Programma
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Indicazioni di metodo per lo studio storico dell’architettura.
L’architettura del ‘400 in Italia. Umanesimo e Rinascimento, Vitruvio, il rilievo dei monumenti, la ripresa del linguaggio classico. Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti. I centri del Rinascimento e la diffusione del nuovo linguaggio: Roma, Firenze e la Toscana, Urbino, Venezia, Mantova, Milano, Napoli. Francesco di Giorgio trattatista e architetto. L’architettura del primo ‘500 in Italia. Bramante, Raffaello, Baldassarre Peruzzi, i Sangallo, Giulio Romano a Roma e a Mantova. Il nuovo S. Pietro, progetti e costruzione. Michelangelo: le opere fiorentine e le opere romane.
La Toscana dei Medici: Vasari, Ammannati, Buontalenti. L’architettura a Roma dopo Michelangelo. Il classicismo nell’ambiente veneto: Giovanni Maria Falconetto, Michele Sanmicheli, Jacopo Sansovino, Palladio. I trattati di Sebastiano Serlio, Vignola, Palladio. L’architettura del ‘600 in Italia. Carlo Maderno, Gian Lorenzo Bernini, Pietro da Cortona, Francesco Borromini. Evoluzione delle ricerche seicentesche fino alla metà del Settecento.
Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine dell’insegnamento lo studente avrà un quadro generale della storia dell’architettura dal 15° al 18° secolo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare di saper riconoscere gli edifici studiati durante il corso collocarli criticamente nel tempo e nello spazio.
Autonomia di giudizio
Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare la capacità di acquisire conoscenze ed esperienze, di valutarle e di rielaborarle ai fini della formazione di un giudizio autonomo e originale.
Il conseguimento di tali capacità di giudizio critiche e autonome sarà acquisito nel corso dei seminari.
Abilità comunicative
Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare, a fronte dell’acquisizione della capacità operativa rispetto alle conoscenze teorico-metodologiche, storico-critiche, proprie dell’insegnamento, di essere in grado di comunicarle, in modo efficace corretto dal punto di vista del lessico disciplinare specifico.
Il conseguimento di tali abilità sarà acquisito nel corso delle esercitazioni grafiche, dei test teorici e dei seminari.
Capacità di apprendimento
Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare una piena capacità di elaborazione autonoma delle conoscenze, che consenta di aggiornare e accrescere con continuità le proprie competenze nell’approccio allo studio della storia dell’architettura.
L’acquisizione di tali capacità avverrà nel corso delle lezioni e delle visite, delle esercitazioni grafiche, dei test teorici e dei seminari.
La verifica delle capacità avverrà, soprattutto, attraverso la prova di esame, strutturata in modo da evidenziare l’autonomia nell’organizzare il proprio apprendimento.
Prerequisiti
È necessario l’uso appropriato della lingua italiana (lettura, scrittura, esposizione orale, capacità di sintesi) nonché la conoscenza della storia e della geografia al fine di collocare nel tempo e nello spazio gli edifici e gli architetti oggetto del programma.
E' consigliata la conoscenza della storia dell'architettura antica e medioevale
Testi di riferimento
Il Quattrocento, a. c. F. P. Fiore, Milano 1998; Il primo Cinquecento, a c. di A. Bruschi, Milano 2002;
Il secondo Cinquecento, a c. di C. Conforti, R. Tuttle, Milano 2001;
Il Seicento, a c. di A. Scotti Tosini, Milano 2003;
Storia dell'architettura italiana. Il Settecento, a cura di G. Curcio, E. Kieven, Milano, Electa, 2000.
W. LOTZ, Architettura in Italia. 1500-1600, Milano 1997;
R. WITTKOWER, Arte e Architettura in Italia. 1600-1750, Torino 1972.
Modalità insegnamento
Le lezioni comprenderanno spiegazioni relative a tematiche generali ed esempi specifici di analisi di particolari movimenti, monumenti, protagonisti, al fine di insegnare il metodo analitico da applicare a tutti gli argomenti del programma. Per i soli studenti frequentanti saranno proposte alcune esercitazioni grafiche e teoriche per la valutazione in itinere della preparazione, nonché alcuni seminari, i cui esiti faranno media per il voto finale. Le lezioni in aula saranno alternate a visite di edifici, durante le quali gli studenti produrranno appunti grafici e schizzi di dettagli formali e tecnici.
