Professional Opportunities

 

Role: Scientific Biomedical Communicator

 

Functions: Graduates in the second cycle degree course in "Biomedical scientific communication" will be able to carry out the following activities:

- Internal and external communication of pharmaceutical companies

- Internal and external communication in the industries of biotechnology diagnostics and biomedical products

- Internal and external communication of health and hospital organizations

- Internal and external communication of public and private scientific research institutions

- Internal and external communication of charities,  and patient and scientific sectoral associations

- Medical-scientific dissemination

- Planning and management of prevention and health education campaigns

- Communication design and management of innovative processes in the area of health, prevention, and scientific research

In all these professional areas, graduates of the CdS in Scientific Biomedical Communication are able to work in coordinating roles.

 

Skills: Graduates of the masters degree programme in "Scientific Biomedical Communication" can work in communication management, human resources, the organization and management of structures regarding public relations, the design and implementation of integrated communication plans, within healthcare and hospital organizations, pharmaceutical companies and non-profit associations /institutions that operate in the medical and scientific research sectors.

The associated skills are outlined in skills: communication, relational, organizational-management and leadership, analysis and design, specific to the bio-medical and biotechnology-pharmaceutical area

Graduates of the CdS must: have good knowledge of the morphology and functions of human organisms;

know how to use the main methodologies involved in molecular and cellular biotechnologies also for the design and production of biopharmaceuticals, diagnostics, vaccines, and for health and nutritional purposes;

be experts in bio-informatics methodologies regarding the organization, construction and access to databases, in particular genomics and proteomics, and the acquisition and distribution of scientific and technological information; 

understand the fundamental aspects of the operational processes that follow the industrial design of biotechnological products (also in gene therapy and cell therapy), and the formulation of biopharmaceuticals;

have a good basic knowledge of economics, organization and management of companies, setting up businesses, management of innovation projects and marketing activities (including the patenting of innovative products) of pharmaceutical and cosmetic products of a biotechnological nature;

be able to organize development activities in pharmaceutical and biotechnology companies with particular attention to bioethics;

possess skills in managerial communication in companies, institutions and administrations, public bodies, non-profit organizations and professional agencies involved in advertising and communication products (events, campaigns, services for the press and public relations);

possess appropriate methodological skills for the creation of communication products and promotional campaigns of public institutions, companies and non-profit organizations;

possess appropriate methodological skills to manage internal and external communication flows of companies, public institutions and companies and third sector organizations; 

possess the skills needed to use new communication technologies in the management of communication processes of companies, public and non-profit organizations.

 

Career opportunities: Graduates in the masters degree program in "Scientific Biomedical Communication" can work in pharmaceutical companies, healthcare and hospital organizations, public and private scientific research institutions, the industry of biotechnology diagnosticsand biomedical products, publishing and scientific communication companies, charities and sectoral associations (scientific, and patients).

They will work in:

- Internal and external communication

- Medical-scientific dissemination

- Planning and management of prevention and health education campaigns

- Communication design and management of innovative processes in health, prevention, and scientific research

Il 4 novembre 2015 si è svolto un incontro di consultazione che ha visto coinvolti i rappresentanti della comunicazione scientifica biomedica in ambito industriale (ABBVIE), editoriale (gruppo editoriale L’ESPRESSO) e istituzionale (AIFA). Dall’incontro è emersa la necessità che il laureato in comunicazione scientifica biomedica acquisisca la capacità di utilizzare le nuove tecnologie e le modifiche introdotte dai social nella comunicazione aziendale. Risultano altresì importanti le conoscenze relative alla responsabilità sociale d’impresa e le principali strategie di fund raising. Per quanto riguarda il versante più prettamente giornalistico, è stata sottolineata la crescente domanda di social media manager, alla luce dell’evoluzione della comunicazione giornalistica dalla carta stampata al web. Una buona capacità di gestire il consenso, così come di riconoscere e valutare le fonti dell’informazione, accanto alla consapevolezza e alla capacità di gestire la competizione per l’attenzione, appaiono caratteristiche sempre più richieste nei laureati che intendano collocarsi nel settore del giornalismo medico-scientifico. Relativamente alla comunicazione istituzionale, si rendono necessarie, oltre a delle conoscenze scientifiche, piuttosto una mentalità scientifica ed una buona dimestichezza con il concetto del rischio-beneficio. Considerata la difficoltà di fornire un’informazione scientifica biomedica ad un pubblico che raggiunga non solo i “tecnici” ma un pubblico più vasto. Una figura professionale che progressivamente potrebbe assumere importanza è quella del formatore/educatore alla salute.

