LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IV
Obiettivi formativi
Nel Laboratorio si elabora in aula, con attività individuale e seminariale attraverso lezioni ed esercitazioni, il progetto di un organismo complesso con particolare attenzione ai temi della costruzione e della sua realizzabilità. Il Laboratorio integra gli elementi della progettazione architettonica e urbana con quelli più specifici del progetto degli impianti e dell’uso di tecnologie ambientali volte al risparmio energetico. Allo studente è richiesta la redazione di un progetto che, in modo consapevole, traduca in una sintesi formale coerente tutti gli aspetti che concorrono alla costruzione dell’architettura.
Canale 1
DINA NENCINI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
L’architettura e la città. La misura e l’origine
Siracusa. Un progetto urbano.
Il tema del laboratorio è definito da una cornice teorico-concettuale ampia che identifica le due ragioni fondanti il progetto e l’architettura la misura e l’origine.
Cosa significa e cosa comporti affrontare l’esercizio progettuale a partire da queste due parole è oggetto delle lezioni e delle esercitazioni che svolgeremo.
Una volta precisati e compresi questi termini attraverso la riflessione teorica e l’esercitazione grafica, potremo passare al contesto oggetto di studio all’esercizio progettuale nella città di Siracusa.
L’esercitazione grafica sarà composta di due tavole: la prima di ridisegno del contesto territoriale con la tecnica del bianco-nero / pieno-vuoto nella quale lo studente deve interpretare il contesto attraverso la selezione di elementi ritenuti significativi. La seconda di carattere più figurativo che rappresenti attraverso la tecnica del montaggio uno scenario che descriva l’origine del luogo.
Le lezioni trattano il tema generale suddiviso nei suoi aspetti particolari
Prerequisiti
Competenze a ampio spettro sui temi progettuali e sugli strumenti fino ad ora sviluppati negli anni precedenti
Lo studente dopo il terzo anno possiede conoscenze e capacità avanzate nell'elaborazione progettuale. Ciò significa essere in grado di affrontare temi progettuali complessi, che presuppongono la conoscenza dello strumento tipologiche nonché dei caratteri distributivi dell’architettura, inoltre deve aver già sviluppato una propria visione dell'architettura attraverso la conoscenza delle discipline tecniche e storiche, avere conoscenza approfondita dell'opera di architetti che ha eletto a propri riferimenti, e che nel corso della propria formazione, sono stati segnalati dalla docenza e che ha ritenuto utili per la propria formazione.
Deve avere abilità grafiche sia manuali che digitali, poiché il disegno è fondamentale espressione dell’architetto.
Testi di riferimento
D.Nencini, Libro Bianco Libro nero, Gangemi editore, 2019
D.Nencini, La piazza. Ragioni e significati nell'architettura italiana, 2012
F.Purini, et al. La Città Nuova Italia-y-2026, Invito a VEMA. edizioni compositori 2006
F.Menegatti, Milano verde. Un’idea per l’architettura e la città, Gangemi editore,2017 Roma,
F.Menegatti, D. Nencini, Menegatti_Nencini. Architetture 2000 | 2016, Aion Edizioni, Firenze (2017)
F.Menegatti, Itinerari italiani della residenza collettiva, Gangemi editore, Roma, (2012)
altri testi saranno forniti durante le lezioni
Modalità di esame
La valutazione finale dell'esame riguarda:
- gli elaborati presentati in sede di discussione finale
- il percorso dello studente condotto con la docenza durante il laboratorio
- la capacità di elaborazione critica dei temi proposti durante le lezioni
il livello di autonomia rispetto al progetto di architettura mostrato nelle discussioni individuali e collettive durante il corso e in sede d’esame
Bibliografia
D.Nencini, Libro Bianco Libro nero, Gangemi editore, 2019
D.Nencini, La piazza. Ragioni e significati nell'architettura italiana, 2012
F.Purini, et al. La Città Nuova Italia-y-2026, Invito a VEMA. edizioni compositori 2006
F.Menegatti, Milano verde. Un’idea per l’architettura e la città, Gangemi editore,2017 Roma,
F.Menegatti, D. Nencini, Menegatti_Nencini. Architetture 2000 | 2016, Aion Edizioni, Firenze (2017)
F.Menegatti, Itinerari italiani della residenza collettiva, Gangemi editore, Roma, (2012)
altri testi saranno forniti durante le lezioni
Modalità di erogazione
Il laboratorio si svolge attraverso:
- lezioni frontali sui temi relativi al tema progettuale
- assegnazione dell'area di progetto e materiali relativi
- discussioni collettive sugli argomenti trattati e sulle ipotesi di progetto presentate collettivamente tramite ppt
revisioni in aula dei differenti stati di avanzamento
Canale 2
ALESSANDRA CRICONIA
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Tema del corso è il progetto di un complesso per le arti e lo spettacolo in un’area adiacente alle Mura di Roma in prossimità dell'anello ciclabile del GRAB. Obiettivo è la riqualificazione del comparto urbano, parte delll’Ambito di programmazione strategica delle Mura da valorizzare come parco lineare museo open air della città, come previsto dalle carte Risorse e Obiettivi .
