La pagina Varia Spiritualia della piattaforma GATE (
https://gate.unigre.it/mediawiki/index.php/Varia_Spiritualia) presenta una serie di codici che testimonia lo sforzo della prima generazione dei gesuiti nel costituire una propria identità spirituale, o come si diceva all’epoca: lo spirito della Compagnia. Le piccole dimensioni di questi codici manoscritti indicano un uso strettamente personale, in cui si registravano brani di autori medievali, meditazioni ed esercitazioni spirituali, disegni devozionali e, talvolta, opere a stampa.
Questa tipologia di libri, nata a metà del XVI secolo, scomparirà circa una cinquantina d'anni dopo. Durante il generalato di P. Everardo Mercuriano (1572-1580) si comincerà a regolare la lectio spiritualis e altre pratiche devozionali. Sotto il governo di P. Claudio Acquaviva (1581-1615), e grazie a un uso cospicuo della stampa, verranno alla luce una serie di testi — regole, istruzioni e lettere dei generali — finalizzati a costituire un corpus comune e omogeneo per tutta la Compagnia, funzionale a quella che venne denominata la administratio spiritualis.
Il
prossimo 26 novembre, alle 17:30, si aprirà
Mondi in tasca, una giornata di studi dedicata a questi piccoli codici manoscritti, durante la quale sarà anche allestita
una mostra nel Quadriportico con alcuni di questi esemplari. In questa contesto, si introdurrà il seminario dedicato al “Memoriale” di Pierre Favre.