Programma
Il percorso formativo proposto dal Corso riconosce alla sperimentazione diretta dell’attività progettuale da parte degli allievi un ruolo didattico rilevante per trasmettere una serie di nozioni e fondamenti ritenuti necessari per acquisire capacità e autonomia di progettazione dell’architettura.
In parallelo con l’attività progettuale di laboratorio, le esercitazioni e le lezioni teoriche compongono un insieme integrato di azioni indirizzato a: fornire agli studenti le conoscenze di base per affrontare il processo compositivo con consapevolezza, stimolare un approccio critico-interpretativo su tema e contesto di intervento proposti, gestire gli aspetti funzionali e costruttivi coniugandoli con la dimensione espressivo-formale.
Nello specifico, le attività pratiche programmate nell’ambito del LABORATORIO PROGETTUALE sono finalizzate:
- in fase di avvio, attraverso alcune esercitazioni, a verificare la padronanza degli strumenti del disegno e della modellazione tridimensionale, e a fornire le nozioni di base necessarie per affrontare il progetto di un organismo architettonico di media complessità e dimensione in un contesto dato;
- nella fase preliminare all’applicazione progettuale, ad istruire sulle peculiarità del tema proposto e sul carattere del contesto di progetto dato, al fine di stimolare un approccio interpretativo delle specifiche criticità e potenzialità;
- nella fase centrale, focalizzata sull’ideazione e progressivo sviluppo della proposta progettuale, a verificare, attraverso un continuo confronto con il docente sulla base degli elaborati predisposti dagli studenti, la capacità di applicare: la conoscenza di strategie compositive e principi fondativi che consentono la definizione formale di un’unità architettonica mediamente complessa; la conoscenza degli elementi architettonici di base; la conoscenza di alcuni temi disciplinari fondativi quali: il rapporto tra architettura e contesto e le relazioni tra costruzione, paesaggio ed elementi della natura; i concetti di “scala” e “misura” in architettura; le nozione di “limite” e di spazio confinato; le relazioni di continuità/discontinuità, separazione/interazione tra spazio aperto e interni; la nozione di ‘ordine’ e i nessi tra stereometria, geometria e forma in architettura; la relazione tra le parti e l’insieme; la congruenza tra pianta e sezione; il rapporto tra pieni e vuoti, la coerenza tra articolazione spaziale, distribuzione funzionale, apparato strutturale e soluzione formale.
Prerequisiti
Prerequisito curriculare:
- in conformità con quanto previsto nel Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria edile-architettura U.E., non è possibile sostenere l’esame di Architettura e Composizione architettonica 1 al secondo anno del CdL se non si è sostenuto l’esame di Disegno dell’architettura I con laboratorio.
Prerequisiti richiesti per la comprensione dei contenuti trattati durante le lezioni teoriche, nonché per lo svolgimento delle attività didattiche di laboratorio (esercitazioni ed elaborazioni progettuali) previste dall’insegnamento:
- competenze specifiche sulle tecniche di disegno manuale e sintesi grafica in quanto strumenti espressivi e di comunicazione visiva dell’idea progettuale;
- competenze specifiche riguardo alla rappresentazione dell’architettura considerata nella sua accezione di mezzo conoscitivo delle leggi geometriche che regolano la struttura formale;
- conoscenza delle nozioni di base per il disegno digitale bidimensionale e la postproduzione grafica, per la modellazione tridimensionale dell’architettura e la renderizzazione dei modelli, applicabili sia nella fase di sviluppo, elaborazione e controllo dell’ipotesi progettuale sia in fase di presentazione dei relativi esiti finali (su supporto cartaceo o su altri supporti).
Testi di riferimento
Il Corso non prevede l’adozione di libri di testo.
Le lezioni teoriche, le esercitazioni e l’elaborazione di un’applicazione progettuale, svolte in aula sono documentate attraverso sussidi didattici, materiale grafico, cartografico e fotografico, resi disponibili attraverso il sito web del Corso all’interno delle piattaforme E-learning e Classroom.
Per approfondire i contenuti teorici o ampliare la conoscenza di temi e soggetti presentati nell’ambito delle lezioni e del laboratorio progettuale, il Corso propone una selezione bibliografica di riferimento.
Modalità insegnamento
ARTICOLAZIONE DELLA DIDATTICA
CICLO DI LEZIONI
Per indagare il rapporto tra pratica progettuale e teoria, il Corso prevede un ciclo di lezioni su argomenti teorici basato sull’identificazione dei tratti singolari e irripetibili che rendono alcune opere e progetti dei modelli formali e tecnici esemplari.