Prendendo spunto dalle indicazioni del Piano Regolatore di Roma del 2008 e dall'uso socio-culturale e ricreativo degli spazi urbani, lo studio propone di trasformare l'area in un campus didattico e culturale, dotato di spazi aperti e aree verdi attrezzati per lo sport e fruibili ai cittadini per integrare gli spazi dell’apprendimento con attività ricreative e motorie secondo i criteri stabiliti dal Miur-Agenzia Indire 2017 della "scuola innovativa".
Prerequisiti
Aver sostenuto gli esami di Progettazione Architettonica 1°, 2°, 3°.
Gli studenti sono ammessi al Laboratorio di Progettazione Architettonica IV solo avendo sostenuto l’esame di Progettazione Architettonica III. È richiesta la conoscenza dei programmi di rappresentazione bidimensionale e tridimensionale dell’architettura nonché degli aspetti tecnici, costruttivi e ambientali del progetto urbano e architettonico.
Testi di riferimento
Ludovico Quaroni, "Progettare un edificio", Kappa, Roma 2001;
Herman Hertzberger, "Lezioni di architettura", a cura di Michele Furnari, Laterza, Roma-Bari 1996;
Kevin Lynch, "L’immagine della città", Marsilio, Venezia 2013.
Si consiglia inoltre la consultazione delle principali riviste di architettura italiane e straniere per quanto riguarda i progetti.
Frequenza
La frequenza è obbligatoria. Per sostenere l'esame è richiesta una presenza del 70%, ma già con tre assenze consecutive non giustificate si è esclusi dal corso. L'ammissione all'esame dipenderà anche dalle consegne delle esercitazioni, che dovranno essere rigorosamente rispettate, e dal numero di revisioni effettuate.
Modalità di esame
La valutazione riguarderà l'analisi urbana, il concept, l'inquadramento e il progetto dell'edificio presentati con 4 tavole formato A1 (57,9 x 84 cm), delle maquettes concettuali, i plastici di studio e quello finale, un quaderno A5 con gli schizzi e i disegni dell’area, gli appunti di progetto, le fotografie, una selezione dei progetti di riferimento. La valutazione finale terrà conto del processo di elaborazione progettuale e della partecipazione al laboratorio durante il semestre. L’esame consisterà in una presentazione orale del progetto accompagnata da una proiezione ppt e dalle tavole e dai plastici di illustrazione delle scelte compositive e formali, delle tecnologie adottate, dei riferimenti utilizzati.
Canale 3
LUCA REALE
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Il Laboratorio 4 propone un tema progettuale contestualizzato nel tessuto storico di Tivoli, città di medie dimensioni distante circa trenta chilometri dalla Capitale. Si tratta di un sistema urbano complesso, inserito in un contesto ambientale di alto valore determinato dalla secolare interazione tra componenti naturali ed antropiche.
Tema di progetto è il recupero e la trasformazione di alcune aree sottoutilizzate o mal utilizzate, all'interno di un'area urbana rilevante e stratificata, tenendo anche conto di notevoli differenze di quota. Gli studenti lavoreranno su un masterplan comune e successivamente si concentreranno su temi più distinti, tutti gravitanti attorno all’area di piazzale Matteotti, a sud del nucleo storico della città, presso il sito della Rocca Pia, dell’Anfiteatro di Blaeso, del Barchetto Estense e di un tratto delle antiche mura di cinta della città.
