FONDAMENTI DI ARCHEOMETRIA

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base relative ai metodi geochimici. utilizzati per la diagnostica nei Beni Culturali. Al termine del corso lo studente avrà acquisito gli elementi conoscitivi di base sulla datazione assoluta dei reperti, sulle tecnologie produttive antiche, sul riconoscimento delle aree di provenienza delle materie prime e dei reperti, strumento necessario alla tutela, valorizzazione e fruizione dei Beni Culturali.

Canale 1
FRANCESCA CASTORINA Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
- L’Archeometria: suo significato ed importanza come scienza multidisciplinare di supporto alla ricerca archeologica . - Panoramica sulle principali tecniche diagnostiche di tipo geochimico, utilizzate nel campo dei Beni Culturali: caratteristiche, potenzialità e problemi. - Richiami di chimica. - Nuclidi stabili e radioattivi. Il decadimento radioattivo e le sue leggi. Concetto di attività di un radioisotopo. Famiglie radioattive naturali - Principali metodi di datazione: 14C, U-Th-Pb, Rb-Sr, dendrocronologia e termoluminescenza. Gli isotopi radiogenici come traccianti dei materiali lapidei, dei metalli e dei fenomeni migratori del passato. - Gli isotopi stabili (O,C, N): processi e implicazioni. Applicazioni degli isotopi stabili in Archeometria: paleoclimatologia, stratigrafia, studi di provenienza (di minerali, rocce e metalli usati per la realizzazione di manufatti), ricostruzione del pattern alimentare (paloediete) umano ed animale . - Archeometallurgia : finalità, sfruttamento dei corpi mineralizzati nel passato, principali centri minerari, rotte commerciali. Processi di metallurgia, leghe metalliche e tecniche di alligazione. Tecniche di lavorazione dei manufatti. Analisi chimica dei manufatti metallici ed applicazione a studi di provenienza . - Archeometria della ceramica. La ceramica nell’antichità. Origine e composizione delle argille e degli smagranti: implicazioni dei processi geochimici di alterazione supergenica nella loro composizione chimica/mineralogica. Modifiche della composizione dell’impasto durante la cottura ( decarbonatazione, ossido/riduzione, disidratazione, charring/perdita di materia organica, volatilizzazione di materia) - Determinazione della composizione chimica/mineralogica della ceramica per studi di provenienza. Concetti di “geochemical signature” e/o “geochemical fingerprint” applicato ad argilla e ceramica. - I vetri : composizione, e traccianti chimici e isotopici come indicatori di provenienza . -Esercitazioni
Prerequisiti
Questo insegnamento non prevede propedeuticità di altri insegnamenti, tuttavia è indispensabile che lo studente abbia acquisito conoscenze di base di di Chimica e Mineralogia, unitamente ai concetti relativi alle principali metodologie analitiche utilizzate per l’analisi di geomateriali.
Testi di riferimento
M. Aitken, Science-based dating in archaeology. Longman, 1990 - G. Artioli, Scientific Methods and Cultural Heritage, An Introduction to the Application of Materials Science to Archaeometry and Conservation Science, Oxford University Press - A. Castellano, M. Martini, E. Sibilia (a cura di), Elementi di archeometria. Egea, 2002. - G. Faure, Principles of isotope geology. J. Wiley & Sons, 1986 - C. GIARDINO, I metalli nel mondo antico. Introduzione all’archeometallurgia, Laterza, Roma Bari 2002 - C. Renfrew, P. Bahn, Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica. Zanichelli, 1999. - N.Herz & G. Garrison, Geological methods for archaeology, Oxford Univ. Press, 1998.
Modalità insegnamento
La metodologia didattica è quella convenzionale e consiste di 48 ore di lezioni frontali. Strumenti a supporto della didattica saranno: personal computer, proiettore, presentazioni PowerPoint con il materiale utilizzato disponibile su e-learning moodle Sapienza.
Frequenza
La frequenza è facoltativa ma è fortemente consigliata.
Modalità di esame
Per superare l'esame occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30. La valutazione del profitto avverrà mediante esame orale volto a verificare le conoscenze acquisite durante il corso. La verifica dell'apprendimento consiste di domande sugli argomenti sviluppati durante le lezioni. A circa metà corso è prevista una prova scritta intermedia facoltativa. Il superamento della prova esonera lo studente dal portare all'esame la materia trattata nella prova scritta e concorre alla valutazione finale. Il non-superamento o la mancata effettuazione della prova non concorre alla valutazione finale, ma in questo caso l’esame si svolgerà su tutto il programma del corso.
Bibliografia
M. Aitken, Science based dating in archaeology. Longman, 1990 - G. Artioli, Scientific Methods and Cultural Heritage, An Introduction to the Application of Materials Science to Archaeometry and Conservation Science, Oxford University Press - A. Castellano, M. Martini, E. Sibilia (a cura di), Elementi di archeometria. Egea, 2002. - G. Faure, Principles of isotope geology. J. Wiley & Sons, 1986 - C. GIARDINO, I metalli nel mondo antico. Introduzione all’archeometallurgia, Laterza, Roma Bari 2002 - C. Renfrew, P. Bahn, Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica. Zanichelli, 1999. - N.Herz & G. Garrison, Geological methods for archaeology, Oxford Univ. Press, 1998.
Modalità di erogazione
La metodologia didattica è quella convenzionale e consiste di 48 ore di lezioni frontali. Strumenti a supporto della didattica saranno: personal computer, proiettore, presentazioni PowerPoint con il materiale utilizzato disponibile su e-learning moodle Sapienza.
  • Codice insegnamento1035250
  • Anno accademico2024/2025
  • CorsoTecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali
  • CurriculumCurriculum unico
  • Anno2º anno
  • Semestre1º semestre
  • SSDGEO/08
  • CFU6
  • Ambito disciplinareDiscipline delle scienze della terra e della natura