Sbocchi lavorativi

Profilo: Ecobiologo
Funzioni: La formazione multidisciplinare e di alta qualificazione permette al laureato in Ecobiologia di svolgere:
-funzioni di elevata responsabilità in ambiti professionali e di progetto dell'area scientifica, biologica, ambientale;
-funzioni organizzative in attività di divulgazione delle scienze biologiche e ambientali.

L'Ecobiologo è una figura professionale ad elevata preparazione scientifica in grado di individuare anche in fase incipiente i problemi ambientali, analizzare le cause e indentificare le soluzioni, anche di natura sperimentale, indirizzate principalmente: alla gestione e al monitoraggio ambientale, alla lotta agli organismi nocivi, alla conservazione delle popolazioni di specie selvatiche, al recupero o al restauro degli habitat e degli ecosistemi e al miglioramento della qualità degli habitat naturali e antropizzati (inclusi quelli agricoli e urbani). Sarà in grado di valutare gli impatti di attività e/o opere e proporre soluzioni alternative o di compensazione dell'impatto ambientale.
Tale figura opera all'interno o al servizio di enti pubblici o aziende private.
Nelle realtà pubbliche o private di grandi dimensioni, nella figura di Consulente ambientale l'Ecobiologo è in grado di organizzare/complementare altri profili professionali con competenze tecniche di natura diversa, quali geologi, ingegneri, architetti.

Competenze: - Capacità avanzate di raccolta e analisi di dati biologici, anche relativi allo stato fisiologico degli organismi viventi, con particolare riferimento allo stato della biodiversità, al funzionamento degli ecosistemi e all'efficienza dei servizi ecosistemici per l'uomo.
- Capacità di gestire sistemi informatici relativi a dati biologici, anche in associazione a parametri ambientali abiologici.
- Capacità di realizzare carte tematiche biologico-naturalistiche attraverso l'uso di sistemi informativi geografici, dati telerilevati e database collegati.
- Capacità di sviluppo e implementazione di tecnologie di monitoraggio ambientale basate sugli organismi viventi quali indicatori.
- Conoscenze relative alla progettazione e realizzazione di piani di valutazione dell'impatto ambientale di processi produttivi.
- Conoscenze nel campo della progettazione di interventi di riqualificazione biologico-naturalistica, volti alla riduzione o mitigazione degli impatti antropici.
- Conoscenze nel campo della genomica e della trascrittomica ambientale, nonché della sistematica molecolare, e dei principi di conservazione delle specie selvatiche e del territorio per la gestione delle risorse naturali.
- Conoscenze degli strumenti matematici, statistici e informatici per l'analisi di dati ambientali.
- Conoscenze nel campo della lotta biologica conservativa per il miglioramento delle produzioni alimentari in agricoltura e la gestione degli habitat
- Conoscenze nel campo della microbiologia ambientale per il recupero di aree degradate.


Sbocchi professionali: Quella del biologo è una figura professionale riconosciuta dall'Albo dell'Ordine Nazionale dei Biologi, al quale il laureato in EcoBiologia può iscriversi previo superamento di un Esame di Stato. L'Ecobiologo per la sua formazione e capacità di affrontare e risolvere problemi potrà trovare occupazione in:
- laboratori di ricerca pubblici e privati
- agenzie per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l'innovazione tecnologica nei settori ambientale, agricolo e agroindustriale, forestale, marino e della pesca
- laboratori di certificazione nel settore della qualità dell'ambiente e delle sue risorse
- agenzie per la protezione dell'ambiente ed enti pubblici locali, regionali e nazionali che sovrintendono al controllo e al monitoraggio ambientale
- parchi, riserve, o altre tipologie di aree protette, e impianti di acquacoltura
- organismi di rilevanza comunitaria ed internazionale
- libera professione in settori pertinenti
- società e agenzie di consulenza scientifica e di monitoraggio dell'ambiente
- attività di progettazione di piani di valutazione d'impatto ambientale e di incidenza, di recupero e gestione dell'ambiente naturale; di gestione faunistica e di conservazione della biodiversità, per l'applicazione di quegli aspetti della legislazione ambientale che richiedono competenze biologiche
- attività di formazione, divulgazione ed educazione sui principi di tutela ambientale
L’Ecobiologo sarà anche in grado di svolgere attività di insegnamento nelle scuole, se in possesso dei crediti e avendo completato i percorsi di formazione del personale docente per le scuole secondarie di primo e secondo grado previsti dalla normativa vigente.
La laurea magistrale in EcoBiologia fornisce inoltre le conoscenze necessarie alla prosecuzione dell'attività di studio e di ricerca nei vari settori della Biologia ambientale, consentendo la possibilità di accedere ai corsi di Dottorato di Ricerca, master di secondo livello ed altri corsi di perfezionamento e di specializzazione, necessari per la carriera di ricerca e dirigenziale, sia nel pubblico che nel privato.