Scopo del Laboratorio è favorire, attraverso proposte innovative, la riattivazione di un’importante porzione del centro città, garantendo un processo di mantenimento – e rafforzamento – della dimensione abitativa e di vita quotidiana del nucleo antico. Il programma prevede di realizzare residenze (una limitata parte di alloggi destinati al libero mercato, non distinguibili dalla maggioranza degli appartamenti, dedicati invece all’housing sociale), servizi pubblici per i nuovi abitanti e per la città, una limitata quantità di parcheggi interrati e una nuova dotazione di spazi pubblici a totale accessibilità pedonale.
Prerequisiti
Uno studente del quarto anno dovrebbe già avere raggiunto un livello di maturità e autonomia progettuale tale da poter affrontare il tema di un organismo architettonico complesso. Si dà poi per scontato che sia in grado di leggere un tessuto urbano, di progettare un edificio residenziale di medie dimensioni integrato al contesto e un servizio pubblico in un’area urbana. Dopo aver sostenuto tre Laboratori progettuali dovrebbe avere padronanza delle tecniche di rappresentazione (a mano e digitali), una buona familiarità con le diverse scale del progetto (dal disegno urbano al dettaglio) e con le principali tipologie architettoniche. Occorre poi dimostrare di aver acquisito le conoscenze di base sulla storia dell’architettura e della città, oltreché sui principali aspetti costruttivi, tecnologici ed ambientali del progetto architettonico.
La frequenza degli insegnamenti e la successione di verbalizzazione degli esami deve seguire le indicazioni del regolamento del Corso di Studio.
Testi di riferimento
Testi specifici saranno forniti durante lo svolgimento del Laboratorio. Si indicano di seguito alcuni testi generali di riferimento.
C. Sitte, L’arte di costruire le città, Jaca Book, Milano 1994 (1889)
G. Ponti, Amate l’architettura (1957), Rizzoli, Milano 2015
A. Siza, Scritti di architettura, Electa, Milano 1997
A. Rossi, Autobiografia scientifica, Nuova Pratiche Editrice, Milano 1999
B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Roma-Bari, Laterza, 2000
H. Hertzberger, Lessons for Students in Architecture, 010 Publisher, Rotterdam 2001
L. I. Khan, Architettura è. Gli scritti, a cura di M. Bonaiuti, Electa, Milano 2002
H. Tessenow, Osservazioni elementari sul costruire, Franco Angeli, Milano 2003
P. Zumthor, Pensare architettura, Electa, Milano 2003
G. Clement, Manifesto del terzo paesaggio, Quodlibet, Macerata 2005
A. de Botton, Architettura e felicità, Guanda, Parma 2006
L. Reale, Densità, Città, Residenza, Gangemi, Roma 2008
A. Deplazes, Constructing Architecture, Birkhauser, Basel 2011
F. Venezia, Che cos’è l’architettura. Lezioni, conferenze, un intervento, Electa, Milano 2011
J. Utzon, Idee di architettura. Scritti e conversazioni, Christian Marinotti Editore 2011
L. Reale, La Residenza Collettiva, SE Sistemi Editoriali, Napoli 2015
A. Caruso, In sintonia con le cose, Christian Marinotti Editore 2016
L. Moretti, Spazio. Gli editoriali e altri scritti, Marinotti Editore, Milano 2019.
Frequenza
La frequenza del Laboratorio è obbligatoria: il conseguimento dei 12 cfu è subordinato al raggiungimento del 70% delle presenze e all’ottenimento di un giudizio almeno sufficiente alle esercitazioni intermedie. Sono previsti alcuni stati di avanzamento del progetto programmati in cui gli studenti presenteranno gli elaborati richiesti con una discussione in forma seminariale. Al termine del corso, prima del primo appello, si svolgerà una verifica pre-esame che aiuterà lo studente a capire a quale appello preferibilmente presentarsi.
Modalità di esame
Le esercitazioni intermedie e il progetto finale saranno valutati per la chiarezza e la coerenza della proposta che dovrà essere presentata dallo studente con elaborati semplici ma eloquenti, dimostrando di aver raggiunto una maturità progettuale ed una capacità di rappresentazione dell’architettura appropriati al 4° anno. In sede di esame ogni studente allestirà, come in una mostra, tutti gli elaborati prodotti singolarmente e in gruppo durante il corso (esercitazioni intermedie e di gruppo, elaborati finali di progetto). Potranno essere rivolte specifiche domande allo studente che affiderà l’esposizione della propria proposta unicamente ai materiali presentati (disegni tecnici, modelli fisici e virtuali, diagrammi, elaborati più espressivi come fotomontaggi, collages, ecc.).