Unità didattiche:
1) lezioni relative agli argomenti indicati nel programma, supportate da proiezioni di immagini e video;
2) laboratorio di analisi grafica da svolgersi in aula e durante visite guidate alle opere romane, attraverso cui si approfondiranno gli aspetti morfologici, tipologici e spaziali delle opere più significative dei diversi periodi storici esaminati. Schizzi e disegni saranno raccolti in un album e presentati al docente durante l'esame finale
3) seminari di lavoro in cui gli studenti, divisi in gruppi e seguiti dal docente, saranno invitati ad approfondire un singolo tema e a esporre in aula i risultati della ricerca alla fine di ogni seminario.
Frequenza
La frequenza del corso è caldamente raccomandata per approfittare dell’approccio metodologico nonché dei test e delle prove grafiche di valutazione "in itinere".
Modalità di esame
L'esame consiste in un colloquio individuale. Dopo la revisione degli elaborati prodotti durante il corso e l'esposizione di un argomento a scelta dello studente, si passerà alla verifica della preparazione relativa alle altre parti del programma, esaminando temi e problemi connessi nel tempo all'ideazione e alla realizzazione delle diverse soluzioni architettoniche, al loro uso e significato e all'identificazione di un preciso ambito storico entro cui collocare le caratteristiche formali ed espressive delle architetture studiate. È richiesta l'acquisizione di un quadro generale della materia che permetta di orientarsi nel tempo e nello spazio, riconoscendo i protagonisti, i movimenti e le opere indicati di seguito, essendo in grado di fornirne una lettura critica rispetto al contesto socio-culturale e di analizzarne le soluzioni spaziali e distributive e le caratteristiche materico-costruttive, anche grazie all'ausilio grafico.
Bibliografia
Teoria dell’architettura, 117 trattati dal Rinascimento a oggi, Köln 2003.
Les traités d'architecture de la Renaissance, a c. di J. Guillaume, Paris 1988.
A. BRUSCHI, Strutture, elementi e tipi edilizi, in Enciclopedia Universale dell'arte, vol. XIII, ad vocem.
E. FORSSMAN, Dorico, ionico, corinzio nell'architettura del Rinascimento, Bari 1988.
J. SUMMERSON, Il linguaggio classico dell'architettura, (The classical Language of Architecture, 1963), Torino 1970.
J. ONIANS, Bearers of Meaning. The Classical Orders in Antiquity, the Middle Ages, and the Reanaiissance, Princeton, New Jersey, 1988.
L'Emploi des Ordres dans l'Architecture de la Renaissance, Actes du Colloque tenu à Tours du 9 au 14 juin 1986, a c. di J. Guillaume, Paris 1992.
CH., THOENES, Sostegno e adornamento. Saggi sull'architettura del Rinascimento: disegni, ordini, magnificenza, Milano 1998.
A. BRUSCHI, L’antico, la tradizione, il moderno. Da Arnolfo a Peruzzi, saggi sull’architettura del Rinascimento, Milano 2004.
. DAVIES, D. HEMSOLL, Michele Sanmicheli, Milano 2004.
Palladio. 1508-1580. Il simposio del cinquecentenario, Venezia 2008.
J.S. ACKERMAN, Palladio, Torino 1966.
Roma. Le trasformazioni urbane nel Cinquecento. I. Topografia e urbanistica da Giulio II a Clemente VIII, a cura di G. Simoncini, Firenze 2008.
Roma. Le trasformazioni urbane nel Cinquecento. II. Dalla città al territorio, a cura di G. Simoncini, Firenze 2011.
S. FROMMEL, Sebastiano Serlio architetto, Milano 1998.
Francesco Primaticcio architetto, a cura di S. Frommel, F. Bardati, Milano 2005.
Jacopo Barozzi da Vignola a cura di R.J.Tuttle, B. Adorni, C.L. Frommel, C. Thoenes, Milano 2002.
S. SERLIO, L’Architettura: i libri I - VII e Extraordinario nelle prime edizioni, a cura di F.P. Fiore, Milano 2001.
S. SERLIO, Architettura civile. Libri sesto, settimo e ottavo nei manoscritti di Monaco e Vienna, a cura di F.P. Fiore, Milano 1994.
P. DAVIES, D. HEMSOLL, Michele Sanmicheli, Milano 2004.
Palladio. 1508-1580. Il simposio del cinquecentenario, Venezia 2008.
J.S. ACKERMAN, Palladio, Torino 1966.
