Organizzazione e contatti

Presidente del Corso di studio - Presidente del Consiglio di area didattica

Marco Gambardella

Docenti di riferimento

ENRICO ELIO DEL PRATO
FRANCO VALLOCCHIA
OLIVIERO DILIBERTO
ANTONIO SACCOCCIO
LUISA AVITABILE
CORRADO ANDINI
GAETANO AZZARITI
FRANCESCO BILANCIA
INES CIOLLI
ELEONORA RINALDI
VINCENZO CANNIZZARO
ROBERTO CISOTTA
GIULIANA SCOGNAMIGLIO
VINCENZO MELI
MARIA ALESSANDRA ANTONELLI
ANDREA LONGO
ELISA OLIVITO
MARILENA FILIPPELLI
FABRIZIO CRISCUOLO
SAVERIO RUPERTO
MARIA ZINNO
ANTONIA FIORI
ALESSANDRA GIANELLI
MARCO GAMBARDELLA
MASSIMO DONINI
MARCELLO CLARICH
LAURA MOSCATI
PAOLA COCO
MARIA FEDERICA CARRIERO
PASQUALE BRONZO
FRANCESCO CAPRIOLI
ROBERTA TISCINI
CLAUDIO CONSOLO
BEATRICE SERRA
PIETRO BORIA
ALESSANDRO ZAMPONE
MARIA AMBROSIO
DARIO MARTIRE
FRANCESCA MACINO
DOMENICO DURSI
ALESSANDRO SOMMA
ALESSANDRA DI MARTINO
ELVIRA NADIA LA ROCCA
PAOLO GAGGERO
MARIA CHIARA ROMANO
LUCIA GRAZIANO
MAURA GARCEA
ANTONIO CAPIZZI
MARIA ALESSANDRA LIVI
FRANCESCO SAITTO
ROBERTA PELEGGI
MARIA TERESA TRAPASSO
ANGELO QUARTO
ANGELO LALLI
FRANCESCA LAURA SIGISMONDI
PASQUALE BARTOLO
ANDREA CARBONE
VALENTINA BERTOLDI
VITTORIO VIOLANTE
ANDREA PIACENTINI VERNATA
CARLO FERRUCCIO FERRAJOLI
ROBERTO BORGOGNO
ALFREDO MOLITERNI
ANTONIO ANGELOSANTO

Rappresentanze studentesche

Gianluca Bellumori
Stefano Colaci
Raffaele D'Alfonso del Sordo
Simone Domenico Flavio D'Angelo
Fausto Desiderio
Marilisa Dipierro
Luca Di Martino
Carmelo Lazzara
Luca Orlandella
Daniela Palamides
Asia Placidi
Anna Pugliese
Riccardo Rosa
Francesco Gerardo Simone
Riccardo Teso
Isabella Tokos
Elia Vannelli

Tutor del corso

INES CIOLLI
ELEONORA RINALDI
MARIA ALESSANDRA ANTONELLI
MARILENA FILIPPELLI
MARIA ZINNO
ANTONIA FIORI
FRANCESCA LAURA SIGISMONDI
ALFREDO MOLITERNI
PAOLA COCO
PASQUALE BRONZO
ANDREA CARBONE
FRANCESCA MACINO
MAURA GARCEA
LUCIA GRAZIANO
ANTONIO CAPIZZI
MARIA ALESSANDRA LIVI
FEDERICO ROGGERO
FABIO FRANCESCHI

Manager didattico

Sabrina Ozzella

Regolamenti

Regolamento del corso

Il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza (LMG-01) persegue l’obiettivo di assicurare una formazione di livello superiore nel campo del diritto, tanto sul piano interno, quanto su quello internazionale e comparato. A tal fine, il corso di laurea unisce all’approfondimento delle basi culturali della scienza del diritto (storiche, filosofiche, politologiche), l’acquisizione degli elementi di conoscenza di natura economica e istituzionale necessari per la migliore comprensione degli istituti del diritto positivo nella loro consistenza teorico-pratica; nonché la conoscenza delle tecniche esegetiche e di argomentazione giuridica, delle capacità di elaborazione dei dati dell’esperienza, richieste per lo sbocco nel mondo del lavoro, nei vari settori verso cui la formazione si proietta, specificati. L’offerta formativa è articolata anche nella ripartizione degli insegnamenti a scelta in prospettiva professionalizzante, liberamente sceglibili dallo/dalla studente/studentessa secondo i propri interessi.