Durante tutto il Laboratorio ogni studente utilizzerà un taccuino formato A5 su cui tra l’altro elaborerà disegni a mano libera e schizzi che testimonieranno lo sviluppo e gli stati di avanzamento dall’idea di progetto fino agli aspetti di dettaglio.
La valutazione dell’esame si basa sulla qualità e sulla maturità e sul rigore concettuale delle scelte progettuali, sull’autonomia e sulla capacità inventiva dello studente, sul livello di approfondimento e sulla completezza della proposta in relazione al tema proposto, sul valore di elaborati grafici e modelli presentati. Il numero e il formato degli elaborati richiesti saranno comunicati durante il corso.
Modalità di erogazione
L'attività didattica del Laboratorio si svolge in presenza, prevalentemente in aula, a meno di alcune eventuali uscite in città (sito di progetto) o siti di interesse (mostre, ecc,). Durante le singole giornate di corso il docente proporrà, nella prima parte del pomeriggio, lezioni su tematiche specifiche del corso. Durante queste comunicazioni ogni studente è invitato a intervenire con domande, dubbi o eventuali commenti. Nella seconda parte del pomeriggio il lavoro sarà prevalentemente dedicato allo sviluppo del progetto degli studenti, attraverso revisioni collegiali, revisioni frontali. Fondamentale è anche l'interazione sul progetto tra gli studenti stessi.
Canale 4
LAURA VALERIA FERRETTI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Il corso ha come tema la progettazione dell’area dell’ex caserma La Marmora a Trastevere, individuata dal PRG come Ambito di Valorizzazione C5. Un’area delimitata ad ovest da via di San Michele, ad est da via Anicia, a nord da via madonna dell’Orto e a sud da un edificio esistente. L’obiettivo è la costruzione di un sistema polifunzionale dove collocare sia un Centro della Moda e dell’Artigianato, destinato a giovani artigiani e designer, con spazi per la didattica, la sperimentazione, la produzione e la promozione della moda Prêt-à-porter e delle piccole attività artigianali, sia una quota di residenza che garantisca tanto la mixité sociale che generazionale in modo da arricchire e diversificare l’uso dei luoghi. Indispensabile a questo scopo è l’attenta progettazione degli spazi pubblici e di uso pubblico.
La dimensione dell’area e le funzioni proposta presuppongono non la costruzione di un singolo manufatto ma la progettazione di un sistema di architetture e spazi pubblici integrati ed in continuità con il tessuto esistente tali da costituire un vero e proprio brano di città che si confronti con il tessuto storico e con il tema dell’isolato. Condizione imprescindibile è la permeabilità urbana dell’intervento e la connessione con il sistema degli spazi pubblici circostanti anche attraverso una loro ridefinizione e riqualificazione.
La scelta di un luogo fortemente caratterizzato e di qualità deriva dalla volontà di proporre agli studenti una condizione quasi paradigmatica del tema del rapporto tra architettura e contesto urbano. Rapporto non formale, ma legato al progetto dello spazio urbano, al rapporto pieno-vuoto, alla relazione che si riesce a stabilire tra edifici e spazio pubblico, alla continuità, qualità e gerarchia degli spazi di uso pubblico.
Il Centro della Moda e dell’Artigianato dovrà essere immaginato come un luogo aperto al pubblico ed alla città. Le funzioni e le attività previste sono studi/atelier e spazi per il co-working, uno spazio espositivo permanente e spazi espositivi temporanei, spazi per eventi e passerelle al chiuso e all’aperto, aule per la didattica, luoghi per la sosta e la ristorazione, una biblioteca specializzata e una libreria, uffici per la gestione della Città della Moda. Altre funzioni a scelta dello studente potranno essere inserite. La residenza dovrà prevedere alloggi di taglio minimo, versatili, destinati a tanto a giovani coppie e anziani, quanto ad un possibile uso temporaneo.
Si sceglie deliberatamente di non definire una SUL precisa ma solo una minima per entrambi le funzioni, per permettere agli studenti di privilegiare il ragionamento sulla qualità e sulla tipologia di spazio urbano che riterranno opportuno proporre per l’area.