Le LEZIONI si articolano in monografiche e tematiche (60 ore complessive).
Lezioni TEMATICHE
Focalizzate sulla lettura e analisi di alcuni progetti di architetti moderni e contemporanei, presentano specifici aspetti del processo e delle tecniche compositive e costituiscono un riferimento metodologico per lo sviluppo dell’idea progettuale e per la strutturazione dello spazio e della forma richiesti nell'esercitazione progettuale da sviluppare all'interno del Laboratorio progettuale. In particolare:
- affrontano problematiche di relazione con il contesto, analoghe a quelle proposte nell’applicazione progettuale: Relazioni interno/esterno; Abitare intorno ad un vuoto; Valorizzare il paesaggio; Abitare in un ponte; La casa introversa; Interpretare la topografia; Abitare insieme
- presentano alcuni temi legati a differenti ‘modi di comporre’ con riferimento al dibattito architettonico moderno e contemporaneo: Case a blocco_Il volume compatto, astratto, scavato, rarefatto; Case per parti_Giustapporre, accostare, sovrapporre, incastrare volumi; Case di linee e piani; Staticità e dinamismo nell’impianto planimetrico: l'impianto centrale e l'impianto lineare; Il sistema distributivo come matrice dell’articolazione planimetrica; Matericità/Leggerezza/Astrazione.
Parallelamente saranno indagate alcune linee contemporanee di ricerca architettonica attraverso la lettura di opere indicative di progettisti di riferimento come Aires Mateus, Alberto Campo Baeza, Shigeru Ban, David Chipperfield, Sverre Fehn, Kazuyo Sejima, Ryue Nishizawa, Alvaro Siza, Eduardo Souto De Moura.
Lezioni MONOGRAFICHE
La lettura dei caratteri tipo-morfologici, stilistici, costruttivi, storici e distributivi di una selezione di opere ritenute significative offre lo spunto per presentare concezioni architettoniche, ricerca spaziale e strategie progettuali di alcuni ‘maestri’ dell’architettura moderna al fine di riconoscerne il valore attuale della lezione trasmessa. Nello specifico: Adolf Loos (Risolvere una pianta nello spazio); Le Corbusier (“Occhi che non vedono”); Frank Lloyd Wright (La ‘rottura’ della scatola volumetrica); Mies van der Rohe (Tra architettura e tecnica. La costruzione del ‘vuoto’); Louis I. Kahn (“La pianta è una società di stanze”), Alvar Aalto (Irrazionalità e valore tattile dei materiali).
LABORATORIO PROGETTUALE (102 ore complessive)
L’organizzazione del Corso prevede un’essenziale attività di laboratorio articolata in:
- esercitazioni propedeutiche e prove ex-tempore in aula, intese a sollecitare gli studenti a prendere coscienza dei temi e dei nodi problematici emersi durante le lezioni
- applicazione progettuale, da sviluppare alle diverse scale di rappresentazione, modulata in alcune verifiche intermedie (in tempi da concordare durante lo svolgimento del Corso) volte a consentirne una valutazione provvisoria, finalizzata essenzialmente ad indirizzare il lavoro di ciascun allievo o gruppo verso la soluzione definitiva più coerente.
Esercitazione n. 1
CONOSCENZA E COMPRENSIONE DI UN’OPERA DI ARCHITETTURA
Si richiede il ridisegno di una o più piante in scala 1:100; l’elaborazione e il disegno di una sezione; la realizzazione di un modello tridimensionale. Il lavoro grafico svolto sarà organizzato e presentato in una o più tavole di formato libero.
Esercitazione n. 2
COMPRENSIONE E DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA EDILIZIO
Si richiede di precisare il tipo di utenti e definire un programma edilizio relativo al tema progettuale dell’anno e di elaborare schemi di rappresentazione/visualizzazione grafica delle caratteristiche dimensionali di ciascuna zona d’uso, delle relazioni logiche e distributive, dei rapporti gerarchici/a-gerarchici, dell’articolazione tra diversi ambiti. Il lavoro grafico svolto sarà organizzato e presentato in una tavola di formato libero.
Esercitazione n. 3
STUDIO E ANALISI DELL’AREA DI PROGETTO
Comprensione dei valori distintivi dell’area di progetto (presentata a lezione nei suoi caratteri storici, paesaggistici e culturali) attraverso lo studio e l’analisi del materiale documentario e cartografico fornito dal corso, la elaborazione di profili del terreno e la realizzazione di un modello 3D dell’area e del suo immediato intorno.
