Sbocchi lavorativi

Profilo: Redattori di testi per la pubblicità, testi tecnici e revisori di testi
Funzioni: 1. Funzioni di elevata responsabilità, organizzative e gestionali nei diversi comparti delle redazioni giornalistiche, anche telematiche, o delle imprese editoriali, sia tradizionali che multimediali e online.
2. Consulenti specializzati nei settori dell’editoria e delle comunicazioni multimediali.

Competenze: La grande area scientifica della comunicazione umana deve rappresentare per il laureato magistrale una competenza avanzata anzitutto dal punto di vista storico e teorico, ma anche costituire una capacità professionale nell’area della testualità e della multimedialità, della diffusione critica delle informazioni specialistiche provenienti dagli ambiti della ricerca scientifica e umanistica, nonché fornire un solido retroterra culturale alle diverse attività professionali connesse alla comunicazione (pubblicista, giornalista, addetto all'editoria tradizionale e multimediale, operatore di museo, addetto-stampa, consulente nel settore della comunicazione interculturale, progettista di convegni ed eventi comunicativi, web editor, progettista web, esperto di scrittura creativa, etc.).

Sbocchi professionali: Gli sbocchi professionali previsti direttamente per i laureati nel corso di Laurea Magistrale in Editoria e Scrittura sono nei diversi comparti del giornalismo (l'accesso alla professione è condizionato dall'iscrizione all'apposito albo) e delle imprese editoriali, con particolare riferimento alle professionalità emergenti nel settore dell'informazione e della progettazione di contenuti multimediali, nell'attività di produzione di video e di programmi televisivi, nelle attività delle agenzie di stampa, nelle attività legate alla pubblicità, nell'organizzazione di convegni e spettacoli, nelle attività di biblioteche. Rappresentano uno sbocco lavorativo privilegiato gli ambiti del terzo settore in cui è richiesta la capacità di elaborazione e creazione di prodotti culturali e, allo stesso tempo, la padronanza dei mezzi tecnologici adatti alla loro fruizione. I codici Istat che seguono identificano tali professionalità. Le attività a libera scelta dello studente possono permettere di migliorare la sua preparazione per questi sbocchi professionali, nonché di agevolare l'accesso ad altri.

Corso di Laurea Magistrale in Editoria e Scrittura (LM-19)
Verbale di consultazione con le organizzazioni rappresentative della produzione, dei servizi, delle professioni

