DIRITTO MUSULMANO E DEI PAESI ISLAMICI

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito del Diritto musulmano e dei Paesi islamici, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, sviluppando così le competenze necessarie per l'eventuale proseguimento degli studi.

Canale 1
FRANCESCO ZAPPA Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il corso introdurrà allo studio scientifico del Diritto musulmano classico e delle sue rielaborazioni moderne e contemporanee. Un primo ciclo di lezioni sarà dedicato alla teoria e alla metodologia del diritto islamico classico. Successivamente ci si focalizzerà sulle concrete modalità di funzionamento di tale sistema giuridico, con particolare riguardo alle scuole giuridiche classiche di ambito sunnita, sciita e kharigita, nonché al ruolo delle figure del giureconsulto (muftī) e del giudice (qādī). Si passeranno poi in rassegna alcuni ambiti del diritto, in particolare il diritto di famiglia, quello penale e quello relativo alle transazioni finanziarie. Seguirà un ciclo di lezioni dedicato allo sviluppo storico del diritto, con particolare riferimento ai cambiamenti intervenuti in seguito all’impatto coloniale e alla decolonizzazione, con la conseguente secolarizzazione di ampi settori del diritto nella maggior parte dei Paesi di tradizione islamica, seguita dalla tendenza a una progressiva reintroduzione di forme codificate di diritto islamico all’interno di sistemi ibridi. Tra metà novembre e metà dicembre, inoltre, il corso ospiterà due cicli seminariali monografici tenuti dalla Prof. Serena Tolino, Professoressa Associata presso l’Università di Berna (Svizzera) e visiting professor presso il Dipartimento ISO. Il primo dei due cicli si focalizzerà sul tema della schiavitù nel diritto islamico premoderno. Il secondo ciclo seminariale affronterà il tema “Genere e sessualità nel diritto musulmano e dei paesi islamici”.
Prerequisiti
Pur non essendo prevista una vera e propria propedeuticità, il corso fa riferimento ad alcune conoscenze storiche e geografiche trasmesse nei corsi di “Storia della civiltà islamica” e di “Islamistica” impartiti nei primi due anni dei curricula di arabo e di persiano. Chi non avesse frequentato tali corsi o sostenuto i relativi esami (in particolare se iscritto ad altri curricula o altri corsi di laurea) farà bene a segnalarlo al docente, che potrà fornirgli opportuni suggerimenti. Un'agile lettura consigliata è ad esempio Adam J. Silverstein, Breve storia dell'islam, Roma, Carocci, 2013, capp. 1 ("La storia"), 2 ("Popoli e culture"); Roberto Tottoli, Introduzione all’Islam, Roma, IPOCAN, 2018.
Testi di riferimento
Per gli studenti frequentanti: - Appunti delle lezioni (presi dallo studente). Chi perdesse qualche lezione avrà cura di procurarsi i relativi appunti presso i colleghi. Chi ne perdesse più di un terzo farà meglio a seguire i suggerimenti per i non frequentanti. - Knut S. Vikør, Between God and the Sultan: A history of Islamic law, London, Hurst, 2005 - Ulteriori testi e supporti didattici (in particolare quelli relativi ai cicli seminariali tenuti dalla visiting professor) verranno forniti durante il corso e resi disponibili gratuitamente tramite la piattaforma e-learning, nel rispetto delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Per accedere alla pagina e-learning del corso, si prega di far riferimento al seguente link https://elearning.uniroma1.it/course/view.php?id=20312 La chiave d'accesso sarà fornita dal docente a lezione (gli studenti non frequentanti potranno richiedergliela via e-mail). Agli studenti non frequentanti si consiglia di far riferimento anche al volume di Wael B. Hallaq Introduzione al diritto islamico, Bologna, Il Mulino, 2013. Si tratta di una lettura facoltativa, che tuttavia potrà aiutare gli studenti a chiarire alcuni aspetti del manuale di Vikør, e sarà dunque particolarmente utile a coloro che non avranno potuto beneficiare delle spiegazioni fornite a lezione.
Frequenza
La frequenza, pur non essendo obbligatoria, è raccomandata, ed è utile prendere appunti a lezione. Chi perdesse qualche lezione avrà cura di procurarsi i relativi appunti presso i colleghi. Chi ne perdesse più di un terzo farà meglio a seguire i consigli per i non frequentanti.
Modalità di esame
Ogni studente sarà valutato mediante un colloquio orale della durata, variabile, di circa 30 minuti, mirante alla verifica del suo possesso delle conoscenze, delle competenze e delle capacità indicate come obiettivi formativi del corso (v. sopra, sezione "Obiettivi formativi"). Le domande che gli verranno poste potranno coprire l’intero programma d’esame e saranno un invito a riflettere sui suoi contenuti e a discuterne col docente, non a ripetere pedissequamente il contenuto di singole lezioni. Non potrà ottenere la sufficienza (18/30) chi non dimostrerà di aver assimilato almeno le nozioni essenziali del corso e non riuscirà ad esprimerle con un minimo di proprietà di linguaggio e capacità di messa a distanza. Per ottenere il massimo dei voti (30/30 e l’eventuale lode) occorre invece dimostrare una conoscenza eccellente degli argomenti trattati durante il corso (nei limiti dell’insegnamento impartito), una capacità di collegamento e di riflessione critica su di essi, un’ottima proprietà di linguaggio e una sicura padronanza della terminologia tecnica appresa. Lo studente dovrà inoltre dimostrare di saper guardare al fenomeno religioso, e alle sue declinazioni giuridiche, mettendolo in prospettiva storica e facendo il più possibile astrazione da giudizi di valore di qualunque segno e partiti presi di natura ideologica. La lode è intesa come un riconoscimento di una rielaborazione personale di quanto assimilato. I voti intermedi corrispondono ad altrettante gradazioni nell’acquisizione delle conoscenze e delle capacità indicate come obiettivi formativi del corso.
Bibliografia
Ulteriori percorsi di lettura per chi vuole approfondire saranno suggeriti via via durante il corso. Per chi volesse approfondire la parte contemporanea, si consiglia in particolare Valentina M. Donini, Deborah Scolart, La sharì’a e il mondo contemporaneo: Sistemi giuridici dei paesi islamici, Roma, Carocci, 2020.
Modalità di erogazione
Dato il numero elevato di studenti e la scarsità del tempo a disposizione in rapporto alla vastità del programma da trattare, la didattica consisterà prevalentemente in lezioni frontali. Non mancheranno tuttavia (fin dalla prima lezione) momenti in cui la classe sarà sollecitata a interagire col docente tramite brainstorming (prima di introdurre nuovi concetti) o verifiche collettive informali, e non sottoposte a valutazione, della comprensione di alcuni concetti chiave illustrati nelle lezioni precedenti. Gli studenti saranno inoltre costantemente incoraggiati a intervenire con domande e osservazioni.
  • Codice insegnamento10606622
  • Anno accademico2025/2026
  • CorsoLingue e civiltà orientali
  • CurriculumLingua araba
  • Anno3º anno
  • Durata12 mesi
  • SSDL-OR/10
  • CFU6