È previsto che alla conclusione del corso i/le discenti abbiano padronanza dell’uso degli strumenti culturali e metodologici che permettono un’adeguata impostazione di questioni giuridiche, generali e specialistiche, di casi e fattispecie, sia nella loro funzionalità linguistica, sia nella gestione del testo scritto.
La formazione culturale del/della giurista proposta dal Corso di laurea si orienta verso gli sbocchi lavorativi tradizionali delle professioni legali (magistratura, avvocatura e notariato). Essa è indirizzata anche alle ulteriori e molteplici prospettive lavorative aperte dal contesto socio-economico nazionale e internazionale. Il titolo conseguito consente l’accesso ai vari settori delle pubbliche amministrazioni, alle imprese private, alle organizzazioni sindacali, alle istituzioni nazionali e internazionali, alle organizzazioni del terzo settore, nonché a master e corsi di secondo livello, a dottorati di ricerca e ad altri sbocchi e servizi del mondo accademico.
L’esperienza applicativa e professionalizzante è assicurata dal Corso di laurea anche anticipatamente rispetto al conseguimento del titolo attraverso lo svolgimento di stage e tirocini formativi presso strutture ed enti convenzionati, corsi di clinica legale, semestri di pratica professionale anticipata.

REGOLAMENTO DIDATTICO
Articolo 1 - Obiettivi formativi specifici.
Il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza (LMG-01) persegue l’obiettivo di assicurare una formazione di livello superiore nel campo del diritto, tanto sul piano interno, quanto su quello internazionale e comparato. A tal fine, il corso di laurea unisce all’approfondimento delle basi culturali della scienza del diritto (storiche, filosofiche, politologiche), l’acquisizione degli elementi di conoscenza di natura economica e istituzionale necessari per la migliore comprensione degli istituti del diritto positivo nella loro consistenza teorico-pratica; nonché la conoscenza delle tecniche esegetiche e di argomentazione giuridica, delle capacità di elaborazione dei dati dell’esperienza, richieste per lo sbocco nel mondo del lavoro, nei vari settori verso cui la formazione si proietta, specificati all’art. 2.

È previsto che alla conclusione del corso i discenti abbiano padronanza dell’uso degli strumenti culturali e metodologici che permettono un’adeguata impostazione di questioni giuridiche, generali e specialistiche, di casi e fattispecie, sia nella loro funzionalità linguistica, sia nella gestione del testo scritto.

Articolo 2 - Prospettive professionali e sbocchi occupazionali.
La formazione culturale del giurista proposta dal Corso di laurea si orienta verso gli sbocchi lavorativi tradizionali delle professioni legali (magistratura, avvocatura e notariato). Essa è indirizzata anche alle ulteriori e molteplici prospettive lavorative aperte dal contesto socio-economico nazionale e internazionale. Il titolo conseguito consente l’accesso ai vari settori delle pubbliche amministrazioni, alle imprese private, alle organizzazioni sindacali, alle istituzioni nazionali e internazionali, alle organizzazioni del terzo settore, nonché a master e corsi di secondo livello, a dottorati di ricerca e ad altri sbocchi e servizi del mondo accademico.

L’esperienza applicativa e professionalizzante è assicurata dal Corso di laurea anche anticipatamente rispetto al conseguimento del titolo attraverso la possibilità di svolgere – negli ultimi anni del percorso - stage e tirocini formativi presso strutture ed enti convenzionati, corsi di clinica legale, semestri di pratica professionale anticipata.

Articolo 3 - Durata del corso.

Il Corso di laurea ha una durata ordinaria di cinque anni e prevede l’acquisizione di un numero minimo di almeno 300 crediti formativi universitari (CFU), secondo la distribuzione e le opzioni selettive di cui al Manifesto degli studi, come annualmente disciplinato e pubblicato sul sito del Corso e della Facoltà, che si considera parte integrante del presente Regolamento.

Articolo 4 – Insegnamenti fondamentali e a scelta.
Il Corso di laurea si articola in insegnamenti fondamentali, volti ad assicurare la formazione di base del giurista, obbligatori in relazione alle rispettive annualità, nonché in insegnamenti a scelta, volti ad assicurare una più specialistica formazione giuridico-economica, sostenibili a partire dal secondo anno di corso e nel rispetto delle relative propedeuticità.
L’elenco di tutti gli insegnamenti e le relative propedeuticità sono annualmente riportati nel Manifesto degli studi del Corso di laurea, che si considera parte integrante del presente regolamento.

Articolo 5 – Ambiti professionalizzanti.
L’offerta formativa è articolata, anche nella ripartizione degli insegnamenti a scelta, per “ambiti” omogenei in prospettiva professionalizzante. La ripartizione per “ambiti” delle materie volte a fornire una maggiore “specializzazione” guida il discente nelle scelte di orientamento per l’indirizzo lavorativo.

