Obiettivi formativi

Obiettivo del Corso di laurea in Ingegneria dell’Informazione è quello di fornire una preparazione ad ampio spettro nell’ambito dell’ingegneria dei sistemi informatici, delle telecomunicazioni, dei sistemi elettronici e dei sistemi di gestione dell’informazione.
L’ingegnere dell’informazione ha una conoscenza approfondita sia metodologica che pratica della sua area di interesse, pertanto possiede gli strumenti cognitivi di base per un aggiornamento continuo ed è in grado di contribuire alla progettazione di soluzioni innovative e di valutare e risolvere i problemi che si presentano nei sistemi delle tipologie suddette.
In termini generali, la preparazione, partendo da una conoscenza approfondita degli aspetti teorico-scientifici delle scienze di base, come matematica e fisica, si traduce nella capacità di interpretare, descrivere e risolvere problemi applicativi complessi e che richiedono un approccio interdisciplinare.
Il percorso formativo è progettato per fornire al discente una solida e ampia cultura di base e un robusto nucleo di conoscenze comuni nelle discipline caratterizzanti, che vengono arricchite e approfondite nel portare a termine il proprio piano di studio.
Il percorso permette di sviluppare e modulare abilità teoriche e pratiche, in grado di sostenere un pronto inserimento in attività lavorative di considerevole levatura tecnica, o la prosecuzione dell’attività di apprendimento in un corso di studi successivo nell’area dell’ingegneria dell’informazione.

Percorso formativo
Il percorso formativo si articola come segue:
1. L’apprendimento di nozioni e metodologie delle Scienze di Base è inteso come mezzo per sviluppare il possesso di conoscenze scientifiche e come strumento per sviluppare le capacità del discente di l’apprendimento autonomo.
2. Viene successivamente sviluppata una cultura di base sui temi dell’ingegneria automatica, elettronica, informatica e delle telecomunicazioni con approfondimento di temi relativi a materie caratterizzanti; tali conoscenze vengono affinate e personalizzate attraverso gli insegnamenti affini – anche in funzione della variante curricolare.
3. Trasversalmente alle varie aree, diverse attività pratiche di sperimentazione e di progetto vengono svolte in laboratorio sotto la supervisione costante del docente o in separata sede (ad esempio con attività progettuali individuali o di gruppo, tenute sotto periodico controllo dal docente).
4. Le capacità di sperimentazione e progettazione del discente vengono messe in pratica durante lo svolgimento delle attività di stage/tesi e della prova finale. Questa può essere svolta in ambito accademico, sotto la supervisione di un docente relatore, o in sede esterna, sotto la supervisione di un tutore locale/aziendale e di un docente di riferimento; quest’ultima modalità può essere particolarmente vantaggiosa per coloro che intendono integrarsi nel tessuto socioeconomico locale, permettendo di venire in contatto con le caratteristiche specifiche del territorio in cui il corso di studi è dislocato e conoscere le esigenze preponderanti.
La presenza di varianti curricolari consente agli studenti che aspirano ad una prosecuzione degli studi di poter affinare la propria preparazione in modo da orientare la propria preparazione verso gli ambiti di maggiore interesse ed opportunità lavorative ovvero in prospettiva dell’inserimento in corsi di Laurea Magistrale, sempre all’interno di alternative coerenti predisposte dal Consiglio di Corso di Studi.