Prerequisiti
Aver sostenuto con profitto l'esame di Laboratorio III
Testi di riferimento
Testi da leggere
Ferretti L.V. (2019) Paesaggio urbano, spazio urbano, FrancoAngeli.
Mariano C. (2012), Progettare e gestire lo spazio pubblico, Aracne.
Reale L., (2008) Densità, città, residenza, Gangemi.
Testi consigliati
Ferretti L.V. (2012) L’architettura del progetto urbano, strumenti e metodi per la costruzione dello spazio urbano, FrancoAngeli
Gabellini P., (2013), “Capire il carattere della crisi, agire gradualmente e selettivamente, accettare la parzialità”, in Città e politiche in tempo di crisi, a cura di L. Fregolent e M. Savino, F. Angeli, Milano.
Ghel J. (2017) La città per le persone, Maggioli, 2017
Grumbach A., “La città, processo e linguaggio”, Rassegna di Architettura e Urbanistica, n. 110-111, 2003
Indovina F. “La nuova dimensione urbana. L’arcipelago metropolitano”, in Marcelloni M. (a cura di), Questioni della città contemporanea, Franco Angeli, Milano, 2005
Lynch, K. Progettare la città, la qualità della forma urbana, Etaslibri, 1990.
Tsiomis Y., L'aporia dell'architetto: la qualità dello spazio urbano, in Marcelloni M., a cura di, Questioni della città contemporanea, Franco Angeli, Milano, 2005
Frequenza
La frequenza è obbligatoria
Modalità di esame
La prova d’esame consisterà nella discussione delle scelte e delle motivazioni progettuali, nell’illustrazione delle tavole di progetto e nella coerenza tra motivazioni e esito progettuale.
Canale 5
FILIPPO LAMBERTUCCI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Il programma prevede un percorso per l’elaborazione di progetto di architettura che si basa su quattro fasi:
1. Studiare le architetture _ il taccuino (durata: tutto il corso – lavoro individuale)
Per studiare architettura bisogna utilizzare metodi differenti rispetto a quelli impiegati per altre materie. Bisogna innanzitutto mettere a punto strumenti che permettano di comprendere e memorizzare gli spazi, per essere poi in grado di comporne di nuovi. Il ridisegno è uno di questi e consiste nell’elaborazione di piante, sezioni e prospetti, e nella costruzione di modelli. È utile elaborare appunti interpretativi e schemi analitici.
È importante imparare a guardare le cose del mondo con occhi da architetto, decifrando senza pregiudizi casi esemplari della storia e del contemporaneo
a-Analizzare un progetto, ricercare le ragioni che sono alla base delle scelte operate, rintracciare i rapporti tra struttura e forma, tecnologia e linguaggio, tipologia e figura, ripercorrendo percorsi già tracciati. Bisogna comprendere il valore culturale di stimolo, oltreché di supporto alla pratica operativa, che ha il rapportarsi a “riferimenti” nell’atto progettuale.
b-Oltre allo studio più tradizionale fatto sul libro, si suggerisce e promuove lo studio al vero, fatto di fronte agli edifici stessi, visitandoli, osservandoli e ridisegnandoli. Alcune occasioni saranno organizzate durante le lezioni. Da queste gli studenti potranno prendere esempio per proseguire da soli l’esplorazione del “grande libro” che è la città.
Agli studenti verrà chiesto di avere un quaderno, formato minimo A5, con pagine bianche, in cui riportare e ridisegnare le architetture che studieranno nel tempo (il quaderno può inoltre contenere schizzi di progetto, riflessioni, etc).
2. Studiare le architetture _ il modello (durata: 3,5 settimane– lavoro in coppia)
Per imparare a guardare le architetture la cosa migliore è sempre entrarci dentro; attraverso la ricostruzione, attuata con un modello accurato, la conoscenza si fa ancora più puntuale e approfondita, potendo misurare letteralmente sul piano fisico spazi, involucri, aspetti strutturali e compositivi, il gioco della luce. Agli studenti, organizzati in coppie, è chiesto di realizzare un modello in scala 1:50 di una delle architetture selezionate che verrà assegnata d’ufficio. Il modello è occasione per investigare gli aspetti distributivi e costruttivi, ma viene richiesta particolare attenzione nel comprendere e riprodurre la qualità e le proprietà degli spazi nelle caratteristiche dei loro allestimenti, ponendo cura al ruolo dei materiali, dei colori, degli arredi fissi. Gli esempi offerti allo studio sono tutti pertinenti e paragonabili per dimensione e concorreranno a fornire una libreria di riferimenti utili per tutta la classe.
