ELEMENTI DI CHIMICA APPLICATA AL RESTAURO E ALLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI
Obiettivi formativi
Il corso viene svolto principalmente in lezioni frontali più una parte di esercitazioni pratiche e si propone di fornire agli studenti i mezzi concettuali per valutare e applicare praticamente le conoscenze acquisite in merito ai materiali costitutivi i beni culturali, le cause di degrado, i metodi e i sistemi utilizzati nelle azioni di restauro e conservazione.
Canale 1
ILARIA SERAFINI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Richiami degli elementi di chimica generale e chimica organica: Legame chimico, Composti di coordinazione – Agenti chelanti– Tensioattivi, Gruppi funzionali, Amminoacidi e proteine, Polimeri naturali e di sintesi, Nanoparticelle.
Fenomeni di degrado in relazione alla natura dei materiali costituenti i Beni Culturali
Materiali del patrimonio culturale: meccanismi di degrado (Ruolo di agenti atmosferici, umidità, microclima e inquinamento).
Materiali lapidei
Metalli e leghe - caratteristiche chimico fisiche, fenomeni di corrosione. Patine
Pigmenti e coloranti, leganti inorganici e organici
Resine, cere, oli
Fibre vegetali, animali e legno
Campionamento e preparazione del campione
Tecniche spettroscopiche e spettrometriche.
Applicazioni:
- Esempi di caratterizzazione chimica a fini storici e/o di restauro e conservazione
- Scienze omiche nei Beni Culturali
Esercitazioni di Laboratorio
- preparazione lacca pigmento e pigmento inorganico
- Tecniche spettroscopiche e consultazione di database per l’identificazione preliminare di un pigmento o lacca-pigmento incognito.
- Estrazione e cromatografia su strato sottile TLC
- clean-up e preparazione per l’analisi attraverso LC-MS
Prerequisiti
I prerequisiti fondamentali sono:
1- concetti base di chimica generale e inorganica dai precedenti corsi del primo anno e in particolare linguaggio chimico, nomenclatura, numero di ossidazione e reazioni redox, equilibri chimici e reazioni acido-base, pH e soluzioni tampone.
2- concetti base di chimica organica dai precedenti corsi del primo anno e in particolare chimica del carbonio, gruppi funzionali e caratteristiche impartite alla molecola, idrofilicità/idrofobicità di una molecola.
Testi di riferimento
Le dispense del corso saranno disponibili sulla piattaforma Moodle https://elearning2.uniroma1.it/ alla fine del corso. Inoltre, verranno forniti una serie di articoli scientifici di interesse per le tematiche o le tecniche trattate.
In aggiunta, verranno consigliati i seguenti testi:
- Fassina, Vasco. Chimica applicata alla conservazione e al restauro del patrimonio culturale. Materiali costitutivi (Vol. 1). Nardini Editore, Firenze
- Fassina, Vasco. Chimica applicata alla conservazione e al restauro del patrimonio culturale. Degrado dei materiali (Vol. 2). Nardini Editore, Firenze
Frequenza
La frequenza alle lezioni o alle esperienze di laboratorio non è obbligatoria per accedere all'esame ma è fortemente consigliata.
Modalità di esame
Per superare l'esame occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30. Lo studente preparerà in prima battuta una tesina su un argomento trattato durante le esercitazioni con cui si presenterà all’esame. Durante l'esame orale, lo studente/la studentessa deve dimostrare di aver capito e compreso gli argomenti principali del corso e di saperli applicare alla valutazione dello stato conservativo, al restauro e alla conservazione a lungo termine dei beni culturali. Lo studente/la studentessa dovrà dimostrare di saper usare una terminologia adeguata.
Le domande verteranno sulla chimica dei vari materiali utilizzati nell’ambito del patrimonio culturale, su quali siano i possibili meccanismi di degrado dal punto di vista chimico, fisico e biologico e come intervenire per la conservazione dei beni culturali. Verrà richiesta anche la capacità di stilare un piano diagnostico, ipotizzando quali siano le tecniche più adatte. Ulteriore elemento imprescindibile per una valutazione positiva è la capacità di collegare fra loro i vari argomenti trattati
Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente di tutti gli argomenti trattati durante il corso, ma soprattutto deve essere in grado di raccordarli in modo logico, coerente ed esaustivo.
Modalità di erogazione
Il corso si articola mediante lezioni frontali in aula per un totale di 5 CFU ed è integrato da alcune esercitazioni pratiche di laboratorio per un totale di 1 CFU. Le esercitazioni verteranno sull’utilizzo di una tecnica spettroscopica e sull’estrazione di un colorante o lacca pigmento e il suo clean-up per la successiva analisi in spettrometria di massa accoppiata a cromatografia liquida.
- Anno accademico2025/2026
- CorsoTecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali
- CurriculumCurriculum unico
- Anno2º anno
- Semestre1º semestre
- SSDCHIM/12
- CFU6