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Canale 1
                      
                LORENZO FARINA
                Scheda docente
              
            Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Obiettivi del Corso: Questo esame valuterà la comprensione dei concetti fondamentali relativi all'analisi delle reti complesse, alla modularità, alle misure di centralità e alle loro applicazioni specifiche nel campo della biomedicina e della medicina di precisione, come descritto nel materiale didattico. Sarà posta particolare enfasi sulla distinzione tra dati e informazioni, sulla modellizzazione dei sistemi biologici attraverso le reti e sulla loro interpretazione funzionale e clinica.
Sezioni dell'Esame:
I. Introduzione alle Reti e Fondamenti Epistemologici
• Dati e Informazioni:
    ◦ Definizione di dato e informazione
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    ◦ Il ruolo del contesto e della domanda nella trasformazione dei dati in informazione
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    ◦ Esempi concreti: numeri di telefono, temperatura terrestre, terremoti, risposta ai farmaci, metropolitana di Londra
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    ◦ Critica all'intelligenza artificiale priva di contesto
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    ◦ L'importanza di "saper porre i problemi" (Gaston Bachelard)
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    ◦ Il caso della mappa della metropolitana di Londra: deformazione della realtà per estrarre informazioni utili (Harry Beck)
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    ◦ "Conoscere è deformare il reale" (Carlo Emilio Gadda)
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    ◦ La metafora cognitiva come strumento di comprensione (rete della metropolitana come circuito elettrico)
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    ◦ "Vedere meglio non significa vedere di più" e la leggenda di Borges sulla mappa perfetta
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    ◦ L'approccio "question-driven" rispetto al "data-driven" nella scienza biomedica
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    ◦ Le reti come modelli interpretativi del mondo reale, non come realtà in sé
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II. Reti e Modularità
• Definizioni di Base delle Reti:
    ◦ Distinzione tra rete e grafo
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    ◦ Componenti di una rete: nodi (vertici, V) e archi (spigoli, link, E)
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    ◦ Tipologie di reti: orientate, non orientate, pesate
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    ◦ Rappresentazione con matrice di adiacenza
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    ◦ Proprietà strutturali: densità, cammini, diametro
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    ◦ Calcolo della densità
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    ◦ Distanza tra nodi (shortest path), cammino medio e diametro
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    ◦ Rilevanza di densità e cammino medio in medicina di precisione (es. oncologia, neurodegenerazione, malattie rare)
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• Reti Bipartite:
    ◦ Definizione e caratteristiche (due insiemi disgiunti di nodi)
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    ◦ Esempi in ambito clinico (pazienti-fenotipi)
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    ◦ Proiezione di reti bipartite (rete paziente-paziente, rete fenotipo-fenotipo)
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    ◦ Esempi di reti bipartite in biologia e medicina (preda-predatore, malattia-RNA, farmaco-target, gene-fattori di trascrizione, pazienti-localizzazioni anatomiche)
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• Modularità nelle Reti:
    ◦ Concetto di comunità o modulo (non rigido)
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    ◦ Funzioni biologiche come risultato dell'interazione di gruppi molecolari
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    ◦ La modularità come principio evolutivo (specializzazione, resilienza, evolvibilità)
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    ◦ Definizioni formali di comunità: comunità debole, comunità forte, clique
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    ◦ Metodi di identificazione: sottorete connessa vs. regione localmente densa
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    ◦ Il principio del "colpevole per associazione" (guilt by association) e l'assortative mixing
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    ◦ L'identificazione dei moduli: strategie cut-based vs. density-based
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    ◦ La distanza coseno e il clustering gerarchico per la modularità
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    ◦ La misura di modularità Q (Newman e Girvan): definizione, calcolo, interpretazione, modello nullo (configuration model) e parametro di risoluzione (γ)
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    ◦ L'algoritmo di Louvain: funzionamento (fasi di ottimizzazione locale e raggruppamento), efficienza, limiti
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    ◦ Stratificazione dei pazienti tramite analisi di rete (es. rischio cardiaco nei pazienti oncologici)
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III. L'Importanza di Essere "Centrale"
• Nodi Importanti e Misure di Centralità:
    ◦ Concetto di nodo centrale e "le tre C"
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    ◦ Centralità di grado (degree centrality) e nodi "hub"
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    ◦ Reti a invarianza di scala (scale-free) e la distribuzione del grado
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    ◦ Nodi connettori (bow tie motifs) e il loro ruolo
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    ◦ Ruoli dei nodi in reti modulari (nodi centrali, periferici, connettori)
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    ◦ Centralità di vicinanza (closeness centrality): definizione e interpretazione
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    ◦ Centralità di intermediazione (betweenness centrality): definizione e interpretazione
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    ◦ Centralità di autovettore (eigenvector centrality): definizione e interpretazione (popolarità derivata)
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• Applicazioni e Controindicazioni:
    ◦ Correlazione tra grado e essenzialità proteica (esperimento di Gerstein) e le sue critiche
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    ◦ Centralità e cancro (Vidal, Sun e Zhao, hub oncogenici)
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    ◦ Protocollo standard di analisi delle reti: costruzione, ricerca moduli, arricchimento, ricerca nodi importanti