3. Analizzare il contesto e costruirne il modello (durata: 2,5 settimane, lavoro in gruppo di quattro)
Per una comprensione approfondita delle caratteristiche spaziali e metriche del contesto di riferimento limitato ad un immediato intorno significativo, e per costituire una base utile alle verifiche progettuali successive, si richiede la realizzazione di un accurato modello del contesto, secondo il perimetro fornito dal corso e predisposto per l’inserimento degli avanzamenti progettuali, realizzato a scala 1:200. Il modello sarà utile per tutta la durata del corso come base di riferimento per gli aggiornamenti, che potranno velocemente essere verificati in rapporto alle relazioni che riescono ad attivare con l’immediato intorno.
4. Elaborazione della soluzione progettuale al tema proposto (durata: 8 settimane, lavoro in coppia ma valutazione individuale)
PROGRAMMA FUNZIONALE TEMA DI PROGETTO
Il tema di esercitazione consiste nella progettazione di un piccolo centro parrocchiale nel centro storico di Accumoli (Rieti) distrutto dal sisma del 2016; l’articolazione del programma funzionale permette di integrare vari livelli di progettazione, dalla scala urbana di raccordo con gli spazi del quartiere a quella del dettaglio.
In particolare il tema vuole sollecitare il confronto con le problematiche relativeal disegno urbano e architettonico di brani urbani costretti alla ricostruzione e quindi ad interrogarsi su specifiche problematiche di forma architettonica, forma urbana e memoria.
Al tempo stesso ci si dovrà confrontare con modalità di approccio allo spazio di natura diversa, da quella funzionale e urbana, a quella più complessa dell’indagine sui valori dello spazio in sé e dello spazio simbolico legati a precisi canoni e requisiti prestazio-nali.
Il progetto degli spazi interni dovrà inoltre essere studiato in stretta relazione sia con la peculiarità del tema liturgico, sia con gli spazi esterni, dei quali si richiederà la defi-nizione con adeguato approfondimento; sarà richiesta al proposito l’applicazione di criteri di bioclimatica, almeno elementari.
Si ritiene il tema particolarmente esemplificativo di un programma di progettazione complessa; le diverse parti di cui è costituito, infatti, costringeranno ad una riflessione sulle interazioni tra questioni di forma, di programma, di scala, di aderenza funziona-le, di rispetto normativo che si dovranno misurare sul terreno della residenza (alloggi per parroco e aiutanti), della attrezzatura collettiva (locali di istruzione, riunione, sva-go, etc), del monumento e del linguaggio (aula liturgica), dei valori spaziali interni (controllo della luce e della sintassi spaziale), degli spazi collettivi e pubblici ( il sagra-to, l’oratorio, il rapporto con la città).
La peculiarità del tema sollecita il raggiungimento di una capacità di controllo laica (nel senso pieno del termine) rispetto al tema, per poter isolare con precisione e quindi dosare di conseguenza i parametri che dovranno concorrere alla formazione del pro-getto senza abbandonarsi a superficiali espressioni simboliche.
Superficie Totale (ST): 500 m2 lordi
La superficie richiesta è da intendersi lorda e dovrà essere disposta all’interno del perimetro denominato “area edificabile”; è consentita la realizzazione di max 15% della ST fuori dal margine della “area edificabile”.
Prerequisiti
Lo studente potrà iscriversi al Laboratorio di Progettazione Architettonica IV solo se avrà sostenuto l’esame ovvero ottenuto l’attestato di frequenza del Laboratorio di Progettazione Architettonica III. È quindi indispensabile che lo studente sia in possesso di conoscenze di base su: i sistemi di rappresentazione del progetto di architettura; la storia dell'architettura e della città. È importante che possieda conoscenza degli aspetti fisico-tecnici ambientali, tecnologici e costruttivi del progetto di architettura.
