Percorso formativo
Le altre attività formative prevedono il conseguimento dell’idoneità linguistica attestante la conoscenza di una lingua europea diversa dall’italiano con particolare riferimento ai lessici disciplinari e lo svolgimento di tirocini che pongano lo studente in contatto con realtà scientifiche e lavorative coerenti con il percorso formativo. L’attività di tirocinio è concepita, nel progetto del CdL, come conforme all’idea di una formazione teorica che trovi nella sua multidisciplinarietà la sua ragion d’essere in vista di una flessibilità operativa spendibile nel mondo del lavoro. Oltre quindi alla partecipazione a incontri scientifici, organizzati a livello di Ateneo, o di struttura di raccordo o di struttura periferica, tramite i quali gli studenti abbiano la possibilità di aggiornare e/o ulteriormente ampliare le conoscenze acquisite nel triennio di studio, il CdL offre agli studenti l’opportunità di svolgere attività di tirocinio presso istituzioni convenzionate allo scopo di cominciare a rendere operative e applicate le competenze acquisite.
Storia medievale e Paleografia
Primo anno
Secondo anno
Terzo anno
Storia moderna e contemporanea
Primo anno
Secondo anno
Terzo anno
Storico-religioso
Primo anno
Secondo anno
Terzo anno
Teorie e pratiche dell'antropologia
Primo anno
Secondo anno
Terzo anno
Gruppi Opzionali
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CDS IN
STORIA, ANTROPOLOGIA, RELIGIONI (Classe L-42)
Approvato dal Consiglio telematico del Corso di Studio del 12-13 aprile 2018
Approvato dal Consiglio di Dipartimento di Storia, Culture, Religioni
del 19 aprile 2018
Art. 1. Il CdS in Storia, Antropologia, Religioni è articolato in quattro curricula:
a) Storia medievale e Paleografia;
b) Storia moderna e contemporanea;
c) Storico-religioso;
d) Teorie e pratiche dell’Antropologia.
1.1 Ogni curriculum è coordinato da un docente del CdS che collabora con il Presidente all’organizzazione didattica del curriculum di propria competenza. I coordinatori sono designati dal Consiglio del CdS e ne sono uno degli organi di gestione [vedi Regolamento del CdS, Art. 5, comma 1, lettera c)].
1.2 I curricula prevedono uno o più verbalizzanti delle AAF 1044 (Tirocinio) designati dal Consiglio del CdS. I verbalizzanti non erogano attività didattica, coordinano i rapporti con Enti e Istituzioni pubbliche e private che offrano opportunità di tirocinio, valutano le attività svolte dagli studenti del CdS e ne verbalizzano l’attribuzione dei cfu. I 6 crediti associati alle AAF 1044 sono riportati nel Manifesto degli Studi.
1.3 I curricula prevedono uno o più verbalizzanti delle AAF 1085 (Per la conoscenza di almeno una lingua straniera) designati dal Consiglio del CdS. I verbalizzanti non erogano attività didattica, verificano le conoscenze degli studenti nella lingua straniera da essi prescelta per lo svolgimento della prova e verbalizzano l’attività formativa attribuendo l’idoneità. I 3 crediti associati alle AAF 1085 sono riportati nel Manifesto degli Studi.
1.4 I percorsi formativi sottomessi dagli studenti nel periodo indicato ogni anno dalla Facoltà sono valutati e approvati dalla Commissione percorsi formativi i cui componenti sono designati dal Consiglio del CdS e ne sono uno degli organi di gestione [vedi Regolamento del CdS, Art. 5, comma 1, lettera c)]. I membri della Commissione svolgono attività di orientamento, valutano i piani di studio e ne registrano l’approvazione nel sistema informatico di Ateneo.
1.5 Le domande di iscrizione al CdS presentate da studenti provenienti da altri CdS e/o Facoltà e/o Atenei sono valutate dalla Commissione trasferimenti e passaggi i cui componenti sono designati dal Consiglio del CdS e ne sono uno degli organi di gestione [vedi Regolamento del CdS, Art. 5, comma 1, lettera c)]. Il riconoscimento delle attività formative già presenti in carriera, l’attribuzione dei cfu equipollenti, l’indicazione del curriculum e le delibere finali sono in carico ai componenti la Commissione. In presenza di particolari criticità segnalate dalla Commissione la procedura è valutata e definita dal Consiglio del CdS.