Il 5 dicembre 2016 si è svolto un secondo incontro formale tra i docenti del CLM in Comunicazione Scientifica Biomedica ed alcuni rappresentanti del giornalismo scientifico, di aziende farmaceutiche e di associazioni di pazienti. Oltre ai docenti erano presenti, in particolare, l’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMAR), AMICI Onlus Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche, AbbVie Italia, Bristol-Myers Squibb, Medicinascientifica.it.
L’incontro ha messo in luce le potenzialità del CdS in relazione alla domanda di formazione nei diversi settori coinvolti (industria, associazioni di pazienti, giornalismo su web). La formazione multidisciplinare e multitasking offerta dal CdS, infatti, sembra andare in contro alle nuove esigenze emergenti sia in ambito aziendale, sia nel mondo dell’associazionismo, sia nella comunicazione scientifica sul web. Capacità di interfacciarsi, attraverso un’elaborazione adeguata dell’informazione scientifica, con i pazienti, con i clinici e con i diversi stakeholders; conoscenza del terzo settore e competenze in materia di responsabilità sociale e d’impresa; capacità di progettazione; capacità di raccolta ed analisi di dati, di monitoraggio e di statistica; conoscenza degli strumenti digitali a supporto di un’efficace informazione scientifica. Sono tutte competenze richieste alle quali, attraverso i diversi insegnamenti, le attività laboratoriali e di tirocinio, il CdS tenta di rispondere in modo adeguato.

Accanto alle consultazioni formali, negli ultimi anni sono state avviate delle forme di collaborazione con enti pubblici e privati operanti nel settore della comunicazione scientifica biomedica. In particolare:
- FIASO - Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere. Collaborazione nell’analisi ed elaborazione di dati relativi alla formazione e alle caratteristiche operative di figure professionali che operano nell'ambito della comunicazione in salute pubblica (ASL). Tale studio è stato anche oggetto di un laboratorio, dal titolo “Promozione della Salute: organizzazione, competenze, esperienze in pratica”, svoltosi il 28 settembre 2015 a Milano, nell’ambito di Expo 2015, con la partecipazione dell’attuale Presidente del Cds.
- Fondazione MSD. Con tale fondazione è stato portato avanti un progetto di formazione finalizzato a potenziare le competenze comunicative dei pazienti nei confronti non soltanto dei medici ma anche delle istituzioni sanitarie e dei media che veicolano informazioni inerenti la salute.
- ISS - Istituto Superiore di Sanità. Con tale ente è in atto un progetto, di cui è responsabile scientifico l’attuale Presidente del CdS, basato su un portale on line di informazione e comunicazione con i cittadini, in particolare giovani, sui temi della salute. Attivo da alcuni anni, il progetto è stato recentemente integrato con una sezione dedicata ai cittadini non italiani e con una versione in inglese. Come negli anni passati, anche nel 2015 sono attive delle borse di collaborazione all’interno del progetto per gli studenti del CdS.
- AIRESPSA: Associazione Italiana Responsabili Servizi Prevenzione e Protezione in Ambiente Sanitario. Con tale Associazione nel 2016 l’attuale Presidente del CdS, ha attivato uno scambio finalizzato ad attività di formazione e tirocini per studenti del corso.
- Fondazione IBSA. Con tale fondazione è stato attivato nel 2016 dalla Presidente del CdS un progetto di formazione sul tema della Health Literacy finalizzato alle associazioni di pazienti.
Molti degli enti elencati finora sono frequentati da buona parte degli studenti del CdS per attività di tirocinio curriculare o post-lauream. Lo strumento della valutazione dei tirocini si è dimostrato in questi anni particolarmente efficace per la raccolta di opinioni dal mondo del lavoro.

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