Applicazione progettuale di laboratorio
CASA-STUDIO PER una piccola COMUNITA' DI GIOVANI (studenti, artisti, atleti, ....) nella città di SABAUDIA
Uno spazio che contemperi la dimensione intima dell’abitare con quella comunitaria e pubblica del vivere insieme, che istituisca relazioni tra i suoi abitanti, la comunità locale e il contesto naturale, è il tema specifico di approfondimento progettuale dell’anno da sviluppare durante le ore di laboratorio – in gruppi di due studenti o individualmente – attraverso la predisposizione di una serie di elaborati grafici che, alle opportune scale di rappresentazione, descrivano compiutamente l’organismo architettonico nei suoi aspetti formali, distributivi e costruttivi, con particolare riferimento alle relazioni tra spazio e programma funzionale, tra spazio e sistema strutturale, tra spazio e configurazione formale.
L’area di progetto è situata in un ambito di pregio naturalistico nel territorio comunale di Sabaudia. Collocata sul margine nord del Lago di Paola, nei pressi del nucleo urbano storico, l’area è caratterizzata da una articolazione topografica in pendenza e da una straordinaria posizione panoramica rispetto al paesaggio circostante, con una vista che si estende dalle frastagliate sponde lacustri, rigogliose di vegetazione, fino al promontorio del Circeo.
Il principale requisito di progetto è quello di relazionare la residenza per una comunità di giovani, comprendente servizi per la cittadinanza, con il luogo, inteso come morfologia e storia, considerando il paesaggio naturale e urbano in cui s’inserisce come un ambito con il quale instaurare rapporti di senso e relazioni visive.
L’elaborazione della proposta progettuale dovrà basarsi su una lettura interpretativa del contesto – comprensione del carattere del luogo, delle sue potenzialità, criticità e valori – e confrontarsi con le caratteristiche fisiche del lotto di progetto – geometria, confini, accessi, orientamento, andamento orografico, presenza della vegetazione e dell’acqua.
Le attività da prevedere nel progetto sono riconducibili a tre principali campi relazionali:
_Public spaces, spazi di relazione con gli abitanti della città;
_Common spaces, spazi di condivisione tra i componenti della piccola comunità di giovani;
_Individual spaces, spazi individuali.
Le conoscenze acquisite attraverso l’esercizio del ridisegno di un progetto di architettura dato (Esercitazione n. 1), la comprensione e definizione del programma funzionale (Esercitazione n. 2); l’analisi dell’area di progetto e la realizzazione del modello 3D (Esercitazione n. 3), costituiranno i presupposti per la formulazione di una prima idea compositiva di sintesi.
La prima fase dell’elaborazione progettuale consisterà nella definizione di un’iniziale ipotesi spaziale e formale della residenza per giovani artisti, studenti, ... inserita nel lotto di progetto, comprensiva della sistemazione degli accessi, dei percorsi e delle aree all’aperto concepite come estensione degli interni nel paesaggio naturale. L’idea progettuale sarà elaborata attraverso schizzi, disegni diagrammatici, assonometrie e modelli tridimensionali di studio, commentati con parole chiave, didascalie brevi, ed in seguito, sviluppata e controllata negli aspetti formali, distributivi, costruttivi e morfologici attraverso elaborati grafici e modelli di studio reali e/o virtuali (scala 1:200 e 1:100)
Frequenza
In conformità a quanto previsto nel Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria edile-architettura U.E.: “la frequenza per i laboratori progettuali è obbligatoria. Al termine del laboratorio ogni allievo, qualora abbia svolto gli elaborati minimi stabiliti dal docente, riceverà un attestato, relativo alla frequenza e all'attività svolta. La frequenza non potrà essere inferiore all'80% delle ore prestabilite in orario”.
Modalità di esame
La valutazione si basa su una prova d'esame finale; il giudizio farà riferimento anche al processo di elaborazione del progetto e all’attività svolta nell’ambito del Laboratorio progettuale.
L'accesso all'esame finale è subordinato, come previsto nel Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria edile-architettura U.E., al riconoscimento dell'attestato di frequenza, sulla base delle presenze dello studente alle attività di laboratorio (presenza superiore all’80%) e del livello di apprendimento conseguito, valutato tramite le revisioni, a guida dell’iter progettuale, svolte durante il corso.
