MEDICINA INTERNA
Obiettivi formativi
1) Acquisire le conoscenze fondamentali per la definizione e classificazione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari su base ischemica. 2) Essere in grado di identificare e trattare in modo appropriato il rischio cardiovascolare individuale in pazienti in prevenzione primaria e secondaria. 3) Essere in grado di formulare la diagnosi differenziale delle principali alterazioni del metabolismo lipidico associate ad un aumentato rischio cardiovascolare. 4) Acquisire elementi di farmacologia clinica per il trattamento del rischio cardiovascolare. Alla fine del corso lo studente deve avere imparato a formulare il ragionamento clinico che porta dal singolo paziente alla diagnosi, prognosi e terapia della patologia che ha colpito il singolo paziente. Questo vuole che il ragionamento sia improntato sul singolo paziente e non sulla nosografia di una data malattia, in quanto la patologia del paziente è unica e individuale. Il ragionamento clinico può essere sviluppato attraverso un procedimento induttivo o un procedimento ipotetico-deduttivo. Durante il corso delle lezioni sono stati illustrati diversi casi clinici che suffragavano il procedimento ipotetico deduttivo come quello più vantaggioso per arrivare alla diagnosi e alla conseguente terapia. Infatti, il metodo induttivo, poichè non seleziona ipotesi e pone sullo stesso piano sintomi e segni, si configura con indagini multiple, “unbiased” che rendono molto più complicato il raggiungimento di una diagnosi. Al contrario, il procedimento ipotetico deduttivo pone il medico a formulare una o più ipotesi sulla scorta del sintomo/i che ritiene più rilevante/i (sintomo/i guida). Tale/i sintomo/i guida diventano targets di indagini diagnostiche e di collegamenti con gli altri sintomi meno rilevanti che il paziente presenterà, attraverso la ragione, la dottrina e l’esperienza. In sintesi, il procedimento ipotetico deduttivo si configura attraverso un’indagine step-by step: a) Identificazione del problema; b) Comportamento finalizzato; c) Riconoscimento di una gerarchia dei dati desumibili dall’esame clinico; d) Verifica continua delle ipotesi formulate; e) Consapevolezza della possibilità di errori di riconoscimento e di attribuzione. Approfondire lo studio delle ipertensioni secondarie con l’obiettivo di imparare ed interpretare i segni clinici e laboratoristici per una diagnosi precoce nei pazienti con ipertensione arteriosa. Definire le forme più frequenti di ipertensione secondaria attraverso algoritmi diagnostici e terapeutici
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Prerequisiti
Testi di riferimento
Modalità insegnamento
Frequenza
Modalità di esame
Modalità di erogazione
- Anno accademico2025/2026
- CorsoMedicina e chirurgia "A" (abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo) - Roma Azienda Policlinico Umberto I
- CurriculumCurriculum unico
- Anno6º anno
- Semestre1º semestre
- SSDMED/09
- CFU3