Art. 2. Il Manifesto degli Studi
2.1 Il Manifesto degli Studi è elaborato dal Consiglio del CdS sulla base dell’Ordinamento del CdS approvato dal Consiglio Universitario Nazionale.
2.2 Il Consiglio del CdS individua ogni anno per la coorte studentesca successiva e in base al calendario comunicato dall’Area Offerta Formativa:
a) gli ambiti disciplinari e le relative eventuali oscillazioni di cfu, in conformità all’Ordinamento del CdS, da attivare nell’offerta formativa di ogni curriculum del CdS;
b) i Settori Scientifico-Disciplinari da attivare all’interno degli ambiti;
c) i cfu obbligatori per determinati Settori Scientifico-Disciplinari;
d) gli insegnamenti da attivare all’interno delle tipologie disciplinari e degli ambiti per ogni curriculum e per ogni anno di corso.
2.3 Gli obiettivi degli insegnamenti sono inseriti ogni anno nell’apposita sezione del sistema informatico, interfaccia “Didattica programmata”.
2.4 Al Presidente del CdS è affidato il compito di predisporre il Manifesto degli Studi secondo quanto deliberato dal Consiglio del CdS [vedi Regolamento del CdS, Art. 3, comma 2, lettera d)].
Art. 3. La Didattica erogata
3.1 La Didattica erogata è elaborata dal Consiglio del CdS sulla base dell’Ordinamento del CdS approvato dal Consiglio Universitario Nazionale e secondo i Manifesti degli Studi degli anni di riferimento.
3.2 Il Consiglio del CdS individua per ogni Anno Accademico – secondo la calendarizzazione comunicata dall’Area Offerta Formativa e le indicazioni dei Settori Scientifico-Disciplinari – i docenti che ricoprano gli insegnamenti con carico didattico, affidamento di incarico, affidamento aggiuntivo, mutuazione, fruizione.
3.3 Il CdS dichiara che almeno 90 crediti sono erogati da professori e/o ricercatori inquadrati nei relativi Settori scientifico-disciplinari e in ruolo presso l’Ateneo, ovvero in ruolo presso altri Atenei sulla base di specifiche convenzioni tra gli Atenei interessati.
3.4 Gli insegnamenti scoperti sono attribuiti mediante procedure comparative espletate secondo la normativa vigente. Il Consiglio del CdS valuta le candidature presentate informaticamente, approva le attribuzioni e/o, in assenza di candidature, le eventuali richieste di bando di contratto e infine delibera l’assetto complessivo e definitivo della “Didattica erogata”.
3.5 I 12 crediti a scelta dello studente sono riportati nel Manifesto degli Studi.
3.6 Il CdS non prevede propedeuticità obbligatorie che impediscano il passaggio ad anni successivi al primo.
3.7 La modalità di erogazione della didattica è convenzionale e non sono previste modalità di frequenza differenziate per studenti part-time e lavoratori.
3.8 I dati delle schede insegnamento sono inseriti ogni anno nell’apposita sezione del sistema informatico, interfaccia “Didattica erogata”.
3.9 La prova di verifica dell’apprendimento può essere orale e/o scritta secondo quanto dichiarato nella scheda dell’insegnamento.
3.10 La modalità di organizzazione degli eventuali recuperi degli obblighi formativi in ingresso è valutata annualmente dal Consiglio del CdS sulla base dei risultati delle prove di verifica delle conoscenze.
Art. 4. La prova finale
4.1 Il percorso didattico si conclude con la prova finale, che costituisce una importante occasione formativa individuale a completamento del percorso. Ad essa si accede in seguito all'adempimento di tutti gli obblighi didattici previsti dal Manifesto degli Studi. I 9 crediti attribuiti alla prova finale sono riportati nel Manifesto degli Studi.
4.2 La prova consiste in un elaborato scritto, relativo ad uno dei SSD costitutivi del Corso di Studio, mediante il quale lo studente dimostra il conseguimento dei risultati di apprendimento attesi, la capacità di applicare le conoscenze acquisite, il raggiungimento delle competenze previste dal percorso formativo.
