SOCIOLOGIA GENERALE

Obiettivi formativi

In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).

Canale 1
LORENZO SABETTA Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
Il corso si propone di esaminare i fondamenti della sociologia come disciplina scientifica peculiare, analizzando alcuni testi seminali e offrendo un'ampia panoramica sulla storia del pensiero sociologico. L'oggetto stesso della sociologia è multiforme, i suoi metodi e il suo ambito controversi: simile a un arcipelago, a un polipo o a un caleidoscopio, non ha un paradigma egemone (circostanza che può essere interpretata positivamente). In quest'ottica, l'assunto è che "la sociologia è ciò che fanno i sociologi" e, ancor prima, ciò che importanti sociologi del passato (più o meno recente) hanno fatto. Così, verrà illustrata, discussa e sviscerata una selezione di fonti primarie fra i lavori che hanno dato forma alla sociologia. Benché sarà possibile svolgere solo una parziale carrellata sulla ricchissima storia della disciplina, si prenderanno in considerazione approcci e tradizioni differenti. Il corso ha carattere introduttivo e d'ampio respiro, spaziando da Durkheim a Zerubavel, da Merton a Garfinkel. Distinguendo fra sociologia classica e contemporanea, il programma è costituito di conseguenza - partendo, com'è ovvio, da autori classici, muovendo poi ai più recenti.
Prerequisiti
Non sono richiesti prerequisiti specifici.
Testi di riferimento
(-) Émile Durkheim (1895) "Che cos'è un fatto sociale", in Le regole del metodo sociologico. Torino, Einaudi, 2008 (solo pp. 25-33). (-) Max Weber (1919) "La politica come professione", in La scienza come professione - La politica come professione. Torino: Einaudi (solo pp. 100-121). (-) Georg Simmel (1903) La metropoli e la vita dello spirito. Roma: Armando, 2010 (solo pp. 35-57). (-) Robert K. Merton (1949/1968) "La profezia che si autoadempie", in Teoria e Struttura Sociale, Vol. II. Bologna, Il Mulino, 1971 (solo pp. 765-789). (-) Harold Garfinkel (1967) "Che cos'è l'etnometodologia", in Etnometodologia. Bologna: Il Mulino, 1983 (solo pp. 55-87). (-) Erving Goffman (1969) "Giochi d'espressione: analisi dei dubbi al gioco", in L'interazione strategica. Bologna: Il Mulino, 1988 (solo pp. 9-61). (-) Pierre Bourdieu (1997) "L'essere sociale, il tempo e il senso dell'esistenza", in Meditazioni Pascaliane. Milano: Feltrinelli, 1998 (solo pp. 217-257). (-) Eviatar Zerubavel (1981) "Regolarità temporale", in Ritmi Nascosti: Orari e calendari nella vita sociale. Bologna: Il Mulino, 1995 (solo il primo capitolo) (-) Wayne Brekhus (1998) Sociologia dell'inavvertito. Roma: Castelvecchi, 2018 (solo pp. 31-67). Il corso non prevede un manuale di riferimento. Questo, al fine di consentire un contatto immediato con la letteratura primaria, leggendo direttamente gli autori sotto analisi. In quest'ottica, la frequenza (sebbene non obbligatoria) è raccomandata perché consente di "unire i puntini", fare connessioni, acquisire un quadro generale, sviluppare opinioni personali. NB: Benché il programma d'esame possa sembrare cospicuo, il totale delle pagine da studiare è circa 250. Tutti i PDF dei saggi/testi sopraelencati verranno messi a disposizione della classe dal docente.
Frequenza
La frequenza, benché non obbligatoria, è caldamente raccomandata.
Modalità di esame
Per i frequentanti, è prevista una prova intermedia scritta (esonero) e una prova finale orale. L'esonero riguarda i contenuti trattati nella prima parte del corso, e consta di 15 domande chiuse: il voto massimo è 30, il voto minimo per passare la prova è 18. L'esame finale riguarda i contenuti trattati nel resto del corso. Il voto finale è calcolato così: voto esonero + voto esame finale ÷ 2. Chi non sostenesse l'esonero (o non lo passasse, o non fosse soddisfatto del voto ottenuto), può ovviamente sostenere l'esame finale orale sui contenuti dell'intero corso. Per i non frequentanti, la valutazione ha la forma canonica dell'esame orale finale.
Modalità di erogazione
La didattica alterna lezioni tradizionali ad altre più interattive (anche con la presenza di "guest speaker")
  • Codice insegnamento99825
  • Anno accademico2024/2025
  • CorsoStoria, Antropologia, Religioni
  • CurriculumTeorie e pratiche dell'antropologia
  • Anno3º anno
  • Semestre1º semestre
  • SSDSPS/07
  • CFU6
  • Ambito disciplinareAttività formative affini o integrative