La scelta di ciascun “ambito” è facoltativa e può essere liberamente modulata dallo accedendo alla “finestra libera”, opzione in base alla quale è possibile selezionare gli insegnamenti senza alcun vincolo dovuto alle prospettive professionalizzanti delle materie (ed individuando perciò insegnamenti appartenenti pure ad ambiti tra loro diversi).

Articolo 6 – Requisiti di ammissione.

Per essere ammessi al Corso di Laurea magistrale in Giurisprudenza occorre aver conseguito un diploma di scuola secondaria superiore quinquennale o altro titolo di studio estero riconosciuto idoneo.

Sono richiesti buona cultura generale, conoscenze storiche, capacità critiche di analisi e di sintesi, logico-deduttiva, attitudine alla comprensione dei testi, adeguata proprietà espositiva. Tali requisiti sono oggetto di verifica attraverso il test previsto all’articolo 7. Ove l’ammissione avvenga con debito formativo sulle conoscenze di base (OFA), il candidato recupera gli obblighi formativi aggiuntivi partecipando a un corso di cultura generale da svolgere in date e orari tempestivamente comunicati e pubblicati sul sito del Corso di studi e sul sito di Facoltà. Gli obblighi formativi aggiuntivi si assolvono con il superamento di una apposita prova.

Articolo 7 – Orientamento in ingresso e in itinere.

L’accesso al Corso di laurea non è a numero chiuso; tuttavia, l’immatricolazione è preceduta da una prova di ingresso, volta a verificare le conoscenze di base dello studente. Essa consiste in un test avente ad oggetto domande su argomenti di cultura generale, cui rispondere entro un tempo predeterminato. Coloro che non rispondono correttamente ad un numero minimo di domande maturano un debito formativo, ma possono recuperare i crediti non conseguiti attraverso l’assolvimento di un obbligo formativo aggiuntivo (OFA), articolato in modalità deliberate dagli organi competenti della Facoltà e nel rispetto di quanto previsto all’articolo 6. Le modalità specifiche del test di ingresso e dell’assolvimento agli OFA sono determinate con delibera della Giunta di Facoltà.

Il Corso, compatibilmente con le risorse di personale docente disponibile, sostiene e promuove qualunque iniziativa di ausilio nello studio, sia nelle forme deliberate dai docenti con riferimento ai propri insegnamenti, sia con iniziative generali riguardanti l’intera offerta formativa.

Particolare attenzione è dedicata ai servizi di tutorato, per garantire una rete di assistenza agli studenti durante l’intero percorso di studio. Organizzazione e modalità di tali servizi sono deliberate, d’intesa, dal Consiglio di corso di studi e dalla Facoltà.

Il Corso di studi promuove e sostiene iniziative specifiche a favore di studenti in situazioni particolari (lavoratori, con figli minori, portatori di disabilità, fuori sede), anche attraverso l’organizzazione di corsi paralleli agli insegnamenti fondamentali, con programmi e orari di lezione agevolati. Tali iniziative sono determinate, d’intesa, dal Consiglio di corso di studi e dalla Facoltà.

Articolo 8 – Modalità di conseguimento del titolo.

Il Corso di laurea si articola in prove di verifica dell’apprendimento (esami), secondo le modalità meglio specificate all’articolo 8.

Il titolo è conseguito in seguito al positivo svolgimento della prova finale prevista dall’articolo 9.

Articolo 9 – Prove di esame.
Le prove di verifica dell’apprendimento (esami) si svolgono in forma orale, scritta, oppure orale e scritta, a discrezione del docente, nel rispetto della vigente normativa primaria e secondaria. Le modalità di svolgimento delle prove sono indicate, prima dell’inizio di ogni anno accademico, nelle singole schede di insegnamento.

La durata delle sessioni di esame e il numero degli appelli consentiti sono stabiliti annualmente, su proposta del Consiglio del corso di studi, con delibera dei competenti organi di Facoltà e sono inseriti nella programmazione didattica.

Sono previsti appelli ordinari e appelli straordinari (riservati a particolari tipologie di studenti, quali: laureandi, fuori corso, iscritti a corsi tutoring o di recupero, studenti disabili), secondo quanto stabilito dal Regolamento di Facoltà e dalla Carta dello studente di Ateneo.
Le date degli esami non possono essere anticipate rispetto alle indicazioni contenute nel calendario generale degli esami. Esse possono essere posticipate solo per giustificati motivi, previa apposita e tempestiva comunicazione alla segreteria della Presidenza e pubblicazione dei relativi avvisi sul sito del Corso di studi e sul sito di Facoltà, nonché con ogni opportuna forma di comunicazione con gli studenti.

