente Referente II Classe. I Dott.: Vincenzo Mancino Manager Didattico della Facoltà di Farmacia e Medicina, Cinzia Castellani Manager Didattico della Facoltà di Medicina e Odontoiatria; assente giustificata Daniela Roncone Manager Didattico della Facoltà di Medicina e Psicologia.
Sono presenti, per le Associazioni professionali: i Dott.ri: Pulimeno A. (IPASVI/OPI), Messina P. (Ordine Ostetriche), De Marinis M.C. (AIFI), Fornari M.A. (FLI), Cordò C. (AITNE), Montes M. (AIORAO), De Lorenzo V. (AITERP), Segaletti L. (AITO), Antonacci G. (AIP), Bonifacio A. (ANUPI), Panella N. e Iannuzzi G. (AITN), Lozzi M.A. (FITELAB), Catanea A. (ANTOI), Borrelli S. (Federazione Naz. Tec. San. Rad. Med.), Lastella P. (AIDI), Martinelli M. (UNPISI), Macedonio A. (ASNAS).

L’incontro è stato vivace e produttivo e nei numerosi interventi è stata sottolineata la necessità di addivenire ad un sistema di confronto continuo tramite la realizzazione di tavoli tecnici permanenti Classe eo CdS specifici che prevedano incontri periodici (e in questo senso se ne prevedono almeno due per tipologia di Classe di laurea / CdL prima della fine del 2018) al fine di dare sempre più sostanza alla collaborazione tra Università e parti sociali. Da un punto di vista metodologico, la riunione ha avuto un significato soprattutto organizzativo e di individuazione di grossi filoni di intervento, il tutto in linea con il progetto “Sapienza” di qualità ai fini del raggiungimento di una maggiore omogeneità nei percorsi formativi omologhi dei vari CdS. In tal senso è stata rilevata l’opportunità di rivedere la progettazione dei percorsi formativi e la verifica dei medesimi, al fine di accrescere la fruibilità sociale, le conoscenze e le competenze dei profili dei laureati ed è stata sottolineata l’opportunità di un affinamento dei processi di auto-valutazione contemporaneamente ad una necessaria conformità alle linee di valutazione ANVUR, come pure per una reale e conforme spendibilità dei titoli acquisiti nel contesto socio-lavorativo del Paese.
I campi di intervento individuati e pressoché comuni a tutti i CdL sono risultati essere:
• adeguamento dei curricula e degli obbiettivi didattici in considerazione delle nuove strategie di intervento del SSN in termini di prossimità delle cure e di presa in carico dell’assistito con patologia cronica, nonché dei nuovi bisogni di salute derivanti dalla progressiva globalizzazione della società;
• implementazione quali-quantitativa dell’attività professionalizzante mediante l’individuazione di standard minimi per l’attivazione delle specifiche sedi di tirocinio e azioni di formazione pedagogica dei tutor;
• monitoraggio del percorso post-laurea degli studenti in termini di tempi di collocazione e di specifiche problematiche nell’inserimento nel mondo del lavoro.
• aggiornamento continuo dei regolamenti dei CdS per un migliore livello di uniformità nei diversi percorsi formativi, per quanto previsto dagli obiettivi di apprendimento espressi dai Descrittori di Dublino, nelle articolazioni dei corsi di studio, nelle metodologie di apprendimento e di verifica delle conoscenze e delle competenze raggiunte dagli Studenti.