Testi di riferimento
LAMBERTUCCI, F., POSOCCO, P. Spazi per il sacro, LetteraVentidue, Siracusa 2022
LAMBERTUCCI F., Lo spazio dei Castiglioni, LetteraVentidue, Siracusa, 2020
LAMBERTUCCI F., Esplorazioni spaziali, Quodlibet, Macerata, 2013
Frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Modalità di esame
Modalità di valutazione
Nel corso dell'insegnamento sono richieste piccole consegne consistenti in esercitazioni su specifici temi precedentemente illustrati nelle lezioni;
le consegne possono essere individuali e di gruppo e sono normalmente esaminate in modo collegiale in aula; le consegne non hanno valore di sbarramento ma concorrono alla formazione della valutazione complessiva, in termini di qualità e di assiduità.
Le consegne e lil progetto finale saranno elaborati in coppia, mentre la valutazione è riferita alle capacità individuali dimostrate durante il corso .
La prova d'esame consiste nella valutazione del progetto elaborato sulla base del programma richiesto, nella seguente modalità:
- lo studente illustra il progetto e i suoi presupposti e motivazioni attraverso una breve presentazione pubblica
- gli elaborati richiesti sono esaminati dalla commissione d'esame senza intervento dello studente, al quale verranno richiesti eventuali chiarimenti
I disegni tecnici, diagrammatici, figurativi, espressivi, le fotografie, i plastici, i montaggi, le simulazioni visuali dovranno da soli documentare, spiegare, narrare gli studi ed i progetti senza bisogno di un commento orale da parte dello studente.
La necessità di eventuale colloquio su quanto prodotto sarà indice di scarsa efficacia degli elaborati.
L’elaborazione grafica conclusiva per la parte architettonica è composta da un numero minimo di 4 tavole formato UNIA1, dove il progetto viene rappresentato alle scale 1:500, 1:200, 1:100, 1:50, con assonometrie, schizzi, ecc.
Verranno inoltre valutati i modelli di studio e di progetto come elaborato centrale del percorso di laboratorio.
Lo studente dovrà inoltre presentare un album formato A3 dove sono raccolte le esercitazioni e la documentazione relativa alle fasi di avanzamento del progetto.
Bibliografia
TEORIA GENERALE SULL'IDEA DI SPAZIO
Per ritrovare in forma organizzata il pensiero del docente espresso a lezione
LAMBERTUCCI, F., POSOCCO, P. Spazi per il sacro, LetteraVentidue, Siracusa 2022
LAMBERTUCCI F., Lo spazio dei Castiglioni, LetteraVentidue, Siracusa, 2020
LAMBERTUCCI F., Esplorazioni spaziali, Quodlibet, Macerata, 2013
LAMBERTUCCI F.; MERIGGI M.; PALLINI C.; PEZZETTI L. A.; POSOCCO P.. Cinque interventi sulla composizione architettonica. LIBRACCIO, Milano, 2010
PALMA R., RAVAGNATI C., Atlante di Progettazione Architettonica. CittàStudi Edizioni, 2014
Testi da conoscere e avere sempre presenti
HERTZBERGER H., Lezioni di Architettura, Laterza, Roma-Bari 1996;
HERTZBERGER H., Space and the architect. Lessons in Architecture 2, Rotterdam, 010 Publishers, 2010
FORTIER B., Amate città, Milano, Electa, 1995
QUARONI L., Progettare un edificio; otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977;
ABALOS I., Il buon abitare. Pensare le case della modernità, Marinotti Milano 2009
GEHL J., Vita in città, Rimini, Maggioli, 1991
GRASSI G., La costruzione logica dell'architettura, Padova, Marsilio, 1967
MARTI' ARIS C., Le variazioni dell'identità, CittàStudi, 1993 e rist.
SECCHI B., Prima lezione di urbanistica, Roma-Bari, Laterza, 2000
SECCHI B., La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza, 2013
ZEVI B., Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino 1964.
ZUMTHOR P., Atmosfere, Electa, Milano 2007.
ZUMTHOR P., Pensare architettura, Electa, Milano 1993.
DE CARLO G., Nelle città del mondo, Marsilio 2002
MONESTIROLI A., L’architettura della realtà, Allemandi & C. 2004
BIBLIOGRAFIA SPECIFICA
Supplementi di Casabella dedicati ai concorsi per nuove chiese (N° 6 vari anni)
Detail, n° tematico Sakrale Bauten, 2004
Area n°83 2005 Places of Worship
Website del Servizio Nazionale per l’Edilizia di Culto della CEI: https://bce.chiesacattolica.it/
Raccolta “Un progetto al mese”: http://banchedati.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=22936
SAMUEL, FLORA, SACRED CONCRETE, THE CHURCHES OF LE CORBUSIER,
FERNANDEZ COBIAN, E. EL ESPACIO SAGRADO EN LA ARQUITECTURA ESPAÑOLA CONTEMPORANEA, COLEGIO OFICIAL ARQUITECTOS GALICIA, 2006
DE SETA, CESARE, ARCHITETTURE DELLA FEDE IN ITALIA, BRUNO MONDARORI, 2003
AROSIO, G., CHIESE NUOVE VERSO IL TERZO MILLENNIO DIOCESI DI MILANO 1985-2000, ELECTA, 2000
JETSONEN, J., SACRAL SPACE - MODERN FINNISH CHURCHES, MUSEUM OF FINNISH ARCHITECTURE, 2003
JEAN STOCK, W., EUROPEAN CHURCH ARCHITECTURE 1950-2000, PRESTEL, 2002
CROSBIC, M.J., HOUSES OF GOD RELIGIOUS ARCHITECTURE FOR A NEM MILLENNIUM, IMAGES PUBLISHING GROUP, 2006
HAYS, K.M., SANCTUARIES THE LAST WORKS OF JOHN HEJDUK : ABRAMS, 2003
BITTON, KARLA ,CONSTRUCTING THE INEFFABLE : CONTEMPORARY SACRED ARCHITECTURE, YALE UNIVERSITY PRESS, 2011
VALENZIANO, CRISPINO, ARCHITETTI DI CHIESE, EDB, 2005
STEGERS, RUDOLF, SACRED BUILDINGS A DESIGN MANUAL, BIRKHAUSER VERLAG A.G., 2008
KLANTEN, ROBERT, CLOSER TO GOD: RELIGIOUS ARCHITECTURE AND SACRED SPACES, DIE GESTALTEN VERLAG, 2010
LONGHI, ANDREA, Luoghi di culto: architetture 1997-2007, MOTTA ARCHITETTURA, 2008
LONGHI, ANDREA TOSCO, CARLO, ARCHITETTURA, CHIESA E SOCIETA’ IN ITALIA, 1948-1978, STUDIUM, 2010
LONGHI, ANDREA, Storie di chiese storie di comunità, Gangemi Editore (2017)
Ferlenga, Alberto, Verde,Paola, Dom Hans van der Laan. Le opere, gli scritti.Electa (2000)
Cornoldi, Adriano, L’architettura dell’edificio sacro, Officina Edizioni(2000)
Santi, Giancarlo, Architetti di chiese in Europa, Vita e Pensiero (2015)
Benedetti, Sandro, Architettura sacra oggi, Gangemi Editore (1995)
Modalità di erogazione
Il corso è organizzato sul progresso guidato del progetto scandito da consegne che dovranno essere rigorosamente rispettate, unitamente a lezioni e comunicazioni congruenti con i temi di consegna. - Il laboratorio prevede una serie di consegne iniziali per avvicinarsi al tema ed al luogo partendo contemporaneamente dalle scale opposte del contesto e del dettaglio; le verifiche avranno una cadenza indicativamente bi-settimanale, costituiscono verifica intermedia dell’elaborazione che ogni singolo studente sta elaborando (studio del luogo, ipotesi di approccio, studio di possibili riferimenti, costruzioni di parti di progetto, impostazione generale dell’area, composizione degli elementi, ed approfondimento di una parte) e sono da considerarsi obbligatorie al fine dell’accertamento della presenza attiva dello studente nel Laboratorio.
La didattica ha la forma del laboratorio, composta da lezioni e comunicazioni e da un'ampia parte di lavoro seminariale finalizzato allo sviluppo dei progetti individuali; l'approccio al risultato finale del progetto che verrà portato a valutazione in esame è guidato dal sistema delle consegne, pensato per affrontare uno per uno i passaggi tipici del progresso progettuale, e dall'attività di revisione degli stati di avanzamento, calendarizzata per ognuno dall'inizio dell'anno, in modo da disporre di un congruo numero di confronti con la docenza.
- Codice insegnamento1044253
- Anno accademico2024/2025
- CorsoArchitettura
- CurriculumCurriculum unico
- Anno4º anno
- Semestre2º semestre
- SSDICAR/14
- CFU8
- Ambito disciplinareProgettazione architettonica e urbana