L’ingegnere dell’informazione deve avere la capacità di analizzare e progettare sistemi informatici, elettronici e per il trasporto/elaborazione dell’informazione, e valutarne l’impatto nel contesto applicativo, sia relativamente agli aspetti tecnici che agli aspetti organizzativi.
L’ingegnere dell’informazione deve inoltre saper valutare le implicazioni economiche, sociali ed etiche associate all’utilizzo di sistemi che progetta e/o gestisce.
Le capacità di valutazione critica vengono sviluppate grazie alle sollecitazioni nel corso delle lezioni frontali e in base alla impostazione del lavoro individuale richiesto. Anche in sede di valutazione al discente è spesso richiesto di esprimersi su situazioni e problemi che non si limitano strettamente a ripercorrere gli elementi acquisiti nelle lezioni e nei libri di testo.
Gli insegnamenti caratterizzanti previsti, in particolare attraverso lo svolgimento di esercitazioni individuali e di gruppo, permettono di sviluppare la capacità di valutazione critica dei diversi sistemi di interesse.
Nel piano di studi trovano anche collocazione attività in cui gli studenti possono applicare le teorie a loro presentate, la capacità di selezionare le informazioni rilevanti, e di prendere coscienza delle implicazioni sociali ed etiche delle attività di studio.
Tra gli strumenti didattici qui di interesse, pertanto, sono ricomprese le esercitazioni in aula o laboratorio, la gestione di attività progettuali in laboratorio o a casa, anche mediante lavoro di gruppo, la gestione di attività collaborative via web.
La verifica viene effettuata tramite le prove scritte e/o orali previste per gli esami di profitto e per le altre attività formative, in particolare tramite la prova finale, che prevede la presentazione delle attività di tirocinio.

L’ingegnere dell’informazione deve essere in grado di interagire efficacemente con specialisti di diversi settori dell’ingegneria al fine di comprendere in maniera efficace le specifiche esigenze nella realizzazione di strumenti informatici di supporto alle loro attività, e i termini di intervento nella progettazione e gestione dei sistemi elettronici e per l’elaborazione/trasferimento dell’informazione nei diversi ambiti applicativi.
Esso deve inoltre essere in grado di descrivere in modo chiaro e comprensibile soluzioni ed aspetti tecnici del suo ambito di specializzazione, secondo lo sviluppo dato al suo curriculum di studio.
Alcuni aspetti di questa capacità riguardano ad esempio le finalità di addestramento di utenti e loro collaboratori nell’uso dei sistemi informatici, il coordinamento di gruppi di progetto nell’industria dell’informazione e la pianificazione e conduzione della formazione in generale sui sistemi elettronici e di trasmissione dell’informazione di interesse. L’ingegnere dell’informazione deve inoltre essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
L’acquisizione delle capacità comunicative vengono sviluppati e coltivati sia nel corso delle lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio in cui il discente è spesso invitato ad intervenire criticamente o a illustrare la propria soluzione in alternativa a quanto proposto dal docente. In diversi corsi con contenuti progettuali, vengono sviluppati e discussi lavori di gruppo. Anche alcune delle verifiche in sede di esame si basano su presentazioni in cui il gruppo è chiamato a rapportarsi congiuntamente, chiarendo i ruoli assunti dai singoli.
Il tirocinio e la prova finale costituiscono evidentemente momenti importanti rispettivamente per lo sviluppo e per la verifica del conseguimento delle capacità comunicative.

L’ingegnere dell’informazione deve avere la capacità per:
- recepire le innovazioni tecnologiche nei settori dell’ingegneria dell’informazione ed in particolare in quello su cui ha maggiormente focalizzato la sua formazione durante il corso di studi;
- acquisire in modo autonomo nuove conoscenze di carattere tecnico specializzato tramite letteratura scientifica e tecnica del settore.
Lo sviluppo delle capacità di apprendimento individuale costituisce pertanto uno dei punti di maggiore attenzione nel corso delle attività formative, e costituirà un elemento che potrà determinare il successo professionale del futuro ingegnere dell’informazione.
Lo sviluppo delle capacità di apprendimento del discente vengono impostate in modo essenziale nei corsi di base, con contenuti di massima generalità, che vengono successivamente richiamati nei corsi successivi. In seguito, nello sviluppo delle conoscenze con le discipline caratterizzanti, in diversi corsi gli allievi sono chiamati a compiti originali e a consultare fonti bibliografiche. La massima espressione di sviluppo autonomo di nuove conoscenze si esplica ovviamente in sede di tirocinio e nella preparazione della prova finale.