Presentation

Studiare Medicina e Chirurgia richiede impegno, coscienza, amore per gli altri come per se stessi, forte e convinta dedizione nel voler acquisire strumenti e consapevolezze indispensabili per assolvere in modo preciso, puntuale e consapevole ad un interesse forte: la cura dei malati. Studiare Medicina oggi non significa solo studiare le malattie, ma conoscere, valutare ed agire con cognizione sistemica sull’uomo nella sua interezza e complessità a livello psico-somatico, nel corretto contesto socio-culturale e ambientale. Scegliere di studiare medicina e chirurgia significa assumere un impegno costante nello studio e nella frequenza ai corsi (la frequenza è obbligatoria). Alla conoscenza di materie di base quali la matematica, la chimica, la fisica o la biologia (importanti, anche, per il superamento del test di accesso ai corsi) si affianca una grande attenzione etica a sensibilità e competenze trasversali necessarie per l’esercizio di professioni nelle quali si verrà a contatto con aspetti delicati e complessi. Grande importanza viene data alle esperienze in corsia ed all’attività pratica professionalizzante: già dai primi anni infatti gli studenti prendono confidenza con gli strumenti di laboratorio ed iniziano a frequentare i reparti ospedalieri del Policlinico e degli altri Ospedali della rete formativa. Il Medico Chirurgo è dotato delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie, ai sensi della direttiva 75/363/CEE, all’esercizio della professione medica, nonché di autonomia professionale, decisionale ed operativa. I laureati in Medicina e Chirurgia sono preparati ad affrontare i problemi complessi della sanità moderna, con un approccio olistico ai problemi delle persone sane o malate, anche in relazione all’ambiente biologico e sociale che le circonda. Essi svolgono la loro professione ricoprendo numerosi ruoli nei diversi ambiti clinici, sanitari, di ricerca e bio-medici. L'obiettivo principale del Corso di Laurea “A” in Medicina e Chirurgia è formare medici non solo colti, ma anche idonei, sulla base di una solida preparazione scientifica e di un'adeguata formazione professionale, a 'prendersi cura' dell'uomo in condizioni di benessere e di malattia. Mantenere l’unità del sapere, coniugando la competenza scientifica con le conoscenze umanistiche; la capacità di gestione dei complessi e costosi sistemi sanitari, con l'impegno della tutela dell’uomo e della sua dignità ed integrità psico-fisica. I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia dovranno essere dotati delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie ai sensi della direttiva 75/363/CEE all’esercizio della professione medica e della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente, nonché di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute, delle persone sane o malate, anche in relazione all’ambiente chimico-fisico, biologico e sociale che le circonda. A tali fini il corso di laurea magistrale prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali: delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale; della capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, e in una visione unitaria estesa anche alla dimensione socioculturale e di genere, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle patologie di organo e di apparato; delle abilità e dell’esperienza, unite alla capacità di auto-valutazione, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari dal punto di vista preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo; della conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche ed etiche della medicina; della capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente e con i familiari; della capacità di collaborare con le diverse figure professionali nelle diverse attività sanitarie di gruppo; della capacità di applicare, nelle decisioni mediche, anche i principi dell’economia sanitaria; della capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità e di intervenire in modo competente. Con Decreto Ministeriale 9 maggio 2018 n.58 è stato emanato il nuovo “Regolamento recante gli esami di Stato di abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo”. Il tirocinio pratico-valutativo dura complessivamente tre mesi, è espletato non prima del quinto anno di corso e purché siano stati sostenuti positivamente tutti gli esami fondamentali relativi ai primi quattro anni di corso previsti dall'ordinamento della sede dell’università.