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IV. Architetture di Reti e Loro Evoluzione
• Reti Casuali:
    ◦ Il modello di Erdős-Rényi G(n,p)
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    ◦ Transizione di percolazione e la componente gigante
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    ◦ Limiti delle reti casuali nella descrizione di sistemi reali
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• Reti a Coda Lunga e Scale-Free:
    ◦ Distribuzione del grado a legge di potenza
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    ◦ Robustezza agli attacchi casuali e vulnerabilità agli attacchi mirati (hub)
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    ◦ Leggi di potenza e transizioni di fase nei sistemi complessi
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• Evoluzione delle Reti:
    ◦ Crescita e attaccamento preferenziale (modello Barabási-Albert)
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    ◦ Critiche al modello Barabási-Albert
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    ◦ Critiche generali alle reti a invarianza di scala (Evelyn Fox Keller, limiti statistici, natura metaforica delle proprietà di rete)
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V. Classificazione delle Reti Molecolari e Moduli di Malattia
• Reti di Interazione Fisica:
    ◦ Interattoma: definizione e tipi di interazioni (proteina-proteina, DNA-proteina, proteina-RNA, miRNA-mRNA)
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    ◦ Interazioni stabili vs. transitorie e "just-in-time assembly"
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    ◦ Metodi sperimentali per PPI: Yeast Two-Hybrid (Y2H) e Affinity Purification/Mass Spectrometry (AP/MS), loro vantaggi e limiti
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    ◦ Impatto delle mutazioni sul genotipo-fenotipo (nonsense, missense, effetti "edgetici")
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    ◦ Splicing alternativo e isoforme proteiche
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    ◦ Interattoma statico vs. contesto-specifico
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    ◦ Database PPI (HPRD, STRING, OncoPPi, HuRI)
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    ◦ Integrazione di dati di espressione genica con le reti PPI
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• Reti di Interazione DNA-Proteina (Reti di Regolazione Trascrizionale):
    ◦ Rappresentazione come rete orientata e rete bipartita
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    ◦ Metodo ChIP-sequencing (ChIP-Seq)
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    ◦ Database (TRANSFAC, TRRUST)
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• Reti di Associazione:
    ◦ Definizione (nodi come geni, proteine, metaboliti, fenotipi; archi come associazioni statistiche/funzionali)
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    ◦ Applicazioni in medicina di precisione (moduli funzionali, guilt-by-association, stratificazione pazienti, predizione farmaci)
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• Reti di Co-Espressione Genica:
    ◦ Definizione (geni con profili di espressione simili) e gruppi di synespressione
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    ◦ Meccanismi di co-espressione (operoni, epigenetica, miRNA, segnalazione cellulare condivisa)
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    ◦ Misura di similarità: correlazione di Pearson (Rij), alternative, correzione per test multipli
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    ◦ Scelta della soglia di significatività (hard vs. soft thresholding, componente gigante)
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    ◦ Reti pesate vs. non pesate, segnate vs. non segnate
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    ◦ Moduli di co-espressione: identificazione (sentinel genes, clustering gerarchico, k-means, Louvain) e caratterizzazione (eigengene, correlazione con clinical traits)
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    ◦ Integrazione delle omiche (co-espressione con PPI)
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    ◦ Reti di co-espressione differenziale: distinzione da espressione differenziale, metodologie (differenza di correlazione semplice, trasformata di Fisher), applicazioni cliniche (Alzheimer, cancro, malattie autoimmuni)
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• Moduli di Malattia (Disease Modules):
    ◦ L'Ipotesi di Harvard (IdH): malattia come disfunzione di circuiti molecolari (disease module)
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    ◦ Identificazione dei "geni seed" e database associati (COSMIC, ClinVar, OMIM, TCGA)
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    ◦ Limitazioni dell'interattoma (incompletezza, rumore, non-specificità)
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    ◦ Concetto di malfunzionamento del modulo (perdita/guadagno di funzione, alterazioni di interazione)
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    ◦ Critiche e validazione dell'IdH (studi di Choobdar, Agrawal)
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    ◦ Approcci (molecolare, non riduzionista, personalizzato)
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    ◦ Relazione genotipo-fenotipo mediata dal modulo
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    ◦ Distanza tra moduli di malattia e correlazione con similarità funzionale/clinica/comorbilità
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    ◦ Metodi per identificazione di geni di malattia (diretti, indiretti)
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    ◦ Algoritmi per la predizione dei moduli di malattia: basati sulla vicinanza, sulla connettività (DIAMOnD), sulla diffusione (Random Walk with Restart - RWR)
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• Riposizionamento dei Farmaci (Drug Repurposing):
    ◦ Definizione e vantaggi
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    ◦ Metodi basati su reti per il riposizionamento: modellizzazione delle relazioni farmaco-gene-proteina-malattia
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    ◦ Misure di vicinanza topologica tra farmaco e patologia: distanza del kernel (dk), distanza del centro (dcc), distanza di separazione (dss), distanza del cammino più breve, distanza diretta, RWR
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    ◦ Esempio clinico di riposizionamento (attivatori di guanilato ciclasi solubile per l'ictus ischemico)
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Testi di riferimento
Dispense fornite dal docente
              - Anno accademico2025/2026
 - CorsoMedicina e chirurgia HT (abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo)
 - CurriculumCurriculum unico
 - Anno6º anno
 - Semestre1º semestre
 - SSDING-INF/06
 - CFU2