Sbocchi lavorativi

Profilo: Assitente sociale (Dirigente)
Funzioni: Progetta interventi di servizio generali o a carattere specialistico in correlazione con amministratori pubblici, assistenti sociali, medici e amministratori di strutture sanitarie per ciò che attiene al coordinamento socio-sanitario.
Dirige servizi sia individuali che collettivi in correlazione con assistenti sociali, operatori sociali professionali, educatori, medici e psicologi.
Supervisiona assistenti sociali in attività e valuta glii interventi sociali a carattere specialistico in correlazione con amministratori pubblici e gli operatori che sono preposti alla realizzazione del prodotto/servizio e che possono essere assistenti sociali, ma anche educatori, operatori sociali, medici e psicologi.

Competenze: Analizza la domanda sociale territorialein relazione ai bisogni dell’utenza e progetta i relativi servizi.
Progetta e gestisce specifiche situazioni organizzative, dialoga con il collettivo di lavoro per valorizzarne le competenze e le attitudini. Progetta interventi di cambiamento organizzativo finalizzate a promuovere l’adeguatezza delle prestazioni.
Dirigew specifiche equipe di supervisione e valuta le capacità di definire e realizzare interventi di valutazione sia interne che esterni.

Sbocchi professionali: Gli sbocchi occupazionali propri del laureato Magistrale in PROSS sono quelli della professione di Assistente Sociale di tipo A (dirigente). Implicano quindi il superamento dell’esame di Stato per l’iscrizione al relativo Albo professionale.
Quindi in primo luogo la pubblica amministrazione in particolare nel settore Servizi Sociali dei Comuni e delle Regioni. Spesso l’organizzazione e la progettazione in questo ambito soffre di una spiccata burocraticità degli interventi. Ed è per questo che in futuro si dovrà necessariamente intervenire con una forte iniezione di professionalità
In secondo luogo le Cooperative sociali e delle imprese non-profit. In questo ambito prevale una concezione organizzativa piuttosto spontanea che trarrebbe grande vantaggio da un processo di professionalizzazione guidato da Assistenti Sociali specialisti.
Infine siamo oggi in presenza dei primi passi di un settore della libera professione che potrà avere in futuro grande sviluppo portando alla nascita di un Assistente Sociale di tipo nuovo, molto lontano dai limiti di burocratizzazione che vengono spesso lamentati. Negli Stati Uniti questa figura già esiste ed ha una grande autonomia professionale e credibilità.
Infine diverse ricerche, fra cui quella realizzata dal consorzio che abbiamo creato insieme a molte altre Università italiane, che ha come capofila l’Università di Milano –Bicocca, hanno dimostrato che gli studenti in PROSS, così come quelli iscritti alla Laurea triennale, in una percentuale rilevante, lavorano ancor prima di avere conseguito il titolo di studio, oppure rinunciamo per qualche anno ad iscriversi alla Laurea Magistrale, per conseguire una esperienza lavorativa che li aiuti ad avere maggiore consapevolezza nel loro percorso formativo. Si iscrivono quindi alla Laurea Magistrale avendo già un buon bagaglio di professionalità e di competenza tecnica.


Le consultazioni delle organizzazioni di riferimento della professioni avvengono in diverse sedi e almeno due volte all’anno. Quelle che hanno avuto maggiore importanza dal punto di vista dei contenuti sono le seguenti.
In data 9 luglio 2008 il Dipartimento di Scienze sociali ed economiche ha svolto un incontro con esponenti delle organizzazioni Isfol, Siquas, Aisp, Cerfe, OAS, Siss, Sois, Aidp, Censis e cooperative sociali del terzo settore, allo scopo di illustrare e discutere i progetti di riforma degli ordinamenti didattici elaborati dal Dipartimento al livello delle lauree triennali e delle lauree magistrali. Dopo aver illustrato i criteri che hanno orientato la riformulazione dell'offerta formativa del Dipartimento, l'incontro si è concluso con un generale apprezzamento da parte degli invitati per il processo di semplificazione della complessiva proposta formativa che è stato attuato, nonché per la maggiore chiarezza e definizione di ogni singolo percorso formativo e dei suoi obiettivi formativi specifici.
Nell'incontro finale della consultazione a livello di Ateneo del 19 gennaio 2009, considerati i risultati della consultazione telematica che lo aveva preceduto, le organizzazioni intervenute hanno valutato favorevolmente la razionalizzazione dell'Offerta Formativa orientata, oltre che ad una riduzione del numero dei corsi, alla loro diversificazione nelle classi che mostrano un'attrattività elevata e per le quali vi è una copertura di docenti più che adeguata. Inoltre, dopo aver valutato nel dettaglio l'Offerta Formativa, le organizzazioni stesse hanno espresso parere favorevole all'istituzione dei singoli corsi.
A livello di Dipartimento si svolge ogni anno (aprile) una iniziativa di placement che vede la partecipazione dei laureati di maggior successo professionale degli anni accademici passati i quali raccontano agli studenti della filiera didattica di servizio sociale, la loro esperienza di ingresso nel mercato del lavoro, il percorso di ricerca del lavoro che hanno seguito ed i risultati che hanno potuto conseguire.