13 aprile 2018
Il giorno 13 aprile 2018, alle ore 16.00, si è tenuto telematicamente l’incontro di consultazione tra i responsabili del Corso di Studio in Editoria e Scrittura e i referenti delle organizzazioni rappresentative delle professioni di riferimento.
All’incontro hanno partecipato:
Per il Corso di Studi:
- Prof. Lettieri Gaetano (Presidente del CdS)
- Prof. Sobrero Alberto (docente del CdS)
Per le organizzazioni rappresentative:
- Dott. Del Soldà Pietro (Rai Radio3, giornalista) [assente giustificato, ha fatto pervenire le sue osservazioni entro l’orario di inizio dell’incontro, dopo aver visionato la documentazione del CdS]
- Prof. Naso Paolo (coordinatore del Consiglio per le relazioni con l’Islam italiano – Ministero dell’Interno)
- Dott. Paravati Claudio (Direttore della rivista Confronti)
- Dott. Pietranera Fabio (Effe TV – Gruppo Feltrinelli, Brand manager)
- Avv. Vetere Francesco Saverio (Segretario Generale e Presidente della Giunta Esecutiva dell’USPI – Unione Stampa Periodica Italiana) [assente giustificato, ha fatto pervenire le sue osservazioni entro l’orario di inizio dell’incontro, dopo aver visionato la documentazione del CdS]
Il primo tema considerato è stato quello dei tirocini, sia relativamente alla loro rilevanza, sia per quanto riguarda le esperienze pratiche di interazione tra i tirocinanti e le strutture coinvolte. Il Dott. Pietro Del Soldà, anche basandosi sulla sua esperienza con gli studenti del CdS che hanno svolto lo stage curriculare presso Rai Radio3, ha sottolineato l’importanza dei tirocini, aggiungendo che essi potrebbero esserlo ancora di più se preceduti da un maggior impegno in attività pratiche durante i corsi. Coltivare di più questo aspetto, ad esempio grazie a
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laboratori/workshop/esercitazioni da svolgere durante ma anche al di fuori delle lezioni (e in particolare tramite lavoro di gruppo, forse la più importante esperienza di maturazione), consentirebbe di venire incontro a un’esigenza sia da parte dei ragazzi sia da parte delle strutture/aziende che li accolgono durante i tirocini. Tutto ciò, ha proseguito Del Soldà, può riguardare sia l’organizzazione dei singoli corsi, sia, eventualmente, la predisposizione di workshop e laboratori ad hoc.
Anche l’Avv. Francesco Saverio Vetere è intervenuto sui tirocini, sottolineando come l’USPI ritenga fondamentale tale attività per la formazione dello studente. Ha aggiunto che, a tal fine, l’USPI è aperta alla possibilità di accogliere tirocinanti, presso la propria sede e/o presso le sedi degli Editori associati. Il dott. Claudio Paravati, in continuità con queste osservazioni, concorda sull’importanza dei tirocini e comunica che anche Confronti è disponibile ad accogliere tirocinanti del CdS, peraltro ricordando come in passato la rivista abbia avuto studenti del Dipartimento.
I rappresentanti del CdS ringraziano per le osservazioni e per la disponibilità di USPI e Confronti, considerandole ottime opportunità per gli studenti. Aggiungono che i suggerimenti del Dott. Del Soldà troveranno spazio nei prossimi Consigli del CdS, nei quali verranno condivisi con tutti i docenti del Corso.
Secondo tema considerato è stato quello dell’offerta formativa del CdS, sia nella descrizione generale sia in riferimento alla descrizione degli sbocchi occupazionali. Tutte le parti consultate hanno manifestato apprezzamento per l’offerta formativa. L’Avv. Vetere ha commentato come essa si mostri già ampia e nel suo complesso esauriente. Ha aggiunto che, per quanto riguarda la parte “umanistica”, l’offerta si potrebbe integrare con possibili interazioni con le Scuole di giornalismo attualmente presenti in Italia e con l’Ordine dei giornalisti. Ad esempio, concordare la possibilità agli iscritti al CdS di partecipare ad alcuni eventi della “Formazione Professionale Continua” per i giornalisti. Per quanto riguarda, invece, l’aspetto tecnologico, si potrebbe integrare con collaborazioni con Facoltà scientifiche, come quella di Ingegneria elettronica, oppure con enti specializzati. Per quanto riguarda gli sbocchi occupazionali, l’Avv. Vetere ha espresso l’opinione che essi siano abbastanza ampi e ben evidenziati, ricordando, comunque, che per le redazioni giornalistiche resta il nodo dell’iscrizione all’Albo dei giornalisti.
Il Dott. Fabio Pietranera commenta che, per quanto riguarda l’offerta formativa, risulta evidente la focalizzazione del corso sul sistema degli apparati e degli strumenti testuali. Ne emerge un profilo altamente qualificato nella gestione della forma testuale come strumento di produzione e comunicazione del contenuto di carattere culturale in senso lato. Aggiunge che gli sbocchi professionali che si prefigurano paiono molto coerenti con l’iter disciplinare proposto e con gli obiettivi
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formativi elencati. Esprime infine apprezzamento per il fatto (che ritiene degno di nota) che la forma testuale venga considerata nel suo insieme (di cui fanno ovviamente parte le dimensioni più avanzate della produzione media in genere), dal momento che anche le professionalità più tradizionali – dai giornalisti ai redattori, ai creativi, agli addetti stampa – devono oggi confrontarsi con tecniche e modelli di produzione culturale che esulano dallo stretto ambito della pagina “scritta” (ancorché a video), e sono chiamate a cimentarsi con un insieme crescente di linguaggi e piattaforme/media.
Il Prof. Paolo Naso sottolinea come il Consiglio per i rapporti con l’Islam apprezzi l’offerta formativa del CdS e, aggiungendo una considerazione personale, ipotizza che si potrebbero studiare delle sinergie con tale struttura ministeriale. Spiega che il Consiglio, dovendo affrontare temi di stringente attualità – radicalismo islamico, politiche di integrazione, diritti delle minoranze ecc. – assume e valorizza ricerche ed expertise prodotti anche da istituzioni accademiche. Il Prof. Naso ne conclude dunque che la disponibilità di operatori dell’informazione, soggetti editoriali e imprenditori culturali capaci di approfondire temi di questo genere e di mediarli con rigore e onestà intellettuale, è condizione essenziale per qualificare il dibattito pubblico sull’Islam e sulla presenza di oltre un milione e mezzo di musulmani in Italia.
I rappresentanti del CdS ringraziano per tutti i commenti e, riferendosi ai suggerimenti dell’Avv. Vetere, concordano sul fatto che questo tipo di integrazioni, senza modificare il Manifesto degli studi, possa essere fruttuoso. L’istanza appare peraltro in continuità con quanto espresso in precedenza dal Dott. Del Soldà. Esprimono poi pieno interesse per la possibilità prospettata dal Prof. Naso. Anche questi diversi aspetti troveranno spazio nei prossimi Consigli del CdS.
Infine, il CdS e le parti interessate si sono detti intenzionati a proseguire (dove esistenti) o ad avviare attività di collaborazione, sia a livello di scambi informativi sia con eventi come seminari, presentazioni di libri ecc., oltre che con la possibilità di tirocini (cfr. supra).
I Proff. Lettieri e Sobrero ringraziano e salutano gli intervenuti.
L’incontro si conclude alle ore 18.15.
Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.
Il Presidente del CdS Il Segretario verbalizzante
(Prof. Gaetano Lettieri) (Prof. Alberto Sobrero)