Le prove sono pubbliche ed è pubblica la comunicazione del voto finale.

Articolo 10 - Prova finale.
La prova finale si svolge nella forma della discussione, dinanzi a una commissione nominata dal Preside della Facoltà, di una tesi elaborata in forma scritta e redatta sotto la guida di un relatore, al quale si aggiunge un correlatore. L’elaborato deve approfondire specifici temi affrontati durante il percorso formativo e dare prova dell’acquisita maturità dello studente, sia sui singoli temi, sia nella gestione della materia giuridica in generale. La dissertazione orale deve poi confermare
l’acquisita maturità sotto il profilo dell’uso del linguaggio tecnico-giuridico, della capacità critica e di apertura al dibattito. La votazione è espressa in base centodieci, con possibilità di attribuzione della lode. E’ nella facoltà del Corso di studi valutare, e conseguentemente proporre ai competenti organi della Facoltà, l’attribuzione di punti aggiuntivi a quelli corrispondenti alla media esami, in riferimento a meriti particolari da riconoscere allo studente in relazione alla sua carriera (come, a titolo meramente esemplificativo, la laurea in corso o le esperienze di studio all’estero).

Articolo 11 – Modalità di svolgimento dei corsi.

Le attività relative ai singoli insegnamenti si svolgono con le modalità della didattica frontale. Ciascun docente può articolare l’offerta didattica del proprio corso con modalità ulteriori, attraverso seminari, esperienze formative esterne al Corso, incontri di studio, tecniche di clinica legale e attività similari. Allo scopo di agevolare lo studente nel percorso formativo, le attività didattiche sono integrate con servizi di tutorato gestiti dallo stesso docente o dai suoi collaboratori.
La struttura e l’articolazione di ogni insegnamento, i programmi, gli obiettivi e i risultati di apprendimento, nonché ogni altra informazione utile agli studenti, sono specificati nelle schede di insegnamento annualmente pubblicate sul sito del Corso di studio e sul sito di Facoltà.

Articolo 12 – Durata dei corsi e programmazione didattica.

La durata di tutti i corsi è semestrale e corrisponde a un numero minimo di 9 CFU (fatta eccezione per l’idoneità di lingua).

Le attività didattiche si svolgono secondo il calendario della programmazione didattica annualmente proposto dal Consiglio di corso di studi e approvato dai competenti organi della Facoltà.

Articolo 13 – Internazionalizzazione.
Il Corso di laurea dedica particolare attenzione al profilo dell’internazionalizzazione, grazie alle numerose relazioni – in forma di convenzioni o accordi – che la Facoltà intrattiene con importanti Atenei stranieri, a livello europeo e internazionale, enti e istituzioni estere.

Durante il corso di studi è consentito accedere al progetto Erasmus plus, trascorrere un semestre di studio o partecipare ad una esperienza di elaborazione della tesi di laurea all’estero,

conseguire un doppio o triplo titolo di studio, riconosciuto, sia in Italia, sia in altri paesi stranieri.
Sono vigenti accordi di scambio con le più prestigiose università statunitensi (Columbia Law School; Suffolk University Law School – Boston; University of Missouri – Kansas City). E’ possibile
conseguire il doppio titolo italo-francese (Doppia Laurea Magistrale in diritto italiano e francese presso l’Università Panthéon-Assas - Paris II), o quello multiplo della European Law School (percorso di formazione a cui aderiscono la Humboldt Universität zu Berlin, l’ Université Panthéon-Assas - Paris II, il King’s College of London, la Sapienza e l’Universiteit von Amsterdam), con il conseguimento, oltreché dei tre diplomi, di quello di Juriste européen. L’elencazione è da ritenersi meramente esemplificativa e suscettibile di mutamento per ogni anno accademico, in considerazione degli accordi in corso di sottoscrizione, della fitta rete di rapporti tra la Facoltà e plurime altre Università straniere.

Articolo 14 – Trasferimenti da altra Università.

Sono consentiti trasferimenti da altro Ateneo di studenti iscritti al medesimo Corso di laurea o provenienti da altro Corso, nonché trasferimenti interni alla Sapienza di studenti iscritti a Corsi di laurea diversi dalla LMG-01. Il trasferimento e il riconoscimento dei CFU altrove maturati è subordinato ad una valutazione conforme ai criteri e ai limiti stabiliti nel Regolamento didattico della Facoltà di Giurisprudenza.