4.3 L’elaborato presenta caratteristiche strutturali diverse in relazione al curriculum di afferenza dello studente, l’argomento è concordato con lo studente richiedente e assegnato dal relatore in totale autonomia.
4.4 L’elaborazione e l’organizzazione delle Sedute di Laurea sono in carico alla Segreteria didattica dipartimentale che costituisce le commissioni e stabilisce le date delle Sedute in collaborazione con il Presidente del CdS e in conformità con le indicazioni fornite dalla Facoltà.
Art. 5 Approvazione del Regolamento didattico del CdS
5.1 Il Regolamento didattico ed ogni sua eventuale modifica e/o integrazione sono approvati dal Consiglio del CdS a maggioranza relativa.
Il Corso di Laurea in Storia, Antropologia, Religioni, come la stessa titolatura dice, si caratterizza per l'intreccio inscindibile fra percorsi storici (nei quali rientra la storia delle religioni) e percorsi demoetnoantropologici. Fa parte infatti delle più recenti acquisizioni della ricerca in campo storico il dialogo fra materie storiche e demoetnoantropologiche. Ciò rappresenta la peculiarità e il valore del corso di laurea, il cui scopo è ottenere la massima omogeneità quanto a progetto culturale e didattico.
Detta massima omogeneità si attua ovviamente a livello di metodo, mentre a livello di tematiche si deve tenere conto che le materie umanistiche, e quelle storiche in massimo grado, visto che si sviluppano su un'amplissima diacronia, presentano una polifonia straordinaria e imprescindibile, a livello universitario. Tale premessa serve a chiarire che un corso di laurea triennale deve dare conto di detta omogeneità di metodo (che già prevede, come si è detto, l'intreccio fra visione storico critica e visione demeoetnoantropologica) e parimenti della pluralità di percorsi.
Gli obiettivi formativi del Corso di laurea in Storia, Antropologia, Religioni perseguono detta omogeneità attraverso gli imprescindibili quattro curricula che, all'interno del progetto culturale e formativo comune, permettono allo studente l'avvio alla particolare declinazione di competenze e di saperi, che costituisce la base dell'esercizio stesso del pensiero critico e delle conseguenti metodologie di apprendimento.
Per tali motivazioni scientifiche, i quattro curricula del CdL presentano un ampio spettro di discipline di base e caratterizzanti con un'apertura prospettica verso l'eventuale possibilità di ulteriore arricchimento dell'offerta formativa nel momento in cui si renda indispensabile adeguarsi alla richiesta di nuove competenze da parte del mondo del lavoro. La fluidità e il dinamismo tanto della elaborazione teorica delle indagini storiche, storico-religiose e antropologiche quanto delle metodologie applicate richiedono capacità di adattamento del percorso formativo e opportunità di espansione e di approfondimento dei molti Settori Scientifico-Disciplinari che contribuiscono a definire l'architettura culturale del CdL.
L'impostazione in curricula di conseguenza non disperde in alcun modo il substrato comune sotteso al progetto formativo del Corso, costituito non soltanto dalle discipline specifiche, ma anche da Settori letterari, geografici e filosofici che arricchiscono ulteriormente la base omogenea di saperi sui quali si sviluppa il CdL. Viene confermata la visione complessiva del Corso di Laurea che, anche per il secondo e il terzo anno, presenta insegnamenti comuni a due o più curricula in un contesto di continuo dialogo fra i percorsi. L'accertamento delle ulteriori conoscenze linguistiche, la frequenza di stages e tirocini, l'elaborazione e discussione della tesi finale concludono il percorso.
A partire dal secondo anno gli studenti hanno la possibilità di un soggiorno di studio presso altre università europee o extraeuropee nel quadro dei programmi della mobilità internazionale.
Anno per anno il RD definisce la percentuale di tempo da dedicare all'apprendimento attraverso la didattica convenzionale e quella da dedicare allo studio individuale.
I metodi di accertamento, declinati secondo i descrittori di Dublino, prevedono lo svolgimento delle prove di verifica dell'apprendimento orali e/o scritte e una prova finale consistente in un elaborato scritto secondo quanto previsto dal RD del CdS.