La Facoltà di Scienze ha organizzato un incontro consultivo tra le Parti interessate il giorno 9 marzo 2016. All'incontro hanno partecipato, oltre al Preside e ai membri del Comitato di Monitoraggio, in rappresentanza dei Corsi di Studio, i rappresentanti degli Ordini Professionali, tra cui l'Ordine Nazionale di Biologi (ONB), e alcuni rappresentanti di enti e imprese, fra cui ISPRA, Omegafarm, Digital Video ecc. Ha partecipato anche una giornalista scientifica, vista l'importanza della comunicazione per ricercatrici e ricercatori nel presentare le loro ricerche a un pubblico costituito non soltanto da specialisti ma anche da non addetti ai lavori (https://web.uniroma1.it/fac_smfn/facsmfn/node/5559/governo/comitato-di-m...).
Poiché anche altri partecipanti hanno sottolineato l’importanza della comunicazione nel mondo del lavoro, il Consiglio del Corso di Studi in EcoBiologia, in concerto con altri CdS di Biologia, valuterà, tra le varie iniziative, la possibilità di acquisire CFU da corsi specifici già erogati in questo Ateneo o, alternativamente, organizzando lezioni e/o seminari tenuti da esperti della comunicazione per gli studenti.
Nel corso della riunione del 9 marzo 2016, il rappresentante dell’ONB ha sottolineato che le funzioni e le competenze che caratterizzano la figura del Biologo sono descritte in modo adeguato per quanto riguarda i CdS della Facoltà, l'offerta formativa soddisfa pienamente le necessità per una formazione idonea degli studenti, l'apprendimento atteso è coerente con le esigenze professionali ed esprime una preparazione ad ampio raggio nelle singole materie delle varie aree di competenza del Biologo. Tuttavia, nonostante l'ottima preparazione e competenza, i laureati trovano notevoli difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro poiché la società e il mercato occupazionale richiedono Biologi con specializzazioni sempre più ben definite e specifiche. Pertanto, si ritiene utile aumentare i contatti con le Aziende del territorio per costruire un ponte tra formatori e imprese. Si ricorda, inoltre, quanto sia importante adeguarsi alle nuove tecnologie e all'uso dei social media per informare aziende e cittadini su ciò che l'Università realizza. Nel corso dell'incontro, sono scaturite svariate osservazioni che potranno essere approfondite in incontri più finalizzati e ristretti ad aree culturali affini.
Proseguendo i contatti periodici con il CBUI, rappresentanti del CdS in EcoBiologia hanno partecipato al V Convegno nazionale dal titolo “Formazione del Biologo, nuove attività professionali e prospettive”, che si è tenuto il 6 aprile 2017 presso l’Aula Magna dell’Università degli studi Roma Tre. Tra i vari argomenti oggetto del convegno, per l’ambito culturale dell’EcoBiologia, si è sottolineato come le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente rappresentino uno sbocco professionale importante per i biologi e che sarebbe utile sviluppare delle Scuole di Specializzazione non mediche per avvicinare i laureati a questo tipo di lavoro; inoltre, sarebbe importante sfruttare meglio il rapporto tra l’industria e l’università, sebbene l’industria non sia vista come sbocco naturale del biologo.
A seguito di queste consultazioni, il coordinamento dei CdS di Biologia (CCB), in data 2 marzo 2018 ha istituito un Comitato di Indirizzo comune a tutta l’area didattica. Il Comitato di Indirizzo (CI) risulta al momento composto da rappresentanti di parchi regionali e nazionali per l’area relativa alla conservazione della natura, dell’ANISN per l’area relativa all’insegnamento, rappresentanti della comunicazione e divulgazione scientifica, dell’industria e della Polizia scientifica, oltre naturalmente a un consigliere dell’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB). A questo nucleo iniziale, saranno aggiunti rappresentanti di enti pubblici o privati di controllo e ricerca ambientale.

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