Programma
Il corso prevede una prima parte (18 ore) dedicata all'introduzione ai concetti-base della sociologia del giornalismo e alla loro declinazione nel contesto contemporaneo, in considerazione dell'ibridazione di generi e formati da una parte e delle pratiche di consumo dall'altra.
Una seconda parte del corso (12 ore) si concentrerà sui maggiori generi del giornalismo contemporaneo (politico, economico, culturale, sportivo) e sulle forme emergenti che rappresentano una rimodulazione dei più tradizionali formati (es. Mobile journalism) o modelli produttivi e di consumo (es. Slow journalism) della professione.
Una terza parte del corso (18 ore) sarà specificamente orientata all’informazione radiofonica, con particolare attenzione al rapporto con l'informazione televisiva. Saranno analizzati: modi di comunicazione delle notizie (differenze fra la carta stampata, il web, la televisione, la radio); specifiche del messaggio radiofonico (scrivere per essere ascoltati; brevità, semplicità e chiarezza; come si legge; rapporto tra giornalista e ascoltatore); la struttura di una testata radiofonica (settori, gerarchie, organizzazione); la “casa” Gr (sigla, titoli, notizie, lanci dei servizi, servizi “chiusi”, interviste, dichiarazioni, stacchi); l’impaginazione di un giornale radio (Gr lunghi ed edizioni flash).
Il laboratorio, strettamente collegato a quest'ultima parte del corso, prevede specifici incontri destinati all'acquisizione di competenze direttamente spendibili nel campo della gestione e produzione di informazione nell'attuale ambiente del giornalismo ibrido. Gli studenti saranno chiamati a esercitarsi nella realizzazione di prodotti informativi inquadrati nei generi e nelle forme sopra indicate, rispetto ai quali saranno previste sessioni di discussione, valutazione e autovalutazione in aula.
Prerequisiti
Nessun prerequisito previsto.
Testi di riferimento
Primo testo a scelta tra:
- F. Giorgino, "Sociologia dei giornalismi. Informazione, politica, economia e cultura", Mondadori, Milano, 2025 (limitatamente ai capp.1, "Il giornalismo e le scienze sociali", 2, "Teoria generale del newsmaking", e 3 "Modelli di giornalismo"; per le studentesse e gli studenti non frequentanti, si aggiunge un capitolo a scelta tra i restanti); OPPURE "Giornalismi e società. Informazione, politica, economia e cultura", Mondadori, Milano, 2017 (limitatamente al cap.1, "Giornalismo, notizia, notiziabilità" e, per le studentesse e gli studenti non frequentanti, a un capitolo a scelta tra i restanti);
- una selezione di capitoli da S. Natoli, "La professione del giornalista", Centro di Documentazione Giornalistica, Roma, 2016, che saranno resi disponibili su Classroom.
Secondo testo:
- L. Serafini, Il giornalismo digitale. Una prospettiva sociologica, Carocci, Roma, 2024 (per le studentesse e gli studenti frequentanti, una selezione di capitoli che verrà resa nota nel corso delle lezioni).
Terzo testo a scelta tra:
- A. Puliafito, D. Nalbone, Slow journalism. Chi ha ucciso il giornalismo?, Fandango, Roma, 2019;
- O. Mancuso, Inchieste e misteri d'Italia. Il giornalismo investigativo nella storia, il diritto di essere informati, Nuova Cultura, Roma, 2024;
- R. Zarriello, Brand journalism. Storytelling e marketing: nuove opportunità per i professionisti dell'informazione, Centro di Documentazione Giornalistica, Roma, 2019 OPPURE C. Maccarrone, R. Zarriello, L'impresa come media. Brand journalism: tecniche giornalistiche per raccontare la tua azienda, Trefoglie, Palermo, 2022.
A questi testi si aggiungeranno le dispense del corso, che saranno pubblicate in Classroom.
Modalità insegnamento
Il corso si basa su una proficua integrazione tra lezioni frontali di taglio teorico, lezioni con ospiti, il cui contributo andrà nella direzione di fornire un punto di vista privilegiato su specifici aspetti tecnici, professionali o produttivi relativi alle professioni dell'informazione, lezioni-evento basate su dibattiti a più voci su argomenti di interesse trasversale.
In particolare, le lezioni di taglio teorico riguarderanno prioritariamente l’acquisizione a. di un’adeguata comprensione dei processi di newsmaking da una parte, delle peculiarità dei singoli generi giornalistici e delle loro ibridazioni dall'altra; b. della capacità critica necessaria per leggere l'evoluzione nel tempo e secondo i contesti geografici di riferimento dei diversi "modelli" di giornalismo e del rapporto tra informazione e democrazia da una parte e tra informazione e business dall'altra.
Le lezioni con ospiti serviranno invece ad alimentare tanto la conoscenza dei diversi generi giornalistici quanto la capacità critica necessaria ad applicare le conoscenze acquisite all’analisi di prodotti informativi. Ciò sarà propedeutico alla messa alla prova delle conoscenze e competenze acquisite che sarà al centro della parte laboratoriale, e che prevedrà momenti di discussione pubblica, allo scopo di implementare la capacità degli studenti di comunicare/trasmettere quanto appreso.
Qualora la situazione in corso o i successivi sviluppi lo richiedessero, le attività didattiche potranno essere svolte a distanza, secondo le procedure che verranno indicate dall'Ateneo.
Frequenza
La frequenza al corso verrà rilevata tramite foglio firme. Gli studenti frequentanti avranno diritto a sostenere l’esame con un programma specifico.
Modalità di esame
L’esame prevede una parte di restituzione delle conoscenze di stampo più teorico apprese durante il corso, e relative ai processi di newsmaking, ai generi e ai formati dell'informazione contemporanea, ai modelli di giornalismo e di relazione tra informazione e democrazia, ma anche delle conoscenze apprese attraverso le testimonianze degli ospiti presenti a lezione. Ciò si esplica tramite una prova orale, che rappresenta il coronamento di un percorso di verifica in itinere delle conoscenze e competenze acquisite dallo studente.
Durante le lezioni, in appositi momenti di discussione pubblica volti a implementare le capacità di comunicare/trasmettere quanto appreso, sarà infatti stata verificata l’acquisizione di capacità critiche e di giudizio, declinate nella realizzazione di prodotti informativi inquadrati nei generi e nelle forme discusse durante il corso.
Modalità di erogazione
Il corso si basa su una proficua integrazione tra lezioni frontali di taglio teorico, lezioni con ospiti, il cui contributo andrà nella direzione di fornire un punto di vista privilegiato su specifici aspetti tecnici, professionali o produttivi relativi alle professioni dell'informazione, lezioni-evento basate su dibattiti a più voci su argomenti di interesse trasversale. In particolare, le lezioni di taglio teorico riguarderanno prioritariamente l’acquisizione a. di un’adeguata comprensione dei processi di newsmaking da una parte, delle peculiarità dei singoli generi giornalistici e delle loro ibridazioni dall'altra; b. della capacità critica necessaria per leggere l'evoluzione nel tempo e secondo i contesti geografici di riferimento dei diversi "modelli" di giornalismo e del rapporto tra informazione e democrazia. Le lezioni con ospiti serviranno invece ad alimentare tanto la conoscenza dei diversi generi giornalistici quanto la capacità critica necessaria ad applicare le conoscenze acquisite all’analisi di prodotti informativi. Ciò sarà propedeutico alla messa alla prova delle conoscenze e competenze acquisite che sarà al centro della parte laboratoriale, e che prevedrà momenti di discussione pubblica, allo scopo di implementare la capacità degli studenti di comunicare/trasmettere quanto appreso.