Roma. Le trasformazioni urbane nel Cinquecento. I. Topografia e urbanistica da Giulio II a Clemente VIII, a cura di G. Simoncini, Firenze 2008.
Roma. Le trasformazioni urbane nel Cinquecento. II. Dalla città al territorio, a cura di G. Simoncini, Firenze 2011.
S. FROMMEL, Sebastiano Serlio architetto, Milano 1998.
Francesco Primaticcio architetto, a cura di S. Frommel, F. Bardati, Milano 2005.
Jacopo Barozzi da Vignola a cura di R.J.Tuttle, B. Adorni, C.L. Frommel, C. Thoenes, Milano 2002.
S. SERLIO, L’Architettura: i libri I - VII e Extraordinario nelle prime edizioni, a cura di F.P. Fiore, Milano 2001.
S. SERLIO, Architettura civile. Libri sesto, settimo e ottavo nei manoscritti di Monaco e Vienna, a cura di F.P. Fiore, Milano 1994.
17th-18th CENTURIES:
R. KRAUTHEIMER, Roma di Alessandro VII, 1655-1667, ed. it. Roma 1987.
P. PORTOGHESI, Roma Barocca, Bari 1973.
Roma barocca. Bernini, Borromini, Pietro da Cortona, a cura di M. Fagiolo, P. Portoghesi, Milano 2006.
T. MANFREDI, La costruzione dell'architetto: Maderno, Borromini, i Fontana e la formazione degli architetti ticinesi a Roma, Roma 2008.
MAURIZIO e MARCELLO FAGIOLO DELL'ARCO, Bernini, una introduzione al gran teatro del barocco, Roma 1967.
P. PORTOGHESI, Borromini, Milano 1967
J. CONNORS, Borromini e l'Oratorio romano, Torino, Einaudi 1989.
BRUSCHI, Borromini: manierismo spaziale oltre il barocco, Bari 1978
Il giovane Borromini. Dagli esordi a San Carlo alle Quattro Fontane, a cura di M. Kahn-Rossi, M. Franciolli, Milano 1999.
Francesco Borromini, atti del convegno internazionale Roma 13 - 15 gennaio 2000, a cura di C. L. Frommel, E. Sladek, Milano 2000.
Borromini e l’universo barocco, a cura di R. Bösel, C.L. Frommel, Milano 2000.
La "Fabrica" di San Carlino alle Quattro Fontane: gli anni del restauro, Bollettino d’Arte, numero speciale 2007.
Pietro da Cortona, Atti del convegno internazionale Roma-Firenze 12-15 novembre 1997, a cura di C. L. Frommel, S, Schütze, Milano 1998.
A. CERUTTI FUSCO, M. VILLANI, Pietro da Cortona architetto, Roma 2002.
Pietro da Cortona: piccole e grandi architetture. Modelli, rilievi, celebrazioni, a cura di S. Benedetti, A. Roca De Amicis, Roma 2006.
A. HOPKINS, Baldassarre Longhena architetto, Milano, Electa, 2006.
R. WITTKOWER, Palladio e il palladianesimo, Torino 1984 e successive edizioni.
Modalità di erogazione
Le lezioni comprenderanno spiegazioni relative a tematiche generali ed esempi specifici di analisi di particolari movimenti, monumenti, protagonisti, al fine di insegnare il metodo analitico da applicare a tutti gli argomenti del programma. Per i soli studenti frequentanti saranno proposte alcune esercitazioni grafiche e teoriche per la valutazione in itinere della preparazione, nonché alcuni seminari, i cui esiti faranno media per il voto finale. Le lezioni in aula saranno alternate a visite di edifici, durante le quali gli studenti produrranno appunti grafici e schizzi di dettagli formali e tecnici.
Unità didattiche:
1) lezioni relative agli argomenti indicati nel programma, supportate da proiezioni di immagini e video;
2) laboratorio di analisi grafica da svolgersi in aula e durante visite guidate alle opere romane, attraverso cui si approfondiranno gli aspetti morfologici, tipologici e spaziali delle opere più significative dei diversi periodi storici esaminati. Schizzi e disegni saranno raccolti in un album e presentati al docente durante l'esame finale
3) seminari di lavoro in cui gli studenti, divisi in gruppi e seguiti dal docente, saranno invitati ad approfondire un singolo tema e a esporre in aula i risultati della ricerca alla fine di ogni seminario.