La prova d’esame finale è individuale, consiste nella presentazione grafica, illustrazione e discussione del progetto sviluppato con il lavoro continuativo all’interno del Laboratorio, nonché nella verifica delle conoscenze degli argomenti trattati nell’ambito del Corso, essenziali per la corretta impostazione e il coerente sviluppo dell’esperienza progettuale.
Nello specifico, la prova d’esame finale rappresenta il momento conclusivo di verifica e valutazione:
- della comprensione dei contenuti disciplinari, teorici e metodologici, trattati all’interno delle lezioni;
- dell’acquisizione della capacità di lettura critico-interpretativa di un progetto di architettura, (dimostrata anche attraverso la presentazione finale di un’esercitazione di laboratorio);
- dell’acquisizione delle nozioni di base per la ideazione/organizzazione/costruzione di uno spazio architettonico a partire dalla lettura interpretativa di uno specifico contesto fisico, storico, sociale, ambientale e culturale (dimostrata attraverso la presentazione dell’esito finale dell’applicazione progettuale di laboratorio);
- della capacità di articolare e argomentare con chiarezza e competenza le scelte operate nell’ambito del proprio percorso progettuale.
CRITERI DI VALUTAZIONE dell’applicazione progettuale:
- coerenza e compiutezza della composizione architettonica, espressa attraverso una configurazione organica dell'insieme e delle sue parti;
- capacità di porsi in relazione con il contesto, di stabilire rapporti misurati e significativi con il costruito ed il paesaggio;
- qualità e ricchezza della concezione spaziale proposta, generata dall’articolazione del programma funzionale secondo soluzioni tipologiche anche innovative;
- realismo costruttivo, teso a rendere gli aspetti formali e distributivi congruenti con quelli tecnico-strutturali;
- qualità, cura e completezza nella rappresentazione grafica e nella fattura dei modelli tridimensionali;
- continuità e autonomia nello sviluppo dell’applicazione progettuale.
Bibliografia
Per approfondire i contenuti teorici o ampliare la conoscenza di temi e soggetti presentati nell’ambito delle lezioni e del laboratorio progettuale, il Corso propone una selezione bibliografica di riferimento.
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA
a) Per inquadrare la storia dell’architettura del Novecento:
B. ZEVI, Storia dell’architettura moderna, Einaudi, Torino, 1950
L. BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1960
M. TAFURI, F. DAL CO, Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976
K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1982 (ed. orig. 1980)
W.J. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press, Oxford 1982
G. FANELLI, R. GARGIANI, Storia dell’architettura contemporanea. Spazio, struttura, involucro, Laterza, Roma-Bari 1998
b) Per approfondire i contenuti disciplinari della composizione architettonica:
B. ZEVI, Architettura in nuce, Istituto per la Collaborazione Culturale, Venezia, Roma 1960
R. VENTURI, Complessità e contraddizione in architettura, Dedalo, Bari 1980 (ed. orig. 1966)
C. ROWE, La matematica della villa ideale e altri scritti (a cura di P. Berdini), Zanichelli, Bologna 1990 (ed. orig. 1976)
C. NORBERG-SCHULZ, Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Mondadori Electa, Milano 1979
P.O. ROSSI, La costruzione del progetto architettonico, Laterza, Roma-Bari 1996
F. PURINI, Comporre l’architettura, Laterza, Roma-Bari 2000
V. KANDISKIJ, Punto, linea, superficie. Contributo all’analisi degli elementi pittorici, Adelphi, Milano 1968 (ed. orig. 1926)
c) Per conoscere il pensiero di alcuni Maestri del Novecento:
A. AALTO, Idee di architettura. Scritti scelti 1921-1968, Zanichelli, Bologna 1987 (ed. orig. 1972)
LE CORBUSIER, Verso una architettura, Longanesi, Milano 1973 (ed. orig. 1923)
L. MIES VAN DER ROHE_Ludwig Mies van der Rohe. Gli scritti e le parole (a cura di Vittorio Pizzigoni), Einaudi, Torino 2010
L. I. KAHN_Architettura è. Louis I. Kahn, gli scritti (a cura di Maria Bonaiti), Electa, Milano 2002
F. LLOYD WRIGHT_Architettura e democrazia (a cura di Plinio Perilli), Mancosu, Roma 2004 (ed. orig. 1945)
d) Per conoscere il pensiero di alcuni architetti contemporanei:
A. SIZA, Scritti di architettura, Skira, Milano 1996
A. CAMPO BAEZA, L’idea costruita, LetteraVentidue, Siracusa 2012 (ed. orig. 1996)
P. ZUMTHOR, Pensare architettura, Mondadori Electa, Milano, 2003 (ed. orig. 1998)
I. ÁBALOS, Il buon abitare. Pensare le case della modernità, Marinotti, Milano 2009 (ed. orig. 2000)
P. ZUMTHOR, Atmosfere. Ambienti architettonici. Le cose che ci circondano, Electa, Milano, 2008 (ed. orig. 2006)
F. ESPUELAS, Il vuoto. Riflessioni sullo spazio in architettura, Marinotti, Milano 2004(ed. orig. 1999)
R. MONEO, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell'opera di otto architetti contemporanei, Electa, Milano 2005
Modalità di erogazione
ARTICOLAZIONE DELLA DIDATTICA
CICLO DI LEZIONI
Per indagare il rapporto tra pratica progettuale e teoria, il Corso prevede un ciclo di lezioni su argomenti teorici basato sull’identificazione dei tratti singolari e irripetibili che rendono alcune opere e progetti dei modelli formali e tecnici esemplari.
Le LEZIONI si articolano in monografiche e tematiche (60 ore complessive).
Lezioni TEMATICHE
Focalizzate sulla lettura e analisi di alcuni progetti di architetti moderni e contemporanei, presentano specifici aspetti del processo e delle tecniche compositive e costituiscono un riferimento metodologico per lo sviluppo dell’idea progettuale e per la strutturazione dello spazio e della forma richiesti nell'esercitazione progettuale da sviluppare all'interno del Laboratorio progettuale. In particolare:
- affrontano problematiche di relazione con il contesto, analoghe a quelle proposte nell’applicazione progettuale: Relazioni interno/esterno; Abitare intorno ad un vuoto; Valorizzare il paesaggio; Abitare in un ponte; La casa introversa; Interpretare la topografia; Abitare insieme
- presentano alcuni temi legati a differenti ‘modi di comporre’ con riferimento al dibattito architettonico moderno e contemporaneo: Case a blocco_Il volume compatto, astratto, scavato, rarefatto; Case per parti_Giustapporre, accostare, sovrapporre, incastrare volumi; Case di linee e piani; Staticità e dinamismo nell’impianto planimetrico: l'impianto centrale e l'impianto lineare; Il sistema distributivo come matrice dell’articolazione planimetrica; Matericità/Leggerezza/Astrazione.
Parallelamente saranno indagate alcune linee contemporanee di ricerca architettonica attraverso la lettura di opere indicative di progettisti di riferimento come Aires Mateus, Alberto Campo Baeza, Shigeru Ban, David Chipperfield, Sverre Fehn, Kazuyo Sejima, Ryue Nishizawa, Alvaro Siza, Eduardo Souto De Moura.
Lezioni MONOGRAFICHE
La lettura dei caratteri tipo-morfologici, stilistici, costruttivi, storici e distributivi di una selezione di opere ritenute significative offre lo spunto per presentare concezioni architettoniche, ricerca spaziale e strategie progettuali di alcuni ‘maestri’ dell’architettura moderna al fine di riconoscerne il valore attuale della lezione trasmessa. Nello specifico: Adolf Loos (Risolvere una pianta nello spazio); Le Corbusier (“Occhi che non vedono”); Frank Lloyd Wright (La ‘rottura’ della scatola volumetrica); Mies van der Rohe (Tra architettura e tecnica. La costruzione del ‘vuoto’); Louis I. Kahn (“La pianta è una società di stanze”), Alvar Aalto (Irrazionalità e valore tattile dei materiali).
LABORATORIO PROGETTUALE (102 ore complessive)
L’organizzazione del Corso prevede un’essenziale attività di laboratorio articolata in:
- esercitazioni propedeutiche e prove ex-tempore in aula, intese a sollecitare gli studenti a prendere coscienza dei temi e dei nodi problematici emersi durante le lezioni
- applicazione progettuale, da sviluppare alle diverse scale di rappresentazione, modulata in alcune verifiche intermedie (in tempi da concordare durante lo svolgimento del Corso) volte a consentirne una valutazione provvisoria, finalizzata essenzialmente ad indirizzare il lavoro di ciascun allievo o gruppo verso la soluzione definitiva più coerente.
Esercitazione n. 1
CONOSCENZA E COMPRENSIONE DI UN’OPERA DI ARCHITETTURA
Si richiede il ridisegno di una o più piante in scala 1:100; l’elaborazione e il disegno di una sezione; la realizzazione di un modello tridimensionale. Il lavoro grafico svolto sarà organizzato e presentato in una o più tavole di formato libero.
Esercitazione n. 2
COMPRENSIONE E DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA EDILIZIO
Si richiede di precisare il tipo di utenti e definire un programma edilizio relativo al tema progettuale dell’anno e di elaborare schemi di rappresentazione/visualizzazione grafica delle caratteristiche dimensionali di ciascuna zona d’uso, delle relazioni logiche e distributive, dei rapporti gerarchici/a-gerarchici, dell’articolazione tra diversi ambiti. Il lavoro grafico svolto sarà organizzato e presentato in una tavola di formato libero.
Esercitazione n. 3
STUDIO E ANALISI DELL’AREA DI PROGETTO
Comprensione dei valori distintivi dell’area di progetto (presentata a lezione nei suoi caratteri storici, paesaggistici e culturali) attraverso lo studio e l’analisi del materiale documentario e cartografico fornito dal corso, la elaborazione di profili del terreno e la realizzazione di un modello 3D dell’area e del suo immediato intorno.
Applicazione progettuale di laboratorio
CASA-STUDIO per una piccola COMUNITA' DI GIOVANI (studenti, artisti, atleti, ....) in un centro minore del Lazio.
Uno spazio che contemperi la dimensione intima dell’abitare con quella comunitaria e pubblica del vivere insieme, che istituisca relazioni tra i suoi abitanti, la comunità locale e il contesto naturale, è il tema specifico di approfondimento progettuale dell’anno da sviluppare durante le ore di laboratorio – in gruppi di due studenti o individualmente – attraverso la predisposizione di una serie di elaborati grafici che, alle opportune scale di rappresentazione, descrivano compiutamente l’organismo architettonico nei suoi aspetti formali, distributivi e costruttivi, con particolare riferimento alle relazioni tra spazio e programma funzionale, tra spazio e sistema strutturale, tra spazio e configurazione formale.
L’area di progetto è situata in un ambito di pregio naturalistico nel territorio comunale di Sabaudia. Collocata sul margine nord del Lago di Paola, nei pressi del nucleo urbano storico, l’area è caratterizzata da una articolazione topografica in pendenza e da una straordinaria posizione panoramica rispetto al paesaggio circostante, con una vista che si estende dalle frastagliate sponde lacustri, rigogliose di vegetazione, fino al promontorio del Circeo.
Il principale requisito di progetto è quello di relazionare la residenza per una comunità di giovani, comprendente servizi per la cittadinanza, con il luogo, inteso come morfologia e storia, considerando il paesaggio naturale e urbano in cui s’inserisce come un ambito con il quale instaurare rapporti di senso e relazioni visive.
L’elaborazione della proposta progettuale dovrà basarsi su una lettura interpretativa del contesto – comprensione del carattere del luogo, delle sue potenzialità, criticità e valori – e confrontarsi con le caratteristiche fisiche del lotto di progetto – geometria, confini, accessi, orientamento, andamento orografico, presenza della vegetazione e dell’acqua.
Le attività da prevedere nel progetto sono riconducibili a tre principali campi relazionali:
_Public spaces, spazi di relazione con gli abitanti della città;
_Common spaces, spazi di condivisione tra i componenti della piccola comunità di giovani;
_Individual spaces, spazi individuali.
Le conoscenze acquisite attraverso l’esercizio del ridisegno di un progetto di architettura dato (Esercitazione n. 1), la comprensione e definizione del programma funzionale (Esercitazione n. 2); l’analisi dell’area di progetto e la realizzazione del modello 3D (Esercitazione n. 3), costituiranno i presupposti per la formulazione di una prima idea compositiva di sintesi.
La prima fase dell’elaborazione progettuale consisterà nella definizione di un’iniziale ipotesi spaziale e formale della residenza per giovani artisti, studenti, ... inserita nel lotto di progetto, comprensiva della sistemazione degli accessi, dei percorsi e delle aree all’aperto concepite come estensione degli interni nel paesaggio naturale. L’idea progettuale sarà elaborata attraverso schizzi, disegni diagrammatici, assonometrie e modelli tridimensionali di studio, commentati con parole chiave, didascalie brevi, ed in seguito, sviluppata e controllata negli aspetti formali, distributivi, costruttivi e morfologici attraverso elaborati grafici e modelli di studio reali e/o virtuali (